Cercasi collaboratore

Borsa di studio progetto ULOOP

Nel post Open Projects di inizio anno avevo accennato al progetto europeo ULOOP (User-centric Wireless Local Loop).
Nell’ambito di quel progetto mi sto occupando della sostenibilità sociale della tecnologia che il progetto si propone di sviluppare e di studiarne i possibili impatti sociali.
Per aiutarmi in questa attività ho chiesto e ottenuto (grazie ad Alessandro Bogliolo e al Diparimento di Scienze della Comunicazione) la possibilità di avvalermi di un collaboratore.
A questo scopo è stata bandita una borsa di studio della durata di 12 mesi per un importo di € 10.000,00 lordi.
La borsa è riservata ad un giovane (che non abbia cioè superato i 40 anni) laureato in possesso della Laurea triennale in Sociologia o Scienze della Comunicazione, con voto compreso tra 108 e 110/110, conseguito presso una Università italiana.
La domanda di ammissione al concorso, redatta su carta libera e indirizzata al Rettore della Università di Urbino “Carlo Bo”, dovrà pervenire all’Ufficio Erasmus e Relazioni Internazionali della Università di Urbino – Via Saffi, 1 – entro il 3 Agosto 2011.
Di seguito il bando di concorso
Borsa di studio Progetto ULOOP
Sentitevi liberi di inviare il bando a chi ritenete possa interessare o di chiedere maggiori informazioni commentando questo post.
Nel post Open Projects di inizio anno avevo accennato al progetto europeo ULOOP (User-centric Wireless Local Loop).
Nell’ambito di quel progetto mi sto occupando della sostenibilità sociale della tecnologia che il progetto si propone di sviluppare e di studiarne i possibili impatti sociali.
Per aiutarmi in questa attività ho chiesto e ottenuto (grazie ad Alessandro Bogliolo e al Diparimento di Scienze della Comunicazione) la possibilità di avvalermi di un collaboratore.
A questo scopo è stata bandita una borsa di studio della durata di 12 mesi per un importo di € 10.000,00 lordi.
La borsa è riservata ad un giovane (che non abbia cioè superato i 40 anni) laureato in possesso della Laurea triennale in Sociologia o Scienze della Comunicazione, con voto compreso tra 108 e 110/110, conseguito presso una Università italiana.
La domanda di ammissione al concorso, redatta su carta libera e indirizzata al Rettore della Università di Urbino “Carlo Bo”, dovrà pervenire all’Ufficio Erasmus e Relazioni Internazionali della Università di Urbino – Via Saffi, 1 – entro il 3 Agosto 2011.
Di seguito il bando di concorso
Borsa di studio Progetto ULOOP
Sentitevi liberi di inviare il bando a chi ritenete possa interessare o di chiedere maggiori informazioni commentando questo post.
Nel post Open Projects di inizio anno avevo accennato al progetto europeo ULOOP (User-centric Wireless Local Loop).
Nell’ambito di quel progetto mi sto occupando della sostenibilità sociale della tecnologia che il progetto si propone di sviluppare e di studiarne i possibili impatti sociali.
Per aiutarmi in questa attività ho chiesto e ottenuto (grazie ad Alessandro Bogliolo e al Diparimento di Scienze della Comunicazione) la possibilità di avvalermi di un collaboratore.
A questo scopo è stata bandita una borsa di studio della durata di 12 mesi per un importo di € 10.000,00 lordi.
La borsa è riservata ad un giovane (che non abbia cioè superato i 40 anni) laureato in possesso della Laurea triennale in Sociologia o Scienze della Comunicazione, con voto compreso tra 108 e 110/110, conseguito presso una Università italiana.
La domanda di ammissione al concorso, redatta su carta libera e indirizzata al Rettore della Università di Urbino “Carlo Bo”, dovrà pervenire all’Ufficio Erasmus e Relazioni Internazionali della Università di Urbino – Via Saffi, 1 – entro il 3 Agosto 2011.
Di seguito il bando di concorso
Borsa di studio Progetto ULOOP
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La comunicazione in testa

Non ci avevo mai pensato ma parlare al cellulare con delle cuffie stereo nelle orecchie può veramente modificare l’esperienza di una conversazione telefonica.
Con il diffondersi dei dispositivi ibridi tipo iPhone capiterà sempre più spesso di rispondere ad una chiamata mentre si ascolta della musica con auricolari stereo progettati spesso per isolare i rumori esterni e consentire un ascolto di maggiore qualità anche in ambienti rumorosi e volumi ragionevoli.
Auricolari di questo genere creano una barriera intorno alla tua testa.
Il mondo esterno diventa silenzioso (o molto meno rumoroso) e ci si può spostare nell’ambiente in una condizione di isolamento acustico.
Il nostro spazio privato portatile si muove con noi come una bolla che ci racchiude all’interno di uno spazio pubblico (nel quale ci si trova di solito quando di usano lettori di musica portatili).
Noi e la nostra colonna sonora personale.
Soli.
A meno che…
A meno che qualuno, da qualche parte componga il nostro numero penetrando oltre la barriera acustica e raggiungendoci metaforicamente all’interno della nostra bolla.
E se anche il vostro interlocutore sta usando degli auricolari simili è come se le vostre bolle fossero in qualche modo connesse.

You’re inside of their head, and they’re inside of yours.

(via O’Reilly Radar)
A voi è mai capitato di parlare al telefono con degli auricolari stereo nelle orecchie?

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Cose utili scoperte durante il fine settimana

Lunedì scorso il nostro unico controller di dominio LaRiCA ha tirato le cuoia (2 dischi UW SCSI da 9,1 GB su 3 dati per defunti dal controller RAID) dopo diversi anni di onorato servizio inghiottendo anche il nostro server di Exchange.

Ora i dati sono recuperabili ma il problema che si pone è se ricostruire la macchina con i dischi originali (tentando un improbabile recupero integrale della macchina) al costo di 1640,22 + iva  20% (manodopera e ricambi originali IBM inclusi) oppure montare 3 nuovi dischi da 36gb al costo di 230€ l’uno ed 80€ di manodopera.

Al di là di questo quesito esistenziale mi sono posto il problema di come sincronizzare le mie due copie di Outlook (pc fisso di casa e notebook a lavoro) senza usare il server di Exchange (soluzione ottima ma sovradimensionata rispetto a quanto serve al nostro piccolo gruppo di lavoro).

La soluzione che ho trovato e che sto testando è SYNCING.NET. La sincronizzazione si basa su un folder condiviso e può essere fatta anche via Internet appoggiandosi a servizi come FolderShare o Groove.

In aggiunta a questo avevo anche il problema di configurare sul notebook un server di posta in uscita che funzionasse indipendentemente dalla rete alla quale sono connesso. Ho optato per usare gmail come server smtp configurando il mio indirizzo di posta @uniurb.it come indirizzo di posta predefinito. Ho poi modificato l’impostazione del server SMTP anche sull’Outlook del computer di casa. Facendo questo ho anche ottenuto che su gmail rimanga l’archivio di tutta la posta che ho inviato.

Incidentalmente ho anche utilizzato Plaxo per sincronizzare il calendario di Google e la rubrica di contatti di gmail (questo purtroppo solo in modo unidirezionale da gmail e non verso) con Outlook. Per ottenere questo ho anche provato la soluzione descritta qui (basata su Funanbol e ScheduleWorld). Molto elegante ma la sincronizzazione dei contatti non ha funzionato. Solo dopo ho scoperto che Funanbol stessa ha reso recentemente disponibile un servizio hosted simile a quello offerto da ScheduleWorld che sarebbe da provare (promette fra l’altro la sincronizzazione con i telefoni cellulari) ma al momento è in beta chiusa.

Cosa ne pensate? Soluzioni alternative? Voi cosa avreste fatto?

P.S. Giuro che il prossimo post è più sul lato society che su quello nextmedia 🙂

P.P.S. Già che sono in tema di cose tecniche approfitto anche per consigliarvi la versione 1.0 RC3 di Flock. La sto provando come browser predefinito da ieri e mi sembra abbia delle caratteristiche molto interessanti. Leggi la preview di Techcrunch.

Conversazioni dal basso 2 di n

Tempo fa avevo accennato al Festival dei Blog di Urbino (13/14 Ottobre 2007) che si terrà nell’ambito della manifestazione Parole in Gioco.

Oggi ho finalmente il piacere di presentare il sito ufficiale dell’evento ed il suo relativo wiki di supporto.

Il Festival, come spiegato meglio nel sito, è articolato su due eventi: la Treasure Hunt Wireless Game ed i Blog Awards.

La background story dell’evento sarà scritta da Mescaline ed Etere di One toke over the line e gli enigmi sviluppati da Federico Fasce alias Kurai.

Il comitato scientifico dei Blog Awards è costituito da: Luca Conti, Lele Dainesi, Giuseppe Granieri e Massimo Russo, già tutti protagonisti del workshop tenutosi a Pesaro in aprile.

E la chiamano estate

Uno dei servizi più apprezzati (ed al tempo stesso odiati) offerti dalla mia Università è il corso estivo. A differenza degli altri atenei, uniurb chiude per luglio e tiene aperto ad agosto obbligando buona parte degli studenti, dei docenti e del personale alla classica “vacanza intelligente”.

Personalmente la cosa non mi ha mai creato problemi e devo dire che il clima rilassato che si respira durante il corso estivo ha una sua unicità che apprezzo.

Quest’anno la settimana di agosto scelta da me ed i miei colleghi è stata la prima disponibile. Iniziata il 30 luglio e finita ieri con gli esami (complimenti speciali a Paola che ha dato – finalmente – teoria dell’informazione 😉 ).

Pur nel suo clima rilassato la settimana è stata estremamente produttiva anche se le piacevoli serate estive insieme all’orario che avevo scelto per le lezioni (8-10) allo scopo di evitare sovrapposizioni con impegni già presi, ha contribuito a ridurre drasticamente le mie ore di sonno.

Per servare memoria di questa settimana all’insegna della produttività divertente ho deciso di scrivere questo post elencando le principali attività svolte:

  1. Ho assistito a ben due sessioni di discussioni di master (comunicazione territoriale e lavorare nel non profit) dove insegno.

    In tutto una trentina di studenti che hanno presentato il loro lavoro finale. Molte facce, persone diverse e a volte buone idee che meriterebbero di essere sviluppate.

    Da parte mia ho contribuito seguendo una tesi per il master di comunicazione territoriale (COMTER) finalizzata a comparare la campagna a stampa che promuove il turismo nella regione Marche con le immagini pubblicate dagli utenti su Flickr sotto il tag Marche.

    Il risultato è stato in qualche modo sorprendete ed il lavoro piuttosto ben fatto. Ho chiesto all’autore l’autorizzazione a pubblicare questo lavoro sotto licenza CC su questo blog e spero dunque che possiate presto leggerlo tutti;

  2. Mercoledì ho partecipato ad un incontro informale fra i responsabili dei corsi di laurea di Scienze della Comunicazione (Urbino, Pesaro) ed Informatica Applicata sullo sviluppo della web radio di ateneo. Anche se non sono un esperto di questo mezzo di comunicazione riconosco che le potenzialità connesse a questo servizio sono molto interessanti.

    Dentro il Wireless campus sarà possibile ascoltare URC@ (Urbino Radio Campus) anche senza essere su Internet con un ottima qualità ed un uso efficiente della banda grazie all’utilizzo di multicast.

    Come prima forma di collaborazione ci saranno a settembre due seminari organizzati dai corsi di laurea in Scienze della Comunicazione per URC@. Se siete studenti di uniurb ed il progetto della radio vi interessa questo è il momento di materializzarvi con le vostre idee.

    A ottobre la radio sarà operativa e verrà sicuramente utilizzata durante il Festival dei blog.

  3. Giovedì ho partecipato ad un incontro organizzato da Alessandro Bogliolo ed i ragazzi dell’UWiC Lab intitolato UWiC 2.0. 

    Il titolo dice tutto e le idee che ho sentito circolare sono così interessanti ed innovative che non ve le posso raccontare.

    Quello che posso dirvi è però che le potenzialità connesse ad una grande rete georgrafica wireless libera (qualcuno ha detto geolocalizzazione?), il contenuto generato dagli utenti, i social networks ed una community universitaria dove tutti hanno già un proprio nome utente e password sono veramente straordinarie e in parte inesplorate anche nei più noti college americani.

  4. Last but not least, venerdì, grazie ad uno sforzo collettivo durato tutta la settimana abbiamo rilasciato la versione 2.0 del sito web del corso di laurea di Scienze della Comunicazione di Urbino. Completamente basato su WordPress, credo sia il primo sito web di un corso di laurea in Italia ad integrare in modo così radicale e sistematico il software sociale.

    A questo scopo abbiamo creato alcuni gruppi moderati su Flickr, YouTube ed aNobii dove studenti e docenti potranno pubblicare e condividere i loro contenuti contribuendo ad arricchire il sito Internet e la WebTV (fatta con Mogulus) del corso di laurea.

  5. P.S. Mi è anche arrivato da ETAS Wikinomics da valutare per l’adozione a laboratorio di Web 2.0.
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Il wireless campus di Urbino apre ai privati

Essendo stato coinvolto nel progetto fin dalle prime fasi di ideazione, ero al corrente che l’idea dell’Urbino wireless campus era caratterizzata da alcune peculiarità che la rendevano ai miei occhi particolarmente interessante e che mi hanno spinto ad essere un convinto ed attivo sostenitore del progetto.

Che il progetto fosse buono è stato riconosciuto pubblicamente da chi lo ha selezionato come primo su 82 progetti presentati dalle università italiane per aderire ad un bando che distribuiva risorse finanziarie per la realizzazione di reti wireless di ateneo.

Che ci sarebbero state difficoltà a muoversi in un ambiente dove il centro servizi Internet di ateneo è costituito da 5, pur volenterose, persone e dove la burocrazia, come spesso accade, vede la novità come il fumo negli occhi, era prevedibile.

Quello che sinceramente mi ha sorpreso è che a meno di un anno dall’avvio il progetto abbia già realizzato molti degli obiettivi che si era proposto.

  1. Si è costituito un gruppo di studenti prevalentemente di informatica, ma anche di economia e sociologia, che lavora attivamente presso l’uwic lab e gestisce, in pratica il wireless campus.
  2. L’accesso wireless gratuito per studenti, docenti e personale è attivo da mesi e gli studenti hanno iniziato a familiarizzare con il servizio passando dalla fase di scetticismo iniziale del tipo “questo sarà il solito pacco, lo provo ma tanto già lo so che non funziona”, alla critica costruttiva (il che nel rapporto Università – studenti è già un significativo passo in avanti).

L’ultimo di questi obiettivi raggiunti, in ordine di tempo, è stato stipulare un accordo con un provider privato (MondoESA Umbria) per consentire a questo soggetto esterno di utilizzare l’infrastruttura del wireless campus allo scopo di offrire servizi ai privati e alle aziende del territorio coperto dal segnale. Chi ha una minima dimistichezza con la burocrazia propria di un ente pubblico può immaginare quali difficoltà si possono presentare per stipulare un accordo del genere.

Questo accordo (non esclusivo) con il provider garantisce all’Università di disporre, in futuro, delle risorse necessarie per mantenere e gestire l’infrastruttura.

Il provider porterà la sua banda e l’utenza privata non influenzerà le prestazioni degli utenti di uniurb.Image

In pratica se uno abita in una zona coperta dal segnale hyperlan può comprare (attraverso il provider) un’antenna scatolotto che un tecnico, previa verifica della effettiva disponibilità del segnale (ci deve essere visibilità fra Base Station e antenna 🙁 ), ti viene ad installare.

Le antenne (che poi sono anche dei router con firewall, etc.) sono prodotte da Townet (un gruppo di ragazzi giovani ma con una vasta esperienza nel settore, ottimi skills tecnici ed economici e buona vision).  

Con l’antenna in casa si possono fare diverse cose.

In tutti i casi si entra a far parte del wireless campus il che significa che si può accedere a tutta una serie di servizi interni al wireless campus (tipo ascoltare la web radio di ateneo, prenotarsi agli esami o fare voip interno) indipendentemetne dall’accesso a Internet.

Se si è studenti, docenti o personale dell’Università di Urbino “Carlo Bo” si possono usare da casa le proprie credenziali di accesso per uscire su Internet usando la rete di ateneo in modo completamente gratuito 🙂

Se non si rientra in questa casistica (o si vuole usare Emule 😉 ) si può stipulare un contratto di fornitura di accesso ad Internet con il provider ed avere anche servizi di voip su numero geografico via Eutelia (bye bye Telecom, bye bye canone).

L’offerta commerciale specifica per Urbino non è ancora stata pubblicata sul sito del provider (e questo non è bello) ma Rodolfo Rughi di MondoESA Umbria che era presente alla presentazione di stamane ha garantito che sarà online lunedì.

In ogni caso ha anticipato alcune cose. Il costo dell’antenna e dell’installazione sarà di 299 euro se non si attiva un contratto con il provider e di 165 se se ne attiva uno. Ovviamente l’antenna può essere condivisa fra più utenti (ad esempio le famiglie che abitano in uno stesso stabile) ed ogni nuovo contratto stipulato va in parte a risarcire il primo acquirente dell’antenna (con tre contratti l’antenna costa 0 alla prima persona che l’ha comprata e fatta installare). 

Il contratto flat base costerà 25 euro al mese con banda simmetrica (download=upload=1280 kb/s) garantita. Per chi capita solo ad Urbino (tipo un turista) o non vuole una connessione flat saranno disponibili da settembre delle carte prepagate che consentiranno di usare gli access point wifi del wireless campus (il costo sarà a tempo ma non ricordo quanto all’ora). Da quanto ho capito sono inoltre previste altre modalità contrattuali per le imprese. Molte altre informazioni sono disponibili sul sito del wireless campus nell’apposita sezione dedicata al wisp.

Mi piacerebbe che lo spirito critico della blogosfera si mettesse in moto per fare le pulci a questo progetto e magari tirare fuori qualche buona idea.

A voi la parola.

Che fine ha fatto Sherry Turkle?

Ne parlavo proprio con Bernardo Parrella un paio di settimane fa.

L’ultma sua monografia (La vita sullo schermo), pubblicata nell’ormai lontano 1996 è ormai considerato un classico, uno dei pochissimi, sullo studio dell’identità in rete (onore al merito di Bernardo e di Apogeo per aver reso disponibile in italiano questo lavoro ad un solo anno dalla sua pubblicazione in lingua originale).

Nel libro non ci sono numeri o statistiche. L’approccio è etnografico (di quelli seri dove prima di farti un’idea su qualcosa e di scriverla ovunque passi mesi a fare osservazione partecipante ed interviste in giro per il mondo).

L’argomentazione procede per aneddoti e stralci di interviste.

Per chi come me ha divorato quel libro, non può non far piacere leggere Sherry Turkle a 10 anni di distanza in questo special report su Forbes parlare della costruzione del sè al tempo della connessione permanente, dell’attenzione parziale continua, di Second Life e di BlackBerry.

Sherry Turkle disegna uno scenario piuttosto cupo e ricco di contraddizioni. Per chi non ha tempo di leggere tutto ho estratto alcuni stralci che parlano da soli.

Questo articolo costituisce, per quanto mi riguarda, un motivo in più per aspettare con ansia giugno quando dovrebbe uscire Evocative Objects: Things We Think With. Intanto l’ho preordinato insieme ad una copia della nuova edizione di The Second Self: Computers and the Human Spirit — Twentieth Anniversary Edition (tanto la versione italiana è introvabile da anni).

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Kristen, il negozio di formaggio, twitter e il Mit5


Segnalo questo bel post illustrato di Kristen Taylor (Associate Editor per la PBS Interactive – la divisione online della televisione pubblica americana -conosciuta al Mit5 via Twitter) in risposta a queste domande lanciate qualche tempo fa da Danah Boyd).
Vale la pena darci uno sguardo se non altro per le foto.

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