L'agenda setting della blogosfera

A York ho avuto la fortuna di conoscere Tobias Escher (research assistant presso l’Oxford Internet Institute) e di scoprire il suo interessante blog.

Nell’ultimo post si descrive una ricerca il cui obiettivo era comparare l’agenda setting dei media mainstream con quella della blogosfera.

La metodologia utilizzata è piuttosto interessante perchè si basa su un’analisi automatica del contenuto degli articoli aggregati da Google News (usando il Term Extraction Web Service di Yahoo) e sulla conseguente interrogazione di Google Blog Search (con un delay di 2 giorni) per verificare quanti blog trattavano effettivamente quel tema.

Per ogni tema trattato dai media sono dunque calcolati due indici (il mediarank ed il blogrank) e la differenza normalizzata fra questi indici mostra in maniera sintetica il rapporto fra media mainstream e blogosfera su ogni singolo tema e sulla media giornaliera.

L’articolo completo relativo a questa ricerca è disponibile gratuitamente sul suo blog ma non è tutto: tutti i dati raccolti (fra il 4 aprile ed il 22 giugno 2007) e gli indici relativi possono essere consultati in vari modi da questo sito.

Pur apprezzando molto il lavoro, rimango un pochino scettico (come del resto affermato anche nelle conclusioni dell’articolo) sull’accuratezza dei metodi totalmente automatizzati soprattutto quando coinvolgono servizi come Google News, il Term Extraction di Yahoo e Google Blog Search o Technorati che, anche presi singolarmente e per motivi diversi, non sempre funzionano come dovrebbero.

Sarebbe inoltre interessante, come accenna Tobias a fine articolo, avere uno strumento che possa misurare la salienza dei temi sui media di massa a partire da quelli trattati dalla blogosfera (ovvero il percorso inverso rispetto a quanto fatto nel lavoro qui presentato).

Mantellini su Grillo

Se sei di quelli che non frequentano i blog o la rete e al tempo stesso sei incuriosito ed interessato dal fenomeno v-day, lascia perdere i giornali ed ignora i commenti politici (ma tanto questo lo avevi già fatto, no?). 

Leggi invece questo post di Massimo Mantellini che spiega perfettamente il rapporto fra lo specifico uso del Blog fatto dallo staff del comico, il successo dell’iniziativa ed il resto della rete.

Credo che ci sia una sottile forma di paradossalità in tutta questa vicenda.

I media mainstream temono e descrivono Beppe Grillo come l’alfiere dei non mainstream media senza rendersi conto che il suo blog, nella sua totale unidirezionalità, rappresenta invece esattamente l’ultimo baluardo di un modo di usare la rete come un mezzo di comunicazione di massa (da uno a molti).

Il blog di Grillo è 1.0.

Evidentemente in un periodo di transizione ed in una nazione che non brilla certo per la cultura di rete si è creato uno spazio per questa forma specifica di comunicazione unidirezionale sul web.

Si tratta comunque di un fenomeno estremamente complesso, un vero caso di studi tutto italiano da portare alle conferenze internazionali di sociologia per anni, che non può essere compreso limitando lo sguardo al web.

Le dinamiche proprie della rete avvengono nel nostro paese in un contesto sociale specifico e particolarissimo dove la frustrazione di un gruppo crescente di persone che sente di non poter esprimere al meglio le proprie capacità a causa di una specie di tappo (non ho altro termine) rappresentato dalle diverse caste presenti in tutti i settori della vita pubblica italiana, sta effettivamente montando in un modo che lascia presagire una mutazione che, se non compresa per tempo e forse è già troppo tardi, non potrà essere indolore.

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Conversazioni dal basso 2 di n

Tempo fa avevo accennato al Festival dei Blog di Urbino (13/14 Ottobre 2007) che si terrà nell’ambito della manifestazione Parole in Gioco.

Oggi ho finalmente il piacere di presentare il sito ufficiale dell’evento ed il suo relativo wiki di supporto.

Il Festival, come spiegato meglio nel sito, è articolato su due eventi: la Treasure Hunt Wireless Game ed i Blog Awards.

La background story dell’evento sarà scritta da Mescaline ed Etere di One toke over the line e gli enigmi sviluppati da Federico Fasce alias Kurai.

Il comitato scientifico dei Blog Awards è costituito da: Luca Conti, Lele Dainesi, Giuseppe Granieri e Massimo Russo, già tutti protagonisti del workshop tenutosi a Pesaro in aprile.

Ape per ricercatori che studiano Internet

Solo per segnalare che dopo lunghe riflessioni e visto il numero di partecipanti abbiamo scelto di riservare una saletta interna del Magia Ciarla (via Mazzini, 7) per l’aperitivo per Internet Researchers.
L’appuntamento è per le ore 19:30.
A seguire, per chi si trattiene, si può andare a cena insieme.
Mi piace molto l’idea che oltre ai miei colleghi sociologi di tutta italia (Roma, Milano, Palermo, Bologna, etc.) abbiano aderito all’evento anche diversi blogger fra cui Luca Conti (autore, per chi non lo sapesse di Pandemia – blog secondo per popolarità solo a quello di Beppe Grillo), filosofi e ricercatori di computer science.
La rete si può studiare efficacemente solo mettendo insieme approcci e competenze diverse. Anche per questo credo che giovedì ci sarà da divertirsi.

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Non chiederti cosa il BarCamp può fare per te…

…ma cosa tu puoi fare per il BarCamp.

Credo sia in questo cambiamento di prospettiva il segreto per apprezzare al meglio questi eventi.

Io ho fatto poco per il BarCamp stavolta. Ho cercato di raccontare in maniera informale e destrutturata i temi principali della conferenza di York, descritto a chi me lo chiedeva lo sviluppo del Festival dei Blog di Urbino e condiviso alcune riflessioni su Facebook che ho in mente da qualche tempo (ricordatevi che quando installate le applicazioni di fb concedete, a meno di non deselzionare l’apposito check box, l’accesso ai dati personali del vostro profilo – tranne le contacts information – agli sviluppatori di terze parti autori dell’applicazione).

In compenso dal RomagnaCamp ho avuto parecchio. In particolare ho conosciuto Sergio Maistrello e Svaroschi. Chiacchierato a lungo con Tommaso, Adriano, Paolo e Fabio. Ho ascoltato Carlo Daniele parlare di marketing su Second Life e Stefano Vitta stuzzicare il pubblico proponendo una riflessione interessante, che ho sul momento sottovalutato, sul rapporto fra la comunità dei blogger ed il mondo mainstream a partire dal caso Grillo.

Il RomagnaCamp è stato uno sforzo organizzativo straordinario e sento di dover ringraziare Feba, Elena, Luca e Gioxx per questa due giorni utile e divertente che hanno saputo mettere in piedi.

Se esiste una via italiana ai BarCamp di sicuro l’evento di Marina Romea ne ha rappresentato, nel bene e nel male, la forma più estrema.

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Please exploit me!


Conferenza interessante e persone smart (vedi sopra).
Questa è la nostra hit.

The best of

  1. Eyes On You: Pregnancy 2.0 ha riscosso un certo successo. Alla fine abbiamo concentrato lo speech sulla ricerca di Chiara (che è stata anche la nostra bravissima speaker) basata sull’analisi del contenuto dei video relativi a nascite e gravidanze pubblicati dagli utenti su YouTube. A breve sarà disponibile il webcast di questo e di gran parte degli altri interventi della conferenza.
  2. George Ritzer (al quale si ispira il titolo di questo post) – un grande –  ha accettato la sfida di confrontarsi con il pubblico sul tema del web 2.0. Lo ha fatto da persone intelligente, competente della materia mantenendo la prospettiva critica che è propria dei suoi lavori. La tesi principale è che il web 2.0, caratterizzato dal collasso della distinzione fra produttori e consumatori, si innesta in un processo sociale più ampio caratterizzato dallo sfruttamento del consumatore.
  3. I’m just a stupid monkey!. Durante il suo keynote, Andrew Keen (autore di The Cult of Amatur) ha parlato per un ora di connessioni fra la cultura hippie e il web 2.0. Ha raccontato della sua epifania durante il foocamp organizzato da Tim O’Reilly e della sua conseguente avversione nei confronti dei contenuti generati dagli utenti (giudicati crap). Potete immaginare la reazione del pubblico…
  4. Most popular topic: Facebook (risultato il più votato in un sondaggio sul sito web preferito dai partecipanti al convegno) ed in generale i social networks;
  5. Alcool. Ci avete fatto caso che in ogni convegno c’è sempre qualcuno (di solito nord europeo) che mostra di apprezzare l’alcool in modo diciamo speciale? A York abbiamo incontrato David. E’ anche grazie alla sua gentile collaborazione che, dopo la cena sociale (molto british 😉 ) io, Chiara, Stefano, Charlene e Richard siamo usciti dal ristorante riscoprendo il piacere del vino (4 bottiglie di sangiovese siciliano) e del social smoking (di sigarette!!! cosa avevate capito?).
  6. I bagni del National Science Learning Center: pulitissimi e con tutti i comfort fra cui uno specchio a persona intera e una scelta fra ben due tipi body lotions.
  7. Topic interessanti: Gli archivi digitali e la memoria oltre Focault e Deridda, Facebook, MySpace e la privacy, le analisi basate sul datamining dei profili di MySpace, la comparazione fra il pubblico di MySpace e quello di Facebook,

The worst of

  1. Il bagno delle camere del Alcuin College. Piano doccia inesistente;
  2. Il cibo (se passate da York non prendete lasagne vegetariane con contorno di patatine fritte o torte di carne patate con salse indefinite);
  3. Le presentazioni in cui si spiega nel dettaglio cos’è e come si usa Flickr.

Chiara & Fabio.

P.S. Hey guys if you are reading this dont’ forget we still need to find a tag for the content related to the conference!!! What about tssoweb2?
P.P.S. Le foto del post sono state scelte da Chiara. Alcune altre sono disponibili nel suo spazio Fickr.

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Potevo mancare un convegno con quel titolo?

Certo che no.
Infatti eccomi qui a fare le valigie (once again). Questa volta la meta è York in Uk dove il 5 e 6 Settembre è in programma Towards a Social Science of Web 2.0. Il programma, a giudicare dagli abstract e dai keynote, è veramente molto interessante. Il taglio è prevalentemente accademico.
Ci andrò con Chiara e Stefano ma l’intervento che presentiamo è il frutto di ben cinque menti. Oltre ai già citati Chiara, Stefano e me ci sono anche Romeo e Luca. Ovvero il Lab20 al completo. Non male per un gruppo di persone che poco meno di un anno fa non si conosceva neanche.
Il titolo del nostro intervento è Eyes On You: Analyzing User Generated Content for Social Science.
Nell’articolo si descrive (1) l’approccio teorico di base, (2) il design di uno strumento che Romeo sta sviluppando per il supporto all’analisi del contenuto generato dagli utenti sul web e, sopratutto, un esempio di (3) ricerca basata sull’analisi dello UGC.
La ricerca, ideata e sviluppata completamente da Chiara, è riferita ad un oggetto particolarmente intrigante ovvero i video pubblicati su YouTube riferiti alla gravidanza e alle nascite (guardate questo e questo per farvi un’idea).
Come spiega bene Chiara, di tutte le messe in scena volontarie del proprio privato di cui il web2.0 è pieno, questo caso è sicuramente uno dei casi più estremi ed intriganti.
Per chi fosse interessato ecco la bozza dell’articolo e la presentazione.

P.S. Venerdì, quando torno, mi fermo al RomagnaCamp per seguire le giornate di sabato e domenica. Con chi c’è ci vediamo lì!

Ma che cavolo è heroes??

Fantastica la critica in diretta dei Twitters all’episodio 1 di Heroes doppiato in Italiano e trasmesso da Italia 1 ieri sera (per chi non lo ha visto c’è sempre il videoregistratore universale).
Molte le critiche al doppiaggio e adattamento: delusione per la voce di Peter Petrelli, Mohinder non ho nessuna inflessione particolare, il nome del cane della mamma di Claire è stato tradotto da Mister Muggles a Mister Babbani fra lo stupore (ma direi quasi l’indignazione) generale dei twittersgrande attesa con sospiro di sollievo finale per il delicato doppiaggio di Hiro.
Generalmente Heroes sembra piaciuto agli utenti di Twitter (sopratutto a quelli che non avevano visto la serie in lingua originale).
A questo punto sono ancora più curioso di vedere i dati di ascolto.
Vi lascio con il twit più bello che ho trovato fra i molti che parlano di Heroes:

Traffyk Ma che cavolo è heroes?? Nessuno è andato a farsi un sano giretto fuori casa?? Vado a posare la bestia nera in garage e dopo gelatone 😀 7 hours ago

 UPDATE Segnalo questi due (1 2)post sul blog i media-mondo ed i relativi commenti.

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