Questo post di Robert Scoble (ed i relativi link) confermano i miei sospetti su cosa rappresenti una delle attrattive principali di Second Life. Era lo stesso, anche se forse meno organizzato dal punto di vista commerciale, in The Sims Online e non è un caso che a raccontare il lato oscuro di questi mondi virtuali sia, da anni, lo stesso magazine online.
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