Il wireless campus di Urbino apre ai privati

Essendo stato coinvolto nel progetto fin dalle prime fasi di ideazione, ero al corrente che l’idea dell’Urbino wireless campus era caratterizzata da alcune peculiarità che la rendevano ai miei occhi particolarmente interessante e che mi hanno spinto ad essere un convinto ed attivo sostenitore del progetto.

Che il progetto fosse buono è stato riconosciuto pubblicamente da chi lo ha selezionato come primo su 82 progetti presentati dalle università italiane per aderire ad un bando che distribuiva risorse finanziarie per la realizzazione di reti wireless di ateneo.

Che ci sarebbero state difficoltà a muoversi in un ambiente dove il centro servizi Internet di ateneo è costituito da 5, pur volenterose, persone e dove la burocrazia, come spesso accade, vede la novità come il fumo negli occhi, era prevedibile.

Quello che sinceramente mi ha sorpreso è che a meno di un anno dall’avvio il progetto abbia già realizzato molti degli obiettivi che si era proposto.

  1. Si è costituito un gruppo di studenti prevalentemente di informatica, ma anche di economia e sociologia, che lavora attivamente presso l’uwic lab e gestisce, in pratica il wireless campus.
  2. L’accesso wireless gratuito per studenti, docenti e personale è attivo da mesi e gli studenti hanno iniziato a familiarizzare con il servizio passando dalla fase di scetticismo iniziale del tipo “questo sarà il solito pacco, lo provo ma tanto già lo so che non funziona”, alla critica costruttiva (il che nel rapporto Università – studenti è già un significativo passo in avanti).

L’ultimo di questi obiettivi raggiunti, in ordine di tempo, è stato stipulare un accordo con un provider privato (MondoESA Umbria) per consentire a questo soggetto esterno di utilizzare l’infrastruttura del wireless campus allo scopo di offrire servizi ai privati e alle aziende del territorio coperto dal segnale. Chi ha una minima dimistichezza con la burocrazia propria di un ente pubblico può immaginare quali difficoltà si possono presentare per stipulare un accordo del genere.

Questo accordo (non esclusivo) con il provider garantisce all’Università di disporre, in futuro, delle risorse necessarie per mantenere e gestire l’infrastruttura.

Il provider porterà la sua banda e l’utenza privata non influenzerà le prestazioni degli utenti di uniurb.Image

In pratica se uno abita in una zona coperta dal segnale hyperlan può comprare (attraverso il provider) un’antenna scatolotto che un tecnico, previa verifica della effettiva disponibilità del segnale (ci deve essere visibilità fra Base Station e antenna 🙁 ), ti viene ad installare.

Le antenne (che poi sono anche dei router con firewall, etc.) sono prodotte da Townet (un gruppo di ragazzi giovani ma con una vasta esperienza nel settore, ottimi skills tecnici ed economici e buona vision).  

Con l’antenna in casa si possono fare diverse cose.

In tutti i casi si entra a far parte del wireless campus il che significa che si può accedere a tutta una serie di servizi interni al wireless campus (tipo ascoltare la web radio di ateneo, prenotarsi agli esami o fare voip interno) indipendentemetne dall’accesso a Internet.

Se si è studenti, docenti o personale dell’Università di Urbino “Carlo Bo” si possono usare da casa le proprie credenziali di accesso per uscire su Internet usando la rete di ateneo in modo completamente gratuito 🙂

Se non si rientra in questa casistica (o si vuole usare Emule 😉 ) si può stipulare un contratto di fornitura di accesso ad Internet con il provider ed avere anche servizi di voip su numero geografico via Eutelia (bye bye Telecom, bye bye canone).

L’offerta commerciale specifica per Urbino non è ancora stata pubblicata sul sito del provider (e questo non è bello) ma Rodolfo Rughi di MondoESA Umbria che era presente alla presentazione di stamane ha garantito che sarà online lunedì.

In ogni caso ha anticipato alcune cose. Il costo dell’antenna e dell’installazione sarà di 299 euro se non si attiva un contratto con il provider e di 165 se se ne attiva uno. Ovviamente l’antenna può essere condivisa fra più utenti (ad esempio le famiglie che abitano in uno stesso stabile) ed ogni nuovo contratto stipulato va in parte a risarcire il primo acquirente dell’antenna (con tre contratti l’antenna costa 0 alla prima persona che l’ha comprata e fatta installare). 

Il contratto flat base costerà 25 euro al mese con banda simmetrica (download=upload=1280 kb/s) garantita. Per chi capita solo ad Urbino (tipo un turista) o non vuole una connessione flat saranno disponibili da settembre delle carte prepagate che consentiranno di usare gli access point wifi del wireless campus (il costo sarà a tempo ma non ricordo quanto all’ora). Da quanto ho capito sono inoltre previste altre modalità contrattuali per le imprese. Molte altre informazioni sono disponibili sul sito del wireless campus nell’apposita sezione dedicata al wisp.

Mi piacerebbe che lo spirito critico della blogosfera si mettesse in moto per fare le pulci a questo progetto e magari tirare fuori qualche buona idea.

A voi la parola.