Video di conversazioni dal basso

Grazie al super aggregatore di contenuti e alla segnalazione di Adriano e Anna scopro che qualcuno di gomarche.it ha editato e pubblicato su Google Video le riprese del Workshop Seminariale “Conversazioni dal Basso” del 20 Aprile.

La qualità del video e dell’audio non è proprio il massimo (del resto quella dell’audio non lo era neanche nella versione live 🙂 ) ma la redazione ha fatto un ottimo lavoro di montaggio e titolazione che rende il materiale di sicuro interesse sia per chi c’era sia per chi non ha potuto seguire l’evento di persona.

Presentazione di Lella Mazzoli
Intervento di Giuseppe Granieri (in conversazione con Giovanni Boccia Artieri)
Intervento di Massimo Russo ( in conversazione con Roberta Bartoletti)
Intervento di Luca Conti ( in conversazione con Pierluigi Cappucci)
Intervento di Lele Dainesi ( in conversazione con Federico Venturini)

Enjoy!

Quando la TV era un next-media

Piacevole il tributo pubblicato oggi da Wired per celebrare l’ottantesimo anniversario della prima dimostrazione pubblica di una trasmissione televisiva a lunga distanza.

La tesi è che, nonstante la sua veneranda età, la TV stia vivendo un momento di rinnovato splendore che avviene a cavallo di un passaggio che ne modificherà radicalmente la forma.

Nel frattempo:

  1. Non ci sono mai state tante TV (o schermi da quello del cellulare all’LCD da 42 pollici in salotto) diversi come oggi;
  2. L’utente medio in USA oggi ha accesso a 104 canali TV tradizionali;
  3. Il 12% usa un digital video recorder tipo TiVo ma solo il 2% dei programmi del prime-time sono visti “in differita”.

Come dice il titolo dell’articolo di Wired: TV è morta. Viva la TV!

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Etnografia digitale

Dopo l’incredibile successo del video The Machine is Us/Ing Us rilasciato in versione definitiva l’8 Marzo (consiglio di vedere questa nuova versione anche a chi ha già visto la seconda bozza del 31 gennaio), il Prof. Wesch della Kansas State University ha lanciato un nuovo progetto chiamato semplicemente YouTube Ethnography Project.
Lo scopo è riflettere sulle potenzialità e limiti dell’approccio etnografico applicato a YouTube ed è presentato in questo video.

Ogni studente è responsabile di un sotto-progetto:

Anche se i temi di ricerca degli studenti non mi sembrano nulla di particolarmente straordinario, l’idea complessiva è un fanstatico esempio di quelle nuove forme di ricerca e di didattica che lo spazio del web rende possibili.
Da tenere d’occhio.

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