Redesign

Next Media and Society cambia volto. I vari motivi delle scelte estetiche ma non solo sono spiegate in questo post dove non manca, come al solito, qualche spunto di riflessione sul futuro del rapporto fra Internet e società.Next Media and Society cambia volto. I vari motivi delle scelte estetiche ma non solo sono spiegate in questo post dove non manca, come al solito, qualche spunto di riflessione sul futuro del rapporto fra Internet e società.Next Media and Society cambia volto. I vari motivi delle scelte estetiche ma non solo sono spiegate in questo post dove non manca, come al solito, qualche spunto di riflessione sul futuro del rapporto fra Internet e società.

Come i più astuti di voi (fra quelli che non leggono questo blog attraverso un aggregatore di feed rss) avranno notato, ho deciso di modificare sostanzialmente l’aspetto del blog. Da tempo cercavo un template in stile magazine per questo blog e quando ho letto (via Laboratorio di Web Content) della disponibilità di questi temi gratuiti non ho saputo resistere (l’irresistibile desiderio di procrastinare altre cose che dovrei fare ha fatto il resto).
Pur iniziato come un’idea estemporanea di redisgn solo estetico mi sono ritrovato alla fine a ripensare alla struttura stessa di questo blog e degli argomenti che tratta. Per me questo blog è uno strumento di lavoro. Parlare di quello che si fa ha un doppio benefico effetto. Da una parte ti aiuta attraverso il processo di scrittura a sedimentare e raffinare idee ed intuizioni, dall’altra cosente di esporre queste idee ad un pubblico che può commentare, criticare o apprezzarle contribuendo a renderle in ogni caso migliori di prima.
Al tempo stesso mutano gli spazi dove questi confronti avvengono. Come molti da qualche tempo scrivo poco nel blog ed uso molto più Twitter, Facebook e Friendfeed per segnalare le cose che ho letto e trovato interessanti. La sintesi imposta da questi strumenti offre una rapidità di diffusione straordinaria e richiede una capacità di andare al punto che si affina nel tempo. Essere sintetici può essere difficile perchè ogni singola parola di quello che scrivi diventa importante. Quando lo fai usando una lingua non tua diventa un esercizio ancora più utile.
Di tutto questo ai lettori dei blog non arrivava nulla. Per questo ho deciso di dare ampio spazio nella sidebar al mio lifestream (tweet, segnalazioni di libri, commenti, appunti).
Penso tuttavia che usare solo questi strumenti non basti. Non basta sopratutto quando i contenuti di cui vuoi parlare non sono semplici segnalazioni accompagnate da brevi commenti ma idee tue che richiedono spazio per essere sviluppate ed argomentate. Per questo motivo rimane importante per me lo spazio di questo blog.
Negli anni la struttura di categorie che avevo creato si è accresciuta e la struttura del nuovo template ha richiesto un ripensamento ed un consolidamento.
Ne sono uscito con tre categorie principali: Next Media (che parla delle tecnologie del cambiamento), Next People (che parla dei cambiamenti a livello individuale) e Next Society che tratta dei cambiamenti a livello sociale. L’ultimo post di ciascuna di queste categorie sarà mostrato nelle tre colonne che chiudono lo spazio principale dell’home page.
Scompare per il momento il lunghissimo elenco dei feed che leggo almeno fino a quando qualcuno non mi consentirà di incrociare i dati dell’attenzione con questa lista e di mostrare un elenco più breve dei feed a cui presto più attenzione. Gli appassionati del listone trovano comunque la lista completa ed aggiornata in tempo reale nella sezione del blog cosa leggo.
Il nuovo template richiede quattro immagini di dimensioni diverse per ogni post ed un breve abstract del contenuto. Tutto questo manca ovviamente in tutti i post precedenti e tempo che il lettore dovrà farsene una ragione. Pur rendendo il tutto molto gradevole dal punto di vista estetico temo che questa procedura mi farà perdere un sacco di tempo ed ogni suggerimento su come sveltirla (ridimensionare un immagine in batch, uploadarla via ftp in specifiche cartelle, etc) è ben accetto.
Sono benvenuti inoltre tutti i commenti ed i suggerimenti sul nuovo layout, sulla struttura delle categorie e su tutto il resto.
Sto inoltre pensando di sostuire la scritta sulla testata con un’immagine. Se vi viene in mente qualcosa o volete contribuire con una vostra proposta siete i benvenuti.

Come i più astuti di voi (fra quelli che non leggono questo blog attraverso un aggregatore di feed rss) avranno notato, ho deciso di modificare sostanzialmente l’aspetto del blog. Da tempo cercavo un template in stile magazine per questo blog e quando ho letto (via Laboratorio di Web Content) della disponibilità di questi temi gratuiti non ho saputo resistere (l’irresistibile desiderio di procrastinare altre cose che dovrei fare ha fatto il resto).

Pur iniziato come un’idea estemporanea di redisgn solo estetico mi sono ritrovato alla fine a ripensare alla struttura stessa di questo blog e degli argomenti che tratta. Per me questo blog è uno strumento di lavoro. Parlare di quello che si fa ha un doppio benefico effetto. Da una parte ti aiuta attraverso il processo di scrittura a sedimentare e raffinare idee ed intuizioni, dall’altra cosente di esporre queste idee ad un pubblico che può commentare, criticare o apprezzarle contribuendo a renderle in ogni caso migliori di prima.

Al tempo stesso mutano gli spazi dove questi confronti avvengono. Come molti da qualche tempo scrivo poco nel blog ed uso molto più Twitter, Facebook e Friendfeed per segnalare le cose che ho letto e trovato interessanti. La sintesi imposta da questi strumenti offre una rapidità di diffusione straordinaria e richiede una capacità di andare al punto che si affina nel tempo. Essere sintetici può essere difficile perchè ogni singola parola di quello che scrivi diventa importante. Quando lo fai usando una lingua non tua diventa un esercizio ancora più utile.

Di tutto questo ai lettori dei blog non arrivava nulla. Per questo ho deciso di dare ampio spazio nella sidebar al mio lifestream (tweet, segnalazioni di libri, commenti, appunti).

Penso tuttavia che usare solo questi strumenti non basti. Non basta sopratutto quando i contenuti di cui vuoi parlare non sono semplici segnalazioni accompagnate da brevi commenti ma idee tue che richiedono spazio per essere sviluppate ed argomentate. Per questo motivo rimane importante per me lo spazio di questo blog.

Negli anni la struttura di categorie che avevo creato si è accresciuta e la struttura del nuovo template ha richiesto un ripensamento ed un consolidamento.

Ne sono uscito con tre categorie principali: Next Media (che parla delle tecnologie del cambiamento), Next People (che parla dei cambiamenti a livello individuale) e Next Society che tratta dei cambiamenti a livello sociale. L’ultimo post di ciascuna di queste categorie sarà mostrato nelle tre colonne che chiudono lo spazio principale dell’home page.

Scompare per il momento il lunghissimo elenco dei feed che leggo almeno fino a quando qualcuno non mi consentirà di incrociare i dati dell’attenzione con questa lista e di mostrare un elenco più breve dei feed a cui presto più attenzione. Gli appassionati del listone trovano comunque la lista completa ed aggiornata in tempo reale nella sezione del blog cosa leggo.

Il nuovo template richiede quattro immagini di dimensioni diverse per ogni post ed un breve abstract del contenuto. Tutto questo manca ovviamente in tutti i post precedenti e tempo che il lettore dovrà farsene una ragione. Pur rendendo il tutto molto gradevole dal punto di vista estetico temo che questa procedura mi farà perdere un sacco di tempo ed ogni suggerimento su come sveltirla (ridimensionare un immagine in batch, uploadarla via ftp in specifiche cartelle, etc) è ben accetto.

Sono benvenuti inoltre tutti i commenti ed i suggerimenti sul nuovo layout, sulla struttura delle categorie e su tutto il resto.

Sto inoltre pensando di sostuire la scritta sulla testata con un’immagine. Se vi viene in mente qualcosa o volete contribuire con una vostra proposta siete i benvenuti.

Come i più astuti di voi (fra quelli che non leggono questo blog attraverso un aggregatore di feed rss) avranno notato, ho deciso di modificare sostanzialmente l’aspetto del blog. Da tempo cercavo un template in stile magazine per questo blog e quando ho letto (via Laboratorio di Web Content) della disponibilità di questi temi gratuiti non ho saputo resistere (l’irresistibile desiderio di procrastinare altre cose che dovrei fare ha fatto il resto).

Pur iniziato come un’idea estemporanea di redisgn solo estetico mi sono ritrovato alla fine a ripensare alla struttura stessa di questo blog e degli argomenti che tratta. Per me questo blog è uno strumento di lavoro. Parlare di quello che si fa ha un doppio benefico effetto. Da una parte ti aiuta attraverso il processo di scrittura a sedimentare e raffinare idee ed intuizioni, dall’altra cosente di esporre queste idee ad un pubblico che può commentare, criticare o apprezzarle contribuendo a renderle in ogni caso migliori di prima.

Al tempo stesso mutano gli spazi dove questi confronti avvengono. Come molti da qualche tempo scrivo poco nel blog ed uso molto più Twitter, Facebook e Friendfeed per segnalare le cose che ho letto e trovato interessanti. La sintesi imposta da questi strumenti offre una rapidità di diffusione straordinaria e richiede una capacità di andare al punto che si affina nel tempo. Essere sintetici può essere difficile perchè ogni singola parola di quello che scrivi diventa importante. Quando lo fai usando una lingua non tua diventa un esercizio ancora più utile.

Di tutto questo ai lettori dei blog non arrivava nulla. Per questo ho deciso di dare ampio spazio nella sidebar al mio lifestream (tweet, segnalazioni di libri, commenti, appunti).

Penso tuttavia che usare solo questi strumenti non basti. Non basta sopratutto quando i contenuti di cui vuoi parlare non sono semplici segnalazioni accompagnate da brevi commenti ma idee tue che richiedono spazio per essere sviluppate ed argomentate. Per questo motivo rimane importante per me lo spazio di questo blog.

Negli anni la struttura di categorie che avevo creato si è accresciuta e la struttura del nuovo template ha richiesto un ripensamento ed un consolidamento.

Ne sono uscito con tre categorie principali: Next Media (che parla delle tecnologie del cambiamento), Next People (che parla dei cambiamenti a livello individuale) e Next Society che tratta dei cambiamenti a livello sociale. L’ultimo post di ciascuna di queste categorie sarà mostrato nelle tre colonne che chiudono lo spazio principale dell’home page.

Scompare per il momento il lunghissimo elenco dei feed che leggo almeno fino a quando qualcuno non mi consentirà di incrociare i dati dell’attenzione con questa lista e di mostrare un elenco più breve dei feed a cui presto più attenzione. Gli appassionati del listone trovano comunque la lista completa ed aggiornata in tempo reale nella sezione del blog cosa leggo.

Il nuovo template richiede quattro immagini di dimensioni diverse per ogni post ed un breve abstract del contenuto. Tutto questo manca ovviamente in tutti i post precedenti e tempo che il lettore dovrà farsene una ragione. Pur rendendo il tutto molto gradevole dal punto di vista estetico temo che questa procedura mi farà perdere un sacco di tempo ed ogni suggerimento su come sveltirla (ridimensionare un immagine in batch, uploadarla via ftp in specifiche cartelle, etc) è ben accetto.

Sono benvenuti inoltre tutti i commenti ed i suggerimenti sul nuovo layout, sulla struttura delle categorie e su tutto il resto.

Sto inoltre pensando di sostuire la scritta sulla testata con un’immagine. Se vi viene in mente qualcosa o volete contribuire con una vostra proposta siete i benvenuti.