6 possibilità su 100

Un paio di giorni fa abbiamo (io e Luca) risposto ad una CFP mandando questo abstract del paper Eyes on Europe.

During the last few years the Internet has been increasingly described as a mass media where user can not only consume but also create and distribute their contents. This huge quantity of data available online, often archived to be easily searched, represents a new and interesting empirical field for sociological research. This essay is an example of a possible approach to this data. Based on two well know methodological and theoretical pillar (content analysis and social systems theory), the paper shows the results of the analysis of over 500000 photos tagged <Europe> available in the Flickr archive. Although Flickr is not usually considered as a Social Network site it offers a great infrastructure to share images within the flickr’s community and also with other Internet users. These networks of pictures are the basis upon which it is possible the emerging of a wide social community. The existing link between uploaded pictures and tags used to describe every specific picture allow the researchers to observe the semantic value given to the photos.

The aim of the project was to discover the emergent semantic of the concept of Europe related to the construction process of the European Union. Is the European semantic observed in flickr comparable to classical national semantic? In order to answer this question a comparison between Europe and USA was also drawn demonstrating two completely different semantic halos: the European related mostly to geographic and historic concepts and the American related (in addition to those concepts) also to national visual symbols like (e.g. flags, flag poles, star and stripes…) that seem to be absent in Europe saw as a whole.

Quando lo abbiamo inviato già non credevamo di avere molte possibilità di vedere il paper pubblicato sulla

Special Theme Issue of the Journal of Computer-Mediated Communication on Social Network Sites: People, Practice, and Culture

perchè la call era probabilmente più orientata a lavori su siti tipo orkut, friendster, etc.

Adesso, dopo aver letto l’ultimo posto di Danah, siamo anche in grado di quantificare le nostre effettive probablità 🙂 .

Come funziona UWiC?

Ho visto che Alessandro ha pubblicato sul web del wireless campus il materiale didattico utilizzato per raccontare UWiC agli studenti di informatica applicata.

Il materiale è piuttosto chiaro e l’ultima slide descrive alcune prospettive di ricerca aperte da UWiC:

• Monitoraggio continuo stato di funzionamento apparati
– Funzionamento, banda, jitter e delay
• Gestione remota degli apparati
• Quality of service
– Categorie di utenti
– Tipologie di servizi
– VoIP
• Sviluppo applicazioni
– Videosorveglianza
– E-government
– Turismo
– Gestione del territorio
• Apparati di rete autonomi
– Energia rinnovabile
• Localizzazione utenti
– Servizi location aware

Voi cosa fareste se aveste una città campus con una rete geografica wireless gratuita?

Urbino Wireless Campus apre agli studenti

Immagino che la maggior parte dei lettori di questo blog lo sappiano già ma forse vale la pena ricordare che giovedì 30 novembre alle ore 14 presso l’Aula Magna della nostra Facoltà verranno illustrate agli studenti i servizi e le modalità di accesso a Internet previste dal progetto Urbino Wireless Campus.

Word of mouth

Ieri a pranzo ho appreso da fonti certe che la Ferrari ha un analista che occupa gran parte del suo tempo (o comunque una quota crescente del suo tempo) a monitorare quello che si dice dei prodotti presenti e futuri della casa di Maranello sul web.

Il relatore perfetto per la issue aziende/consumatori a conversazioni dal basso?

Vediamo se è in ascolto…

Articoli sui blog

Oltre all’articolo citato di Danah Boyd, questo numero di Reconstruction ha anche diversi altri contributi che sembrano interessanti (accessibili for free).

I am pleased to announce that a paper i wrote a while back is part of a cool collection of papers in Reconstruction’s Special Issue on Theories/Practice of Blogging (edited by Michael Benton and Lauren Elkin). My piece – “A Blogger’s Blog: Exploring the Definition of a Medium” – argues that blogging needs to be looked at as a practice on top of a medium, not simply a CMC genre.

Source: announcing two new academic papers
Originally published on Mon, 27 Nov 2006 15:27:45 GMT by zephoria (zephoria-vacation@zephoria.org)

Technorati tags:

Il sesso nella seconda vita quotidiana

Demeter Lewellen

Questo post di Robert Scoble (ed i relativi link) confermano i miei sospetti su cosa rappresenti una delle attrattive principali di Second Life. Era lo stesso, anche se forse meno organizzato dal punto di vista commerciale, in The Sims Online e non è un caso che a raccontare il lato oscuro di questi mondi virtuali sia, da anni, lo stesso magazine online.

Quando i videogiochi fanno male

No, non sto parlando della dipendenza da World of Warcraft (a prop la mia collega Roberta mi segnala che se parla su D di Repubblica), ma della nuova conosole della Nintendo.

Secondo questo articolo del Wall Street Journal la nuova modalità di gioco prevista dal Wii sta iniziando a causare non pochi problemi ai videogiocatori tradizionalmente più sedentari che dopo ore di sport virtuale si ritrovano ad avere dolori muscolari reali.

Un’altro caso di esperienza reale di una realtà virtuale?

Non so… ma intanto il Wii è entrato di diritto nella mia wish list di Amazon.