Il Valore Reale del Denaro Virtuale. Dai giochi Online ai Mercati Valutari – Seconda Parte

Video: “Il valore reale del denaro virtuale. Dai giochi Online ai mercati valutari”. Seminario organizzato dal Dipartimento di Scienze di Base e Fondamenti dell’università degli Studi di di Urbino “Carlo Bo” in collaborazione con l’Associazione Culturale NeuNet. Su questo tema si sono confrontati Alessandro Bogliolo, Paolo Polidori, Fabio Giglietto e Francesca Stradini.

Ecco la seconda parte del seminario “Il valore reale del denaro virtuale. Dai giochi Online ai mercati valutari” organizzato dal Dipartimento di Scienze di Base e Fondamenti dell’università degli Studi di di Urbino “Carlo Bo” in collaborazione con  l’Associazione Culturale NeuNet.
Come avevamo fatto per la prima parte del seminario, proponiamo i diversi interventi in video separati in modo da permettere, a chi volesse, di guardarli un po’ per volta. Ogni singolo intervento, pur essendo collocato in un unico contesto, offre diverse sfaccettature del tema affrontato, per questo è importante dare il giusto rilievo ad ogni punto di vista. Le riflessioni e gli spunti emersi sono stati raccolti in un white paper (A. Bogliolo, F. Giglietto, P. Polidori, and F. Stradini, Il valore reale del denaro virtuale: dai giochi online ai mercati valutari, NeuNet white paper No. 12.001, 2012), scaricabile cliccando sul link.
Nei primi video pubblicati, dopo una breve introduzione, Alessandro Bogliolo e Paolo Polidori hanno affrontato rispettivamente da un lato le problematiche connesse al denaro virtuale dal punto di vista tecnologico,  informatico e applicativo e, dall’altro, gli aspetti della moneta virtuale vista come uno step nel processo evolutivo della moneta come sistema di scambio.
I video che pubblichiamo oggi completano il quadro delineato proponendo gli interventi di Fabio Giglietto e Francesca Stradini.
Fabio Giglietto esplora il denaro virtuale anche nel suo rapporto con i giochi online. In ambiente digitali il medium denaro viene riproposto e, per stimolarne la circolazione e il ricambio con il denaro reale viene simulata una condizione di scarsità di risorse. Le virtual currency, a seconda degli ambienti virtuali per cui sono create, presentano delle differenze e diverse implicazioni.
Se, da un lato, i giochi online generano denaro perché, ad esempio, per giocare è necessario e si è disposti a pagare; dall’altro generano un vero e proprio mercato del lavoro: c’è chi è disposto a pagare qualcun altro che giochi al suo posto pur di proseguire nel gioco. Per questo stanno nascendo dei nuovi imprenditori dall’altra parte del mondo che offrono questo servizio sfruttando operai/giocatori, i così detti gold farmers.

Il valore reale del denaro virtuale – Quarta Parte from Erica Reika on Vimeo.

L’intervento di Francesca Stradini (Diritto Tributario) si concentra sulla rilevanza fiscale delle transazioni online e problematizza le questioni fiscali che il denaro virtuale potrebbe far emergere.

Il valore reale del denaro virtuale – Quinta parte from Erica Reika on Vimeo.

Il video finale presenta il dibattito che apre a nuove prospettive da esplorare.

Il valore reale del denaro virtuale – Sesta Parte from Erica Reika on Vimeo.

Il Valore Reale del Denaro Virtuale. Dai giochi Online ai Mercati Valutari.

Video: “Il valore reale del denaro virtuale. Dai giochi Online ai mercati valutari”. Seminario organizzato dal Dipartimento di Scienze di Base e Fondamenti dell’università degli Studi di di Urbino “Carlo Bo” in collaborazione con l’Associazione Culturale NeuNet. Su questo tema si sono confrontati Alessandro Bogliolo, Paolo Polidori, Fabio Giglietto e Francesca Stradini.

Il 17 novembre 2011 ad Urbino presso il Collegio Raffaello si è tenuto il seminario “Il valore reale del denaro virtuale. Dai giochi Online ai mercati valutari” organizzato dal Dipartimento di Scienze di Base e Fondamenti dell’università degli Studi di di Urbino “Carlo Bo” in collaborazione con  l’Associazione Culturale NeuNet.
Il seminario è stato un importante momento di confronto tra diverse discipline riguardo numerosi temi che scaturiscono dall’emergente importanza del denaro virtuale. Il denaro virtuale, infatti, è sempre più pervasivo nella nostra quotidianità, a partire dall’aspetto ludico come avviene nei social network (si pensi a facebook e al sistema di cambio tra denaro reale e virtuale per poter usufruire appieno delle funzionalità di gioco, come ad esempio FarmVille) fino a diventare un vero e proprio modello di business, per cui il gioco (al quale si ha accesso gratuito) diventa piattaforma di lancio per generare scambi monetari: per poter proseguire ed evolvere nel gioco è necessario spendere denaro virtuale, acquistabile con denaro reale.
Si pensi, ancora, al mercato in via di sviluppo dell’ In-App Purchase e alla possibilità di acquistare nuove funzionalità personalizzate delle applicazioni scaricate gratuitamente. Le applicazioni, siano esse giochi o utilità, gratuite diventano una azione di marketing per vendere il prodotto e generare movimenti di denaro virtuale.
Ma prima di addentrarsi in una descrizione puntuale di quelle che sono le potenzialità del denaro virtuale è opportuno farsi alcune domande a partire da quella più importante e cioè che cos’è il denaro virtuale? Quali sono i meccanismi del suo funzionamento? Quali sono le sue applicazioni nel mondo reale? E quali sono i suoi impatti?
L’uso del denaro virtuale fa sorgere una serie di interrogativi a livello economico, fiscale e sociale. Su questi interrogativi si sono confrontati Alessandro Bogliolo (sistemi di elaborazione delle informazioni) su strumenti, tecnologia, applicazioni e problematiche del denaro virtuale, Paolo Polidori (Scienza delle finanze), su origine ed evoluzione della moneta fino alla moneta elettronica e al suo step evolutivo successivo e cioè la moneta virtuale, Fabio Giglietto (Sociologia dei processi culturali e comunicativi),  sul rapproto tra denaro e giochi online, denaro sia virtuale (interno ai giochi) sia reale (il tempo passato giocando diventa una merce) e Francesca Stradini (Diritto Tributario) sulla rilevanza fiscale delle transazioni online e sulle problematiche fiscali che il denaro virtuale potrebbe far emergere.
Pubblicheremo, a partire da oggi e nelle prossime settimana, l’intero seminario suddiviso in sei puntate. Enjoy!

Il valore reale del denaro virtuale – Prima Parte, Presentazioni from Erica Reika on Vimeo.

Il valore reale del denaro virtuale – Seconda Parte from Erica Reika on Vimeo.

Il valore reale del denaro virtuale – Terza Parte from Erica Reika on Vimeo.

Le convenzioni dei nativi nello spazio mediato di rete

Appena tornato dall’unconventional conference.
Lo staff non convenzionale è stato delizioso ed efficiente. Mi sembra quindi doveroso ringraziare loro per l’invito e per l’impegno che hanno saputo dedicare alla realizzazione di un evento a cui credevano profondamente.
Non so se l’Università di Urbino si renda pienamente conto di quanto bene facciano eventi del genere fatti dagli studenti per gli studenti ma visto che il supporto economico per la realizzazione dell’unconventional conference arriva dai fondi che l’ateneo dedica alle attività studentesche mi sembra giusto dedicare anche allo staff istituzionale di uniurb un piccolo ringraziamento.
Dopo l’inquadramento della tematica “Marketing non Convenzionale” ad opera del Prof. Pencarelli (docente di strategia d’impresa alla Facoltà di Economia) e del Prof. Fluvio Fortezza (docente di Marketing all’Università di Ferrara), Valentina Tolomelli (Web Community Manager – Ducati Motor Holding) ha illustrato il caso di Desmoblog (il blog/community di Ducati). Mi sarebbe piaciuto avere più tempo per chiedere a Valentina di raccontare gli aspetti critici dell’esperienza di Ducati. Una domanda in questo senso c’è stata ma purtroppo il tempo per la risposta non è stato sufficiente per sviscerare l’argomento come mi sarebbe piaciuto. Forse la conversazione proseguita durante il coffee break cui ho dovuto rinunciare per provare la presentazione che avrei usato subito dopo la pausa. Ci sarà di sicuro un’altra occasione.
Dopo il mio intervento di cui parlerò in coda è stato il turno del Prof. Laerte Sorini che ha descritto la nuova piattaforma di Web TV che sarà messa a disposizione dell’Università dalla Facoltà di Economia a partire dal prossimo anno. L’intervento purtroppo è stato funestato da problemi tecnici ma da quello che sono riuscito a capire (correggetemi se sbaglio), la piattaforma (mostrata in locale) è la stessa utilizzata dalla Technogym per la sua esperienza di WebTV di cui ho sentito parlare ma non sono riuscito a trovare traccia in rete. L’interfaccia del prodotto sembra ben studiata ma non ho capito bene quale siano i contenuti che si intende veicolare. Mi sarei aspettato maggiori dettagli da questo punto di vista. La mancanza di una strategia sui contenuti non mi fa sperare nulla di buono sul futuro di questo, per altri versi encomiabile, progetto. Il rischio cattedrale nel deserto mi sembra alto ma se Laerte è in ascolto mi farebbe piacere sentire il suo parere su questo tema.
A seguire l’attesissimo Alex Giordano (Docente di Marketing creativo, co-fondatore di NinjaMarketing.it e co-autore di “Marketing non Convenzionale – Viral, Guerrilla, Tribal e i 10 principi fondamentali del marketing postmoderno”) è entrato nello specifico del tema della conferenza mostrano diversi casi interessanti (tipo il famoso video virale Ronaldinho: Touch of Gold) collegati ad alcuni dei principi fondamentali di cui tratta il libro (almeno questo è quello che ho dedotto io anche se mi sembra che la cosa sia stata detta esplicitamente). Dietro l’intervento, volutamente leggero ed in gran parte dedicato a mostrare i casi, ho avuto la sensazione che vi fossero delle interessanti riflessioni teoriche. Durante il pranzo ho inoltre scoperto che Alex ha collaborato al progetto Luther Blissett da cui poi è nata la Wu Ming Foundation.
Infine Marco Bruns (Fondatore e Presidente A-Style) ha presentato il suo caso e descritto come la sua azienda sia passato da essere un logo (seppur geniale) ad essere un business da decine di milioni di euro di fatturato. Nel percorso che va dagli adesivi costati qualche centinaia di euro attaccati sui pali dei semafori di Milano alla sponsorizzazione di due gran premi del motomonidiale c’è una storia fatta di esperienza di marketing non convenzionale ai limiti della legalità che Marco ha saputo ben raccontare con l’entusiasmo di chi ha vissuto tutto questo da protagonista.
Anche se il marketing convenzionale o no che sia non è il mio settore devo dire che mi sono divertito e ascoltato diverse cose che non conoscevo.
Il mio intervento è stato dedicato come da titolo a descrivere le convenzioni dei nativi nello spazio mediato di rete. Partendo da un titolo come questo ho deciso di soffermarmi su due aspetti. Chi sono i nativi e cos’è lo spazio mediato di rete. Il tutto, per chi fosse interessato, è riassunto nelle presentazione che segue.

Durante l’intervento ho mostrato questo video che ha riscosso applausi a scena aperta dalla platea. Avrei potuto anche mostrare quest’altro video ma visto che era stato presentato di recente da Luca Conti al seminario di Web 2.0 101 ho preferito trovare qualcosa di alternativo.
Oltre al video mi preme dare il giusto tributo a tutte le fonti che ho utilizzato:

Tutte le fotografie ed immagini usate nella presentazione sono tratte da Flickr (fra quelle con licenza creative commons) o realizzate ad hoc. Le vignette sono invece tratte da gapinvoid e xkcd.
P.S. Già che ci sono ringrazio anche lukval che con il suo commento al blog dei ninja mi ha dato un fantastico spunto per esemplificare le proprietà dello spazio mediato di rete.

Euro forte

Ho appena ordinato da Amazon, con la scusa dell’euro forte, i seguenti libri:

Come la produzione sociale trasforma la libertà e il mercato

Seguendo la segnalazione Bernardo Parrella ho scoperto che è uscita la traduzione italiana di The Wealth of Networks di Yochai Benkler.
Si tratta, come ho più volte ricordato, di un libro fondamentale che, oltre a mostrare esempi convicenti e ben argomentati, utilizza un approccio organico al tema dell’economia dei beni digitali.
La casa editrice che pubblica il libro è EGEA con il titolo La Ricchezza della Rete (uhm ma non era delle reti?). Per qualche motivo non è ancora a catalogo su BOL però è segnalato sul sito della casa editrice.
Girando il sito ho anche trovato l’estratto delle prima 37 pagine del libro. Un assaggio che fa entrare subito nell’argomento e chiarisce perfettamente i contenuti e la stuttura del volume.
Assolutamente da non perdere.

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