Parlando con studenti, dottorandi e colleghi mi pare di capire che ci sia ancora qualcuno – per non dire la maggioranza – che crea a mano citazioni e bibliografie per le sue pubblicazioni. A loro è dedicato questo post 🙂
Una volta costruire la bibliografia per un articolo era un lavoro che richiedeva tempo e dedizione. Oggi ci sono software che rendono questo lavoro estremamente semplice producendo al tempo stesso citazioni e bibliografie più corrette.
Questi software fanno sotto il nome di Reference Manager. I più popolari sono EndNote, Zotero e l’ultimo arrivato, Mendeley.
Mendeley ha un approccio leggermente diverso rispetto ai predecessori. Oltre ad essere un Reference Manager è infatti anche un social network per ricercatori. Per il momento vorrei tuttavia soffermarmi sulle caratteristiche di Mendeley come Reference Manager.
Tutte queste applicazioni si basano su una semplice idea. Ogni volta che leggiamo una pubblicazione che ci interessa ne facciamo una sorta di scheda bibliografica da archiviare in un database. Questo database in Mendeley è costituito dall’applicazione Mendeley Desktop (disponibile per Windows, Mac OS X e Linux).
Ma come popolare questo database? Inserire a mano centinaia di schede non è certo un’attività semplice o divertente. Per questo motivo è possibile lasciar fare a Mendeley il lavoro sporco. Ci sono due modi per farlo. Il primo consiste nel trascinare l’articolo pdf direttamente dalla cartella del proprio computer a Mendeley Desktop e lui farà il possibile per reperire le informazioni essenziali per costruire la scheda (autore, titolo, anno di pubblicazione, editore, rivista, etc). Per esperienza vi posso dire che non sempre funziona come dovrebbe, ma che per gli articoli in digitale scaricati dai siti delle riviste fa adeguatamente il suo dovere. Alternativamente c’è un altro metodo che è forse anche più semplice ed efficace. Si può installare sul proprio browser, non importa quale, un bottone chiamato Import to Mendeley. Una volta trovato l’articolo o il libro che ci interessa (per i libri io utilizzo WorldCat ma va bene anche Amazon) basta premere quel bottone per ottenere, a patto di essere su uno dei moltissimi siti supportati, un’analisi della pagina e la creazione automatica di una scheda con tutti i dati nel nostro database.
Una volta creato il vostro database, potete farlo anche poco per volta a partire dai riferimenti che vi servono per le cose che state scrivendo ora, si tratta di capire come creare citazioni e bibliografie.
Dipende dal programma che usate per scrivere i vostri articoli/saggi/tesi. La maggior parte di voi userà una qualche versione di Microsoft Word e altri Open Office e qualcuno BibText. Il plug-in di Mendeley supporta Windows Word 2003, 2007, 2010, Mac Word 2008, 2011, OpenOffice 3.2, BibTeX. Il plug-in giusto viene installato automaticamente con Mendeley Desktop.
Disclosure: Da alcuni mesi sono advisor di Mendeley. In pratica significa che ho accettato di diffondere gratuitamente informazioni su questo prodotto come forma riconoscimento al lavoro svolto dagli sviluppatori, per mantenere il prodotto gratuito e per contribuire per le mia capacità ad un progetto che ammiro.Parlando con studenti, dottorandi e colleghi mi pare di capire che ci sia ancora qualcuno – per non dire la maggioranza – che crea a mano citazioni e bibliografie per le sue pubblicazioni. A loro è dedicato questo post 🙂
Una volta costruire la bibliografia per un articolo era un lavoro che richiedeva tempo e dedizione. Oggi ci sono software che rendono questo lavoro estremamente semplice producendo al tempo stesso citazioni e bibliografie più corrette.
Questi software fanno sotto il nome di Reference Manager. I più popolari sono EndNote, Zotero e l’ultimo arrivato, Mendeley.
Mendeley ha un approccio leggermente diverso rispetto ai predecessori. Oltre ad essere un Reference Manager è infatti anche un social network per ricercatori. Per il momento vorrei tuttavia soffermarmi sulle caratteristiche di Mendeley come Reference Manager.
Tutte queste applicazioni si basano su una semplice idea. Ogni volta che leggiamo una pubblicazione che ci interessa ne facciamo una sorta di scheda bibliografica da archiviare in un database. Questo database in Mendeley è costituito dall’applicazione Mendeley Desktop (disponibile per Windows, Mac OS X e Linux).
Ma come popolare questo database? Inserire a mano centinaia di schede non è certo un’attività semplice o divertente. Per questo motivo è possibile lasciar fare a Mendeley il lavoro sporco. Ci sono due modi per farlo. Il primo consiste nel trascinare l’articolo pdf direttamente dalla cartella del proprio computer a Mendeley Desktop e lui farà il possibile per reperire le informazioni essenziali per costruire la scheda (autore, titolo, anno di pubblicazione, editore, rivista, etc). Per esperienza vi posso dire che non sempre funziona come dovrebbe, ma che per gli articoli in digitale scaricati dai siti delle riviste fa adeguatamente il suo dovere. Alternativamente c’è un altro metodo che è forse anche più semplice ed efficace. Si può installare sul proprio browser, non importa quale, un bottone chiamato Import to Mendeley. Una volta trovato l’articolo o il libro che ci interessa (per i libri io utilizzo WorldCat ma va bene anche Amazon) basta premere quel bottone per ottenere, a patto di essere su uno dei moltissimi siti supportati, un’analisi della pagina e la creazione automatica di una scheda con tutti i dati nel nostro database.
Una volta creato il vostro database, potete farlo anche poco per volta a partire dai riferimenti che vi servono per le cose che state scrivendo ora, si tratta di capire come creare citazioni e bibliografie.
Dipende dal programma che usate per scrivere i vostri articoli/saggi/tesi. La maggior parte di voi userà una qualche versione di Microsoft Word e altri Open Office e qualcuno BibText. Il plug-in di Mendeley supporta Windows Word 2003, 2007, 2010, Mac Word 2008, 2011, OpenOffice 3.2, BibTeX. Il plug-in giusto viene installato automaticamente con Mendeley Desktop.
Disclosure: Da alcuni mesi sono advisor di Mendeley. In pratica significa che ho accettato di diffondere gratuitamente informazioni su questo prodotto come forma riconoscimento al lavoro svolto dagli sviluppatori, per mantenere il prodotto gratuito e per contribuire per le mia capacità ad un progetto che ammiro.Parlando con studenti, dottorandi e colleghi mi pare di capire che ci sia ancora qualcuno – per non dire la maggioranza – che crea a mano citazioni e bibliografie per le sue pubblicazioni. A loro è dedicato questo post 🙂
Una volta costruire la bibliografia per un articolo era un lavoro che richiedeva tempo e dedizione. Oggi ci sono software che rendono questo lavoro estremamente semplice producendo al tempo stesso citazioni e bibliografie più corrette.
Questi software fanno sotto il nome di Reference Manager. I più popolari sono EndNote, Zotero e l’ultimo arrivato, Mendeley.
Mendeley ha un approccio leggermente diverso rispetto ai predecessori. Oltre ad essere un Reference Manager è infatti anche un social network per ricercatori. Per il momento vorrei tuttavia soffermarmi sulle caratteristiche di Mendeley come Reference Manager.
Tutte queste applicazioni si basano su una semplice idea. Ogni volta che leggiamo una pubblicazione che ci interessa ne facciamo una sorta di scheda bibliografica da archiviare in un database. Questo database in Mendeley è costituito dall’applicazione Mendeley Desktop (disponibile per Windows, Mac OS X e Linux).
Ma come popolare questo database? Inserire a mano centinaia di schede non è certo un’attività semplice o divertente. Per questo motivo è possibile lasciar fare a Mendeley il lavoro sporco. Ci sono due modi per farlo. Il primo consiste nel trascinare l’articolo pdf direttamente dalla cartella del proprio computer a Mendeley Desktop e lui farà il possibile per reperire le informazioni essenziali per costruire la scheda (autore, titolo, anno di pubblicazione, editore, rivista, etc). Per esperienza vi posso dire che non sempre funziona come dovrebbe, ma che per gli articoli in digitale scaricati dai siti delle riviste fa adeguatamente il suo dovere. Alternativamente c’è un altro metodo che è forse anche più semplice ed efficace. Si può installare sul proprio browser, non importa quale, un bottone chiamato Import to Mendeley. Una volta trovato l’articolo o il libro che ci interessa (per i libri io utilizzo WorldCat ma va bene anche Amazon) basta premere quel bottone per ottenere, a patto di essere su uno dei moltissimi siti supportati, un’analisi della pagina e la creazione automatica di una scheda con tutti i dati nel nostro database.
Una volta creato il vostro database, potete farlo anche poco per volta a partire dai riferimenti che vi servono per le cose che state scrivendo ora, si tratta di capire come creare citazioni e bibliografie.
Dipende dal programma che usate per scrivere i vostri articoli/saggi/tesi. La maggior parte di voi userà una qualche versione di Microsoft Word e altri Open Office e qualcuno BibText. Il plug-in di Mendeley supporta Windows Word 2003, 2007, 2010, Mac Word 2008, 2011, OpenOffice 3.2, BibTeX. Il plug-in giusto viene installato automaticamente con Mendeley Desktop.
Disclosure: Da alcuni mesi sono advisor di Mendeley. In pratica significa che ho accettato di diffondere gratuitamente informazioni su questo prodotto come forma riconoscimento al lavoro svolto dagli sviluppatori, per mantenere il prodotto gratuito e per contribuire per le mia capacità ad un progetto che ammiro.