Come gestire citazioni e bibliografie con Mendeley

Guida introduttiva alla gestione della bibliografia con Mendeley

Parlando con studenti, dottorandi e colleghi mi pare di capire che ci sia ancora qualcuno – per non dire la maggioranza – che crea a mano citazioni e bibliografie per le sue pubblicazioni. A loro è dedicato questo post 🙂
Una volta costruire la bibliografia per un articolo era un lavoro che richiedeva tempo e dedizione. Oggi ci sono software che rendono questo lavoro estremamente semplice producendo al tempo stesso citazioni e bibliografie più corrette.
Questi software fanno sotto il nome di Reference Manager. I più popolari sono EndNote, Zotero e l’ultimo arrivato, Mendeley.
Mendeley ha un approccio leggermente diverso rispetto ai predecessori. Oltre ad essere un Reference Manager è infatti anche un social network per ricercatori. Per il momento vorrei tuttavia soffermarmi sulle caratteristiche di Mendeley come Reference Manager.
Tutte queste applicazioni si basano su una semplice idea. Ogni volta che leggiamo una pubblicazione che ci interessa ne facciamo una sorta di scheda bibliografica da archiviare in un database. Questo database in Mendeley è costituito dall’applicazione Mendeley Desktop (disponibile per Windows, Mac OS X e Linux).
Ma come popolare questo database? Inserire a mano centinaia di schede non è certo un’attività semplice o divertente. Per questo motivo è possibile lasciar fare a Mendeley il lavoro sporco. Ci sono due modi per farlo. Il primo consiste nel trascinare l’articolo pdf direttamente dalla cartella del proprio computer a Mendeley Desktop e lui farà il possibile per reperire le informazioni essenziali per costruire la scheda (autore, titolo, anno di pubblicazione, editore, rivista, etc). Per esperienza vi posso dire che non sempre funziona come dovrebbe, ma che per gli articoli in digitale scaricati dai siti delle riviste fa adeguatamente il suo dovere. Alternativamente c’è un altro metodo che è forse anche più semplice ed efficace. Si può installare sul proprio browser, non importa quale, un bottone chiamato Import to Mendeley. Una volta trovato l’articolo o il libro che ci interessa (per i libri io utilizzo WorldCat ma va bene anche Amazon) basta premere quel bottone per ottenere, a patto di essere su uno dei moltissimi siti supportati, un’analisi della pagina e la creazione automatica di una scheda con tutti i dati nel nostro database.
Una volta creato il vostro database, potete farlo anche poco per volta a partire dai riferimenti che vi servono per le cose che state scrivendo ora, si tratta di capire come creare citazioni e bibliografie.
Dipende dal programma che usate per scrivere i vostri articoli/saggi/tesi. La maggior parte di voi userà una qualche versione di Microsoft Word e altri Open Office e qualcuno BibText. Il plug-in di Mendeley supporta Windows Word 2003, 2007, 2010, Mac Word 2008, 2011, OpenOffice 3.2, BibTeX. Il plug-in giusto viene installato automaticamente con Mendeley Desktop.

In tutti i casi si tratta di poter scegliere dal database dei vostri riferimenti bibliografici quello che volete inserire (c’è una mascherina di ricerca dove si può cercare per autore o titolo), selezionarlo ed inserirlo dove preferite nel testo che state scrivendo. A seconda dello stile di citazione, Mendeley ne supporta – come tutti i Reference Manager – centinaia ed alcune riviste consentono all’autore di scaricare il proprio stile specifico da installare, apparirà la citazione richiesta nel testo.
E la bibliografia? Anche questa è un gioco da ragazzi. Basta cliccare su inserisci bibliografia, vi conviene posizionarla alla fine di ciò che state scrivendo e dopo aver inserito almeno una citazione, e magicamente apparirà la bibliografia completa, formattata secondo lo stile di citazione scelto dei riferimenti citati fino a quel momento. Aggiungete un riferimento e la bibliografia si aggiornerà di conseguenza. Semplice no?
Ma cosa fare se si usano diversi computer? Come faccio ad avere il database della mia biblioteca personale sempre a disposizione? Anche questo è semplice. Mendeley si occupa di sincronizzare il vostro database creandone una copia sul vostro profilo sul sito (qui entra in gioco l’aspetto di social network) e replicando le modifiche su tutti i vostri computer.
Queste sono solo una minima parte delle funzioni messe a disposizione da Mendeley. Vi invito a scoprire le altre da soli.

Fra tutte le soluzioni che ho provato Mendeley è quella che io ed alcuni miei colleghi del LaRiCA abbiamo scelto di usare (ebbene si… anche fra di noi c’è chi scrive le bibliografie a mano 🙂 ).
Una cosa è certa, almeno che non sia costretto con la forza, non perderò più ore ad inserire a mano citazioni e costruire bibliografie. Non posso che consigliarvi di fare, appena possibile, altrettanto 😉

Disclosure: Da alcuni mesi sono advisor di Mendeley. In pratica significa che ho accettato di diffondere gratuitamente informazioni su questo prodotto come forma riconoscimento al lavoro svolto dagli sviluppatori, per mantenere il prodotto gratuito e per contribuire per le mia capacità ad un progetto che ammiro.Parlando con studenti, dottorandi e colleghi mi pare di capire che ci sia ancora qualcuno – per non dire la maggioranza – che crea a mano citazioni e bibliografie per le sue pubblicazioni. A loro è dedicato questo post 🙂
Una volta costruire la bibliografia per un articolo era un lavoro che richiedeva tempo e dedizione. Oggi ci sono software che rendono questo lavoro estremamente semplice producendo al tempo stesso citazioni e bibliografie più corrette.
Questi software fanno sotto il nome di Reference Manager. I più popolari sono EndNote, Zotero e l’ultimo arrivato, Mendeley.
Mendeley ha un approccio leggermente diverso rispetto ai predecessori. Oltre ad essere un Reference Manager è infatti anche un social network per ricercatori. Per il momento vorrei tuttavia soffermarmi sulle caratteristiche di Mendeley come Reference Manager.
Tutte queste applicazioni si basano su una semplice idea. Ogni volta che leggiamo una pubblicazione che ci interessa ne facciamo una sorta di scheda bibliografica da archiviare in un database. Questo database in Mendeley è costituito dall’applicazione Mendeley Desktop (disponibile per Windows, Mac OS X e Linux).
Ma come popolare questo database? Inserire a mano centinaia di schede non è certo un’attività semplice o divertente. Per questo motivo è possibile lasciar fare a Mendeley il lavoro sporco. Ci sono due modi per farlo. Il primo consiste nel trascinare l’articolo pdf direttamente dalla cartella del proprio computer a Mendeley Desktop e lui farà il possibile per reperire le informazioni essenziali per costruire la scheda (autore, titolo, anno di pubblicazione, editore, rivista, etc). Per esperienza vi posso dire che non sempre funziona come dovrebbe, ma che per gli articoli in digitale scaricati dai siti delle riviste fa adeguatamente il suo dovere. Alternativamente c’è un altro metodo che è forse anche più semplice ed efficace. Si può installare sul proprio browser, non importa quale, un bottone chiamato Import to Mendeley. Una volta trovato l’articolo o il libro che ci interessa (per i libri io utilizzo WorldCat ma va bene anche Amazon) basta premere quel bottone per ottenere, a patto di essere su uno dei moltissimi siti supportati, un’analisi della pagina e la creazione automatica di una scheda con tutti i dati nel nostro database.
Una volta creato il vostro database, potete farlo anche poco per volta a partire dai riferimenti che vi servono per le cose che state scrivendo ora, si tratta di capire come creare citazioni e bibliografie.
Dipende dal programma che usate per scrivere i vostri articoli/saggi/tesi. La maggior parte di voi userà una qualche versione di Microsoft Word e altri Open Office e qualcuno BibText. Il plug-in di Mendeley supporta Windows Word 2003, 2007, 2010, Mac Word 2008, 2011, OpenOffice 3.2, BibTeX. Il plug-in giusto viene installato automaticamente con Mendeley Desktop.

In tutti i casi si tratta di poter scegliere dal database dei vostri riferimenti bibliografici quello che volete inserire (c’è una mascherina di ricerca dove si può cercare per autore o titolo), selezionarlo ed inserirlo dove preferite nel testo che state scrivendo. A seconda dello stile di citazione, Mendeley ne supporta – come tutti i Reference Manager – centinaia ed alcune riviste consentono all’autore di scaricare il proprio stile specifico da installare, apparirà la citazione richiesta nel testo.
E la bibliografia? Anche questa è un gioco da ragazzi. Basta cliccare su inserisci bibliografia, vi conviene posizionarla alla fine di ciò che state scrivendo e dopo aver inserito almeno una citazione, e magicamente apparirà la bibliografia completa, formattata secondo lo stile di citazione scelto dei riferimenti citati fino a quel momento. Aggiungete un riferimento e la bibliografia si aggiornerà di conseguenza. Semplice no?
Ma cosa fare se si usano diversi computer? Come faccio ad avere il database della mia biblioteca personale sempre a disposizione? Anche questo è semplice. Mendeley si occupa di sincronizzare il vostro database creandone una copia sul vostro profilo sul sito (qui entra in gioco l’aspetto di social network) e replicando le modifiche su tutti i vostri computer.
Queste sono solo una minima parte delle funzioni messe a disposizione da Mendeley. Vi invito a scoprire le altre da soli.

Fra tutte le soluzioni che ho provato Mendeley è quella che io ed alcuni miei colleghi del LaRiCA abbiamo scelto di usare (ebbene si… anche fra di noi c’è chi scrive le bibliografie a mano 🙂 ).
Una cosa è certa, almeno che non sia costretto con la forza, non perderò più ore ad inserire a mano citazioni e costruire bibliografie. Non posso che consigliarvi di fare, appena possibile, altrettanto 😉

Disclosure: Da alcuni mesi sono advisor di Mendeley. In pratica significa che ho accettato di diffondere gratuitamente informazioni su questo prodotto come forma riconoscimento al lavoro svolto dagli sviluppatori, per mantenere il prodotto gratuito e per contribuire per le mia capacità ad un progetto che ammiro.Parlando con studenti, dottorandi e colleghi mi pare di capire che ci sia ancora qualcuno – per non dire la maggioranza – che crea a mano citazioni e bibliografie per le sue pubblicazioni. A loro è dedicato questo post 🙂
Una volta costruire la bibliografia per un articolo era un lavoro che richiedeva tempo e dedizione. Oggi ci sono software che rendono questo lavoro estremamente semplice producendo al tempo stesso citazioni e bibliografie più corrette.
Questi software fanno sotto il nome di Reference Manager. I più popolari sono EndNote, Zotero e l’ultimo arrivato, Mendeley.
Mendeley ha un approccio leggermente diverso rispetto ai predecessori. Oltre ad essere un Reference Manager è infatti anche un social network per ricercatori. Per il momento vorrei tuttavia soffermarmi sulle caratteristiche di Mendeley come Reference Manager.
Tutte queste applicazioni si basano su una semplice idea. Ogni volta che leggiamo una pubblicazione che ci interessa ne facciamo una sorta di scheda bibliografica da archiviare in un database. Questo database in Mendeley è costituito dall’applicazione Mendeley Desktop (disponibile per Windows, Mac OS X e Linux).
Ma come popolare questo database? Inserire a mano centinaia di schede non è certo un’attività semplice o divertente. Per questo motivo è possibile lasciar fare a Mendeley il lavoro sporco. Ci sono due modi per farlo. Il primo consiste nel trascinare l’articolo pdf direttamente dalla cartella del proprio computer a Mendeley Desktop e lui farà il possibile per reperire le informazioni essenziali per costruire la scheda (autore, titolo, anno di pubblicazione, editore, rivista, etc). Per esperienza vi posso dire che non sempre funziona come dovrebbe, ma che per gli articoli in digitale scaricati dai siti delle riviste fa adeguatamente il suo dovere. Alternativamente c’è un altro metodo che è forse anche più semplice ed efficace. Si può installare sul proprio browser, non importa quale, un bottone chiamato Import to Mendeley. Una volta trovato l’articolo o il libro che ci interessa (per i libri io utilizzo WorldCat ma va bene anche Amazon) basta premere quel bottone per ottenere, a patto di essere su uno dei moltissimi siti supportati, un’analisi della pagina e la creazione automatica di una scheda con tutti i dati nel nostro database.
Una volta creato il vostro database, potete farlo anche poco per volta a partire dai riferimenti che vi servono per le cose che state scrivendo ora, si tratta di capire come creare citazioni e bibliografie.
Dipende dal programma che usate per scrivere i vostri articoli/saggi/tesi. La maggior parte di voi userà una qualche versione di Microsoft Word e altri Open Office e qualcuno BibText. Il plug-in di Mendeley supporta Windows Word 2003, 2007, 2010, Mac Word 2008, 2011, OpenOffice 3.2, BibTeX. Il plug-in giusto viene installato automaticamente con Mendeley Desktop.

In tutti i casi si tratta di poter scegliere dal database dei vostri riferimenti bibliografici quello che volete inserire (c’è una mascherina di ricerca dove si può cercare per autore o titolo), selezionarlo ed inserirlo dove preferite nel testo che state scrivendo. A seconda dello stile di citazione, Mendeley ne supporta – come tutti i Reference Manager – centinaia ed alcune riviste consentono all’autore di scaricare il proprio stile specifico da installare, apparirà la citazione richiesta nel testo.
E la bibliografia? Anche questa è un gioco da ragazzi. Basta cliccare su inserisci bibliografia, vi conviene posizionarla alla fine di ciò che state scrivendo e dopo aver inserito almeno una citazione, e magicamente apparirà la bibliografia completa, formattata secondo lo stile di citazione scelto dei riferimenti citati fino a quel momento. Aggiungete un riferimento e la bibliografia si aggiornerà di conseguenza. Semplice no?
Ma cosa fare se si usano diversi computer? Come faccio ad avere il database della mia biblioteca personale sempre a disposizione? Anche questo è semplice. Mendeley si occupa di sincronizzare il vostro database creandone una copia sul vostro profilo sul sito (qui entra in gioco l’aspetto di social network) e replicando le modifiche su tutti i vostri computer.
Queste sono solo una minima parte delle funzioni messe a disposizione da Mendeley. Vi invito a scoprire le altre da soli.

Fra tutte le soluzioni che ho provato Mendeley è quella che io ed alcuni miei colleghi del LaRiCA abbiamo scelto di usare (ebbene si… anche fra di noi c’è chi scrive le bibliografie a mano 🙂 ).
Una cosa è certa, almeno che non sia costretto con la forza, non perderò più ore ad inserire a mano citazioni e costruire bibliografie. Non posso che consigliarvi di fare, appena possibile, altrettanto 😉

Disclosure: Da alcuni mesi sono advisor di Mendeley. In pratica significa che ho accettato di diffondere gratuitamente informazioni su questo prodotto come forma riconoscimento al lavoro svolto dagli sviluppatori, per mantenere il prodotto gratuito e per contribuire per le mia capacità ad un progetto che ammiro.

What's next #13: Cosa uso, come e perchè ovvero me, myself and the networked publics

La disponibilità di alternative è sempre positiva ma le scelta a volte non sono semplici ed impattano il nostro futuro. Questo vale sempre anche quando si tratta di scegliere quali software usare e come farlo 🙂La disponibilità di alternative è sempre positiva ma le scelta a volte non sono semplici ed impattano il nostro futuro. Questo vale sempre anche quando si tratta di scegliere quali software usare e come farlo 🙂La disponibilità di alternative è sempre positiva ma le scelta a volte non sono semplici ed impattano il nostro futuro. Questo vale sempre anche quando si tratta di scegliere quali software usare e come farlo 🙂


Da alcuni (in certi casi parecchi) mesi a questa parte ho modificato in modo sostanziale l’uso che faccio di alcuni strumenti del web ed in particolare dei social media.
Ho pensato dunque, visto che fine anno è tradizionalmente tempo di bilanci, di condividere in questo post alcune scelte che ho fatto allo scopo sia di suggerire soluzioni a problemi comuni, sia di ricevere commenti e suggerimenti su altri tools che non conosco o su come aumentare l’efficacia di quelli che utilizzo.

Device che uso

  • Un computer desktop a casa con Windows Vista;
  • Un notebook con Windows XP;
  • Nintendo Wii;
  • Uno smartphone HTC Touch Cruise.

Connessione a Internet

  • A casa ho un ADSL solo dati con NGI (F5 7M/384k);
  • In ufficio uso ovviamente la rete di uniurb;
  • In mobilità uso una connessione WIND con opzione Mega No Limit (di cui sfrutto circa il 25% del traffico/mese cosa che mi spingerebbe a passare ad una delle altre due offerte a volume più economiche se questo non fosse impedito esplicitamente a chi ha Mega No Limit).

Sincronizzazione file

Usando due computer c’è sempre il problema di avere i file sincronizzati. Ho optato da qualche tempo per l’uso di Groove. Ho una cartella chiamata My LaRiCA con tutti i miei file che si sincronizza automaticamente ogni volta che qualcosa viene modificato.
Ho attivato in via sperimentale fino a gennaio anche Live Mesh (beta) che sembra per diverse ragioni meglio di Groove.

Posta elettronica

Sono passato da Outlook 2007 a Gmail. Non uso più la posta in modalità offline e non ne ho mai sentito la necessità (tranne forse qualche volta all’estero). Outlook è comunque configurato su entrambi i computer per sincronizzarsi via IMAP con Gmail in modo tale che le rare volte che lo apro copia in locale i miei messaggi.
Poiché la mia università ha un sistema di web mail penoso ho impostato Gmail per scaricare automaticamente i messaggi da questo account. Poiché al tempo stesso avevo necessità di inviare email con il mio indirizzo @uniurb.it ho impostato Gmail per inviare le email di default da quell’indirizzo. Non ho altri indirizzi email ma se li avessi li farei convergere tutti su Gmail.
Sullo smartphone ho configurato il client con protocollo IMAP e posso ricevere e spedire dal dispositivo mobile con la certezza che tutto viene poi sincronizzato su Gmail.
Uso Gmail secondo la sua logica cercando di mantenere l’inbox il più possibile vuota lasciandovi solo i messaggi in lavorazione o quelli che contengono informazioni importanti (biglietti aerei, indirizzi, etc.) contrassegnandoli con le Superstars di Gmail Lab.

Calendario

Anche qui da Outlook 2007 a Google Calendar. La cosa più complicata e che mi crea ancora problemi è la sincronizzazione con lo smartphone che funzionava tanto bene con Exchange. Dopo diverse prove ho optato per usare Plaxo (la versione a pagamento) che consente la sincronizzazione dei calendari anche da smartphone (usando la piattaforma Funambol). Pur funzionando non sono molto soddisfatto di questa soluzione (eventi duplicati e problemi di sync con il client mobile) ma forse dovrei dedicare un po’ di tempo a scegliere meglio i settaggi.
Ho anche installato il Google Calendar gadget di Gmail Lab.

Contatti

Da Outlook 2007 a Plaxo sincronizzato con lo smartphone spiegato sopra. Mi piacerebbe sincronizzare a due vie i contatti di Gmail ma Plaxo non supporta questa funzionalità. Al momento i contatti di Gmail vengono importati in Plaxo ma non viceversa.

To do list

Da Outlook 2007 a Remember the Milk in Gmail (con il nuovo Google Gadget x Gmail).

RSS Feed Reader

Da Feedeamon/Newsgator Mobile (sincronizzando Feeddeamon via Newsgator) a Google Reader.

Browser

Uso Firefox con alcuni add on che aggiungono alcune funzionalità che mi piacevano viste in Google Chrome.

Messaggistica Istantanea

Uso Digsby e Skype (sperando che prima o poi esca qualcosa come Skype ma su un protocollo aperto che possa essere integrato in Digsby o Pidgin).

Academic reference management software

Sono passato da Endnote a Zotero. Zotero è free, web based e supporta la sincronizzazione fra diverse installazioni quindi non c’era storia. Se scrivete articoli accademici e non usate un programma tipo questi è arrivato decisamente il momento di farlo.

Siti di Social network

L’uso che faccio dei vari siti di social network dipende da un complesso mix di funzionalità del sito e pubblico di riferimento. Poiché entrambi cambiano velocemente modifico spesso anche le mie strategie di scelta. Inoltre il pubblico della rete è sempre indistinto anche quando pensi di conoscerlo. Per tutta questa serie di ragioni non è detto che quello che faccio io sia la strategia migliore o che consiglio a qualcuno. Si tratta di sperimentare e trovare il giusto mix sperando che prima o poi esca un sistema definitivo consenta di minimizzare la ridondanza (che comunque in questi sistemi di flusso ha una sua precisa funzione) consentendo di condividere con il gruppo di amici adatto ciascuno contenuto (aggiungo anche che dovrebbe essere bastato su standard aperti).
Al momento uso prevalentemente:

FriendFeed

In FriendFeed converge tutto quello che produco. Dai post del blog ai libri che aggiungo alla wish list di Amazon. Nella mia idea su FriendFeed ci sono prevalentemente i geek per cui riservo a volte a questo spazio le cose più tecnologiche che non sono di interesse né per gli studenti, né per i colleghi del mondo accademico. Quando leggo qualcosa di interessante in Google Reader lo condivido cliccando l’apposito bottoncino e finisce in FriendFeed.

Facebook

Anche in Facebook finisce (via FriendFeed) tutto quello che produco. Quando condivido un link direttamente attraverso Facebook lo faccio con l’idea di rivolgermi ad un pubblico più vasto e generalista rispetto a Twitter o FriendFeed. Ad esempio la gran parte degli studenti ed ex-studenti che conosco sono su Facebook ma il gruppo di quelli più smart è su Twitter e/o FriendFeed.

Twitter

Lo uso quasi esclusivamente quando devo condividere qualcosa che penso sia di interesse per qualcuno che ancora non è su FriendFeed o su Facebook (credo ormai pochissime persone ma è veramente difficile farsi un’idea di chi legge i tuoi tweet per via del asimmetria propria di questo sistema). Ho anche attivato l’opzione di FriendFeed per aggiornare automaticamente Twitter quando aggiungo qualcosa su FF. Ho invece disattivato l’applicazione di Facebook che mi consente di sincronizzare automaticamente gli status update con Twitter perché in realtà non uso quasi mai Twitter per gli status update.

Blip.tv

Lo uso per i video lunghi (lezioni, interviste, seminari, etc.). Offre più opzioni e flessibilità rispetto a Google Video.

Poi uso anche YouTube (molto di rado) e Flickr (che preferisco all’applicazione di Facebook per la condivisione delle foto) più spesso.

E voi cosa usate?

Da alcuni (in certi casi parecchi) mesi a questa parte ho modificato in modo sostanziale l’uso che faccio di alcuni strumenti del web ed in particolare dei social media.

Ho pensato dunque, visto che fine anno è tradizionalmente tempo di bilanci, di condividere in questo post alcune scelte che ho fatto allo scopo sia di suggerire soluzioni a problemi comuni, sia di ricevere commenti e suggerimenti su altri tools che non conosco o su come aumentare l’efficacia di quelli che utilizzo.

Device che uso

  • Un computer desktop a casa con Windows Vista;
  • Un notebook con Windows XP;
  • Nintendo Wii;
  • Uno smartphone HTC Touch Cruise.

Connessione a Internet

  • A casa ho un ADSL solo dati con NGI (F5 7M/384k);
  • In ufficio uso ovviamente la rete di uniurb;
  • In mobilità uso una connessione WIND con opzione Mega No Limit (di cui sfrutto circa il 25% del traffico/mese cosa che mi spingerebbe a passare ad una delle altre due offerte a volume più economiche se questo non fosse impedito esplicitamente a chi ha Mega No Limit).

Sincronizzazione file

Usando due computer c’è sempre il problema di avere i file sincronizzati. Ho optato da qualche tempo per l’uso di Groove. Ho una cartella chiamata My LaRiCA con tutti i miei file che si sincronizza automaticamente ogni volta che qualcosa viene modificato.

Ho attivato in via sperimentale fino a gennaio anche Live Mesh (beta) che sembra per diverse ragioni meglio di Groove.

Posta elettronica

Sono passato da Outlook 2007 a Gmail. Non uso più la posta in modalità offline e non ne ho mai sentito la necessità (tranne forse qualche volta all’estero). Outlook è comunque configurato su entrambi i computer per sincronizzarsi via IMAP con Gmail in modo tale che le rare volte che lo apro copia in locale i miei messaggi.

Poiché la mia università ha un sistema di web mail penoso ho impostato Gmail per scaricare automaticamente i messaggi da questo account. Poiché al tempo stesso avevo necessità di inviare email con il mio indirizzo @uniurb.it ho impostato Gmail per inviare le email di default da quell’indirizzo. Non ho altri indirizzi email ma se li avessi li farei convergere tutti su Gmail.

Sullo smartphone ho configurato il client con protocollo IMAP e posso ricevere e spedire dal dispositivo mobile con la certezza che tutto viene poi sincronizzato su Gmail.

Uso Gmail secondo la sua logica cercando di mantenere l’inbox il più possibile vuota lasciandovi solo i messaggi in lavorazione o quelli che contengono informazioni importanti (biglietti aerei, indirizzi, etc.) contrassegnandoli con le Superstars di Gmail Lab.

Calendario

Anche qui da Outlook 2007 a Google Calendar. La cosa più complicata e che mi crea ancora problemi è la sincronizzazione con lo smartphone che funzionava tanto bene con Exchange. Dopo diverse prove ho optato per usare Plaxo (la versione a pagamento) che consente la sincronizzazione dei calendari anche da smartphone (usando la piattaforma Funambol). Pur funzionando non sono molto soddisfatto di questa soluzione (eventi duplicati e problemi di sync con il client mobile) ma forse dovrei dedicare un po’ di tempo a scegliere meglio i settaggi.

Ho anche installato il Google Calendar gadget di Gmail Lab.

Contatti

Da Outlook 2007 a Plaxo sincronizzato con lo smartphone spiegato sopra. Mi piacerebbe sincronizzare a due vie i contatti di Gmail ma Plaxo non supporta questa funzionalità. Al momento i contatti di Gmail vengono importati in Plaxo ma non viceversa.

To do list

Da Outlook 2007 a Remember the Milk in Gmail (con il nuovo Google Gadget x Gmail).

RSS Feed Reader

Da Feedeamon/Newsgator Mobile (sincronizzando Feeddeamon via Newsgator) a Google Reader.

Browser

Uso Firefox con alcuni add on che aggiungono alcune funzionalità che mi piacevano viste in Google Chrome.

Messaggistica Istantanea

Uso Digsby e Skype (sperando che prima o poi esca qualcosa come Skype ma su un protocollo aperto che possa essere integrato in Digsby o Pidgin).

Academic reference management software

Sono passato da Endnote a Zotero. Zotero è free, web based e supporta la sincronizzazione fra diverse installazioni quindi non c’era storia. Se scrivete articoli accademici e non usate un programma tipo questi è arrivato decisamente il momento di farlo.

Siti di Social network

L’uso che faccio dei vari siti di social network dipende da un complesso mix di funzionalità del sito e pubblico di riferimento. Poiché entrambi cambiano velocemente modifico spesso anche le mie strategie di scelta. Inoltre il pubblico della rete è sempre indistinto anche quando pensi di conoscerlo. Per tutta questa serie di ragioni non è detto che quello che faccio io sia la strategia migliore o che consiglio a qualcuno. Si tratta di sperimentare e trovare il giusto mix sperando che prima o poi esca un sistema definitivo consenta di minimizzare la ridondanza (che comunque in questi sistemi di flusso ha una sua precisa funzione) consentendo di condividere con il gruppo di amici adatto ciascuno contenuto (aggiungo anche che dovrebbe essere bastato su standard aperti).

Al momento uso prevalentemente:

FriendFeed

In FriendFeed converge tutto quello che produco. Dai post del blog ai libri che aggiungo alla wish list di Amazon. Nella mia idea su FriendFeed ci sono prevalentemente i geek per cui riservo a volte a questo spazio le cose più tecnologiche che non sono di interesse né per gli studenti, né per i colleghi del mondo accademico. Quando leggo qualcosa di interessante in Google Reader lo condivido cliccando l’apposito bottoncino e finisce in FriendFeed.

Facebook

Anche in Facebook finisce (via FriendFeed) tutto quello che produco. Quando condivido un link direttamente attraverso Facebook lo faccio con l’idea di rivolgermi ad un pubblico più vasto e generalista rispetto a Twitter o FriendFeed. Ad esempio la gran parte degli studenti ed ex-studenti che conosco sono su Facebook ma il gruppo di quelli più smart è su Twitter e/o FriendFeed.

Twitter

Lo uso quasi esclusivamente quando devo condividere qualcosa che penso sia di interesse per qualcuno che ancora non è su FriendFeed o su Facebook (credo ormai pochissime persone ma è veramente difficile farsi un’idea di chi legge i tuoi tweet per via del asimmetria propria di questo sistema). Ho anche attivato l’opzione di FriendFeed per aggiornare automaticamente Twitter quando aggiungo qualcosa su FF. Ho invece disattivato l’applicazione di Facebook che mi consente di sincronizzare automaticamente gli status update con Twitter perché in realtà non uso quasi mai Twitter per gli status update.

Blip.tv

Lo uso per i video lunghi (lezioni, interviste, seminari, etc.). Offre più opzioni e flessibilità rispetto a Google Video.

Poi uso anche YouTube (molto di rado) e Flickr (che preferisco all’applicazione di Facebook per la condivisione delle foto) più spesso.

E voi cosa usate?

Da alcuni (in certi casi parecchi) mesi a questa parte ho modificato in modo sostanziale l’uso che faccio di alcuni strumenti del web ed in particolare dei social media.

Ho pensato dunque, visto che fine anno è tradizionalmente tempo di bilanci, di condividere in questo post alcune scelte che ho fatto allo scopo sia di suggerire soluzioni a problemi comuni, sia di ricevere commenti e suggerimenti su altri tools che non conosco o su come aumentare l’efficacia di quelli che utilizzo.

Device che uso

  • Un computer desktop a casa con Windows Vista;
  • Un notebook con Windows XP;
  • Nintendo Wii;
  • Uno smartphone HTC Touch Cruise.

Connessione a Internet

  • A casa ho un ADSL solo dati con NGI (F5 7M/384k);
  • In ufficio uso ovviamente la rete di uniurb;
  • In mobilità uso una connessione WIND con opzione Mega No Limit (di cui sfrutto circa il 25% del traffico/mese cosa che mi spingerebbe a passare ad una delle altre due offerte a volume più economiche se questo non fosse impedito esplicitamente a chi ha Mega No Limit).

Sincronizzazione file

Usando due computer c’è sempre il problema di avere i file sincronizzati. Ho optato da qualche tempo per l’uso di Groove. Ho una cartella chiamata My LaRiCA con tutti i miei file che si sincronizza automaticamente ogni volta che qualcosa viene modificato.

Ho attivato in via sperimentale fino a gennaio anche Live Mesh (beta) che sembra per diverse ragioni meglio di Groove.

Posta elettronica

Sono passato da Outlook 2007 a Gmail. Non uso più la posta in modalità offline e non ne ho mai sentito la necessità (tranne forse qualche volta all’estero). Outlook è comunque configurato su entrambi i computer per sincronizzarsi via IMAP con Gmail in modo tale che le rare volte che lo apro copia in locale i miei messaggi.

Poiché la mia università ha un sistema di web mail penoso ho impostato Gmail per scaricare automaticamente i messaggi da questo account. Poiché al tempo stesso avevo necessità di inviare email con il mio indirizzo @uniurb.it ho impostato Gmail per inviare le email di default da quell’indirizzo. Non ho altri indirizzi email ma se li avessi li farei convergere tutti su Gmail.

Sullo smartphone ho configurato il client con protocollo IMAP e posso ricevere e spedire dal dispositivo mobile con la certezza che tutto viene poi sincronizzato su Gmail.

Uso Gmail secondo la sua logica cercando di mantenere l’inbox il più possibile vuota lasciandovi solo i messaggi in lavorazione o quelli che contengono informazioni importanti (biglietti aerei, indirizzi, etc.) contrassegnandoli con le Superstars di Gmail Lab.

Calendario

Anche qui da Outlook 2007 a Google Calendar. La cosa più complicata e che mi crea ancora problemi è la sincronizzazione con lo smartphone che funzionava tanto bene con Exchange. Dopo diverse prove ho optato per usare Plaxo (la versione a pagamento) che consente la sincronizzazione dei calendari anche da smartphone (usando la piattaforma Funambol). Pur funzionando non sono molto soddisfatto di questa soluzione (eventi duplicati e problemi di sync con il client mobile) ma forse dovrei dedicare un po’ di tempo a scegliere meglio i settaggi.

Ho anche installato il Google Calendar gadget di Gmail Lab.

Contatti

Da Outlook 2007 a Plaxo sincronizzato con lo smartphone spiegato sopra. Mi piacerebbe sincronizzare a due vie i contatti di Gmail ma Plaxo non supporta questa funzionalità. Al momento i contatti di Gmail vengono importati in Plaxo ma non viceversa.

To do list

Da Outlook 2007 a Remember the Milk in Gmail (con il nuovo Google Gadget x Gmail).

RSS Feed Reader

Da Feedeamon/Newsgator Mobile (sincronizzando Feeddeamon via Newsgator) a Google Reader.

Browser

Uso Firefox con alcuni add on che aggiungono alcune funzionalità che mi piacevano viste in Google Chrome.

Messaggistica Istantanea

Uso Digsby e Skype (sperando che prima o poi esca qualcosa come Skype ma su un protocollo aperto che possa essere integrato in Digsby o Pidgin).

Academic reference management software

Sono passato da Endnote a Zotero. Zotero è free, web based e supporta la sincronizzazione fra diverse installazioni quindi non c’era storia. Se scrivete articoli accademici e non usate un programma tipo questi è arrivato decisamente il momento di farlo.

Siti di Social network

L’uso che faccio dei vari siti di social network dipende da un complesso mix di funzionalità del sito e pubblico di riferimento. Poiché entrambi cambiano velocemente modifico spesso anche le mie strategie di scelta. Inoltre il pubblico della rete è sempre indistinto anche quando pensi di conoscerlo. Per tutta questa serie di ragioni non è detto che quello che faccio io sia la strategia migliore o che consiglio a qualcuno. Si tratta di sperimentare e trovare il giusto mix sperando che prima o poi esca un sistema definitivo consenta di minimizzare la ridondanza (che comunque in questi sistemi di flusso ha una sua precisa funzione) consentendo di condividere con il gruppo di amici adatto ciascuno contenuto (aggiungo anche che dovrebbe essere bastato su standard aperti).

Al momento uso prevalentemente:

FriendFeed

In FriendFeed converge tutto quello che produco. Dai post del blog ai libri che aggiungo alla wish list di Amazon. Nella mia idea su FriendFeed ci sono prevalentemente i geek per cui riservo a volte a questo spazio le cose più tecnologiche che non sono di interesse né per gli studenti, né per i colleghi del mondo accademico. Quando leggo qualcosa di interessante in Google Reader lo condivido cliccando l’apposito bottoncino e finisce in FriendFeed.

Facebook

Anche in Facebook finisce (via FriendFeed) tutto quello che produco. Quando condivido un link direttamente attraverso Facebook lo faccio con l’idea di rivolgermi ad un pubblico più vasto e generalista rispetto a Twitter o FriendFeed. Ad esempio la gran parte degli studenti ed ex-studenti che conosco sono su Facebook ma il gruppo di quelli più smart è su Twitter e/o FriendFeed.

Twitter

Lo uso quasi esclusivamente quando devo condividere qualcosa che penso sia di interesse per qualcuno che ancora non è su FriendFeed o su Facebook (credo ormai pochissime persone ma è veramente difficile farsi un’idea di chi legge i tuoi tweet per via del asimmetria propria di questo sistema). Ho anche attivato l’opzione di FriendFeed per aggiornare automaticamente Twitter quando aggiungo qualcosa su FF. Ho invece disattivato l’applicazione di Facebook che mi consente di sincronizzare automaticamente gli status update con Twitter perché in realtà non uso quasi mai Twitter per gli status update.

Blip.tv

Lo uso per i video lunghi (lezioni, interviste, seminari, etc.). Offre più opzioni e flessibilità rispetto a Google Video.

Poi uso anche YouTube (molto di rado) e Flickr (che preferisco all’applicazione di Facebook per la condivisione delle foto) più spesso.

E voi cosa usate?