Segnalo questo interessante progetto che mira a creare un web service che fotografi in tempo reale lo stato del web allo scopo di creare le basi perchè questo sistema possa auto-osservarsi e reagisca al suo stesso stato. Anche se molto ambizioso, il progetto non è del tutto impossibile da realizzare e vi sono diversi esempi locali di questo approccio nei servizi tipici del così detto Web 2.0.
Note for Nova Spivack: I’ve a background in Niklas Luhmann‘s theory of social systems wich may provide a reasonable theoretical framework for the project. View also my complete profile.
Mese: Gennaio 2006
Makine | Mapping Knowledge in an Heterogeneous Intelligent Environment
Era un pò di tempo che avevamo in mente questa idea e finalmente abbiamo trovato l’occasione per provare a formalizzare la proposta nella forma di una poster presentation per l’International Symposium on Intelligent Environments (5-7 April 2006 – Homerton College, Cambridge, United Kingdom). Nel poster abbiamo volutamente omesso i dettagli teorici che visto il contesto della presentazione potrebbero essere considerati superfluei. L’idea di base che ci ha consentito di fondare teoricamente la nostra idea consiste nel definire come “intelligente” un ambiente adatto alla riproduzione della comunicazione. In generale un’ambiente in grado di memorizzare e visualizzare parte delle comunicazioni di un sistema sociale è, in questo senso specifico, intelligente perchè renderà disponibile nella forma di nuovi possibili temi della comunicazione le precedenti comunicazioni (anche tutti i mezzi di diffusione successivi alla scrittura, ad esempio, costituiscono altrettanti esempi di tecnologie che rendono un ambiente, in questo senso, intelligente).
Dal punto di vista più tecnico il design della soluzione proposta è basato su un mix di tecnologie che vanno dal posizionamento spaziale degli utenti attraverso RFID alle logiche di social networks alla friendster o linkedin (o meglio ancora facebook) fino all’utilizzo di tag e tagclouds per la visualizzazione ed analisi delle competenza a disposizione di un organizzazione localizzate nello spazio.
Lo scopo di questa presentazione è quello di trovare partner tecnologici con i quali definire meglio e sviluppare questa idea allo scopo di partecipare a successive CFP che prevedano specifiche forme di finanziamento.
Coffee is better: ovvero blog e personal message in Windows Live Messenger
Da qualche settimana sto testando (grazie Romeo) MSN Messenger 8 Beta (ovvero Windows Live Messenger). Non vi sto a descrivere le nuove funzionalità perchè di queste informazioni è pieno il web.
Fin da un primo sguardo appare ovvio che WLM è pensato come un prodotto destinato ai teenagers e come tale ha una serie di funzionalità puramente estetiche di dubbia utilità pratica. Questa sua specificità rende MSN Messenger (ai miei occhi) al tempo stesso barocco ed interessante. E’ troppo barocco per il mio utilizzo quotidiano (con quegli odiosi banner pubblicitari), ma estremamente interessante come tecnologia della comunicazione.
Da questo punto di vista Windows Live Messenger ha almeno un paio di funzionalità di rilievo.
La prima, già inclusa nelle precedenti versioni dell’applicazione, è la possibilità di inserire un messaggio subito dopo il proprio nome (personal message). Nulla di nuovo dunque ma questa volta il campo per immettere la frase fa bella mostra di sè nella parte alta e ben visibile della finestra principale e non solo nell’oscuro menù delle opzioni. Mi sembra una bella trovata del resto la pratica di aggiugere una frasetta che descriva il proprio stato d’animo è estremamente diffusa e non priva di interesse. Forse è solo una mia impressione (non credo) ma quante volte vi è capitato di iniziare a parlare con uno dei vostri contatti solo per chiedere spiegazioni della suddetta frase? E quante volte hanno chiesto a voi di spiegare la frase? [se vi è capitato e avete voglia di scrivermi due righe nei commenti sono gradite]. Se esistesse una scala per calcolare la capacità di qualcosa nel favorire la riproduzione della comunicazione, di certo il “personal message” farebbe segnare un bel punteggio.
La seconda funzionalità interessante riguarda la connessione con i blog. Dall’elenco dei propri contatti è possibile accedere al blog del diretto interessato. Purtroppo al momento funziona solo con MSN Space. Questo non è bello ma conoscendo come lavora Microsoft non sono sorpreso. Ritengo inoltre molto probabile che, in futuro, sarà possibile per sviluppatori di terze parti realizzare plugin per fare una cosa analoga con gli altri servizi di blogging o semplici link.
Televisione digitale
Segnato questo speciale in due parti di Engadget sulle varie forme di televisione digitale esistenti e la differenza fra televisione digitale ed alta definizione.
Videomondi rimandato e wow researcher guild
A causa di un paio di indisponibilità degli ospiti esterni abbiamo deciso di rinviare il seminario sui videogiochi di un paio di settimane. Stiamo provando a fissare per il 9 di febbraio. Visto la natura assolutamente informale di questo seminario non è detto che anche questa data salti 🙂 Intanto però abbiamo creato un blog per raccontare l’iniziativa che conterrà tutte le informazioni del caso.
Nel frattemo a proposito di games studies oggi alle 22 su Moonglade Horde side abbiamo il primo business (?) meeting con formalizzazione della glida dei ricercatori europei. Anche in questo caso c’è un blog ad hoc che contiene fra l’altro le istruzioni per chi fosse interessato a partecipare all’iniziativa. Per chi invece stesse cercando sullo stradario Moonglade Horde side consiglio di leggere questo post che racconta fra le righe l’iniziativa.
Attività di ricerca
Dopo una lunga gestazione abbiamo finalmente pubblicato due mini siti informativi che descrivono un paio di ricerche nelle quali sono coinvolto:
– Wireless Lan e sistemi di Health Care: il caso delle Marche
– Verso il distretto digitale del mobile di Pesaro: tra innovazione tecnologica e forme culturali
So che in relazione all’ultimo progetto è in fase di avanzata preparazione un primo report che analizza come e perchè si è parlato negli ultimi tempi del distretto indistriale di Pesaro sui media locali e specialistici.
Videomondi: Forme e linguaggi dei videogiochi (fra luoghi e narrazioni)
Ecco il titolo del nostro seminario interno sui videogames che si terrà il 27 Gennaio 2006 presso la facoltà di Sociologia. Credo sarà divertente… Il programma prevede otto (4 di mattina e quattro di pomeriggio) interventi con ampio spazio per domande e risposte. Credo saranno presentati diversi modi di studiare il fenomeno da quello mediologico a quello semiotico, dalla teoria dei sistemi sociali al versante psico-pedagico.
Ecco il mio abstract.
Il videogioco, da ormai alcuni anni, è uscito dalla nicchia dell’intrattenimento riservato a giovani e giovanissimi e rappresenta una nuova opzione del tempo libero per strati crescenti della popolazione. Con la crescita del fenomeno è comparsa anche in Italia una letteratura scientifica che tratta del videogioco da diverse prospettive e campi disciplinari. Scopo di questo intervento è osservare il mondo del videogioco dal punto di vista dei sistemi sociali. Ovvero nell’ambito della co-evoluzione fra tecnologie e società. Inizialmente proverò a descrivere una distinzione fra videogiochi di interazione e videogiochi di interattività. Si tratta di etichette coniate agli albori degli studi sulla comunicazione mediata dal computer che tornano tuttavia utili per distinguere fra fenomeni parecchio diversi come il videogioco tradizionale in modalità single-player e le varie forme del multi-player via Internet (fino ad arrivare ai MMORPG).
Lo scenario di riferimento è quello dell’evoluzione dei sistemi sociali. Ovvero network di comunicazioni che tendono a svilupparsi generando forme sempre diverse di strutture che tendono a rendere più probabile la riproduzione di comunicazione. La scrittura, in questo senso, può essere vista come uno dei risultati di questo processo. Grazie al linguaggio scritto è possibile assicurare la permanenza nel tempo e nello spazio dell’informazione e sganciare così il momento dell’emissione da quello della comprensione. I mezzi di diffusione affrontano dunque questa specifica forma di improbabilità della comunicazione: la distanza. Con le reti di comunicazione diffuse (prima quelle telefoniche e poi Internet) si è raggiunto un livello di probabilità della connessione a prescindere dallo spazio estremamente elevato. Vale dunque la pena chiedersi quale può essere lo step successivo dell’evoluzione di questi sistemi dal momento che la prospettiva del villaggio globale sembra essere un risultato ormai acquisito.
La sensazione è che, per assicurarsi un ulteriore spazio di crescita, i network comunicativi stiano lavorando sul fattore del tempo e sulla creazione di nuovi spazi fatti di comunicazione per la comunicazione.
Questa strategia è molto chiara se si guarda al videogioco.
I videogiochi di interattività lavorando prevalentemente sulla dimensione del tempo grazie alle possibilità offerte dalle consolle portatili che rappresentano solo un esempio di quella vasta gamma di device mobili che insieme alle infrastrutture di rete senza fili ci assicurano una permanente possibilità di connessione anche in movimento. Si tratta in pratica di agire sul fattore della prevasività, consentendo ai sistemi psichici di riprodurre un numero maggiore di comunicazioni in un determinato tempo.
Sull’altro versante, con i videogiochi di interazione, si aprono nuovi spazi della comunicazione. Spazi virtuali (dai progenitori MUD fino ai moderni ambienti tridimensionali) resi possibili dalla connessione contemporanea di più giocatori che condividono lo stesso ambiente sintetico comunicando dentro e su di esso.
Entrambi gli scenari non sono privi di opportunità e di nuovi problemi. In particolare cercherò di presentare ed affrontare due tematiche che sottendono ad altrettante prospettive di ricerca cercando di rispondere alle seguenti domande:
1. Continuos partial attention
I sistemi psichici riusciranno a sviluppare le capacità di parcellizzare la propria attenzione fra diverse esperienze di comunicazione contemporanee senza che questo porti ad una totale e diffusa mancanza di attenzione?
2. Ordine sociale e spazi della comunicazione
Oltre al problema della diffusione, i network di comunicazione devono risolvere anche il problema dell’accettazione della comunicazione. Esistono strutture di aspettative condensate che sottendono all’ordine sociale in ambienti virtuali dove, anche per via dell’anonimato e del contesto ludico, i partecipanti godono della massima libertà dalle regole sociali tradizionali?
Google Cubes
Secondo il Los Angeles Times, Google si starebbe apprestando a sbarcare nel mondo dei fornitori di hardware. Si parla di un pc (o set-top-box) a basso costo con possibilità di guardare la TV, connettersi in rete e sistema operativo sviluppato da Google (dunque non Windows). Lerry Page sarà sul palco del CES di Las Vegas venerdì prossimo. Si attende la presentazione di un prototipo dell’oggetto o l’annuncio di una partnership strategica con un grande rivenditore come Wal Mart.