YouTube e (anzi forse è) la faccia di Internet

Carino, anche se forse eccessivamente buonista, questo video postato da uno degli studenti del corso di Digital Ethnography del Prof Wesch nell’ambito dello YouTube Project. Il tema sono i video blog.

P.S. Perchè quando vedo questo tipo di lavori fatti dagli studenti mi rimane sempre il dubbio che la presentazione nasconda un certo vuoto di contenuti?

Quando la TV era un next-media

Piacevole il tributo pubblicato oggi da Wired per celebrare l’ottantesimo anniversario della prima dimostrazione pubblica di una trasmissione televisiva a lunga distanza.

La tesi è che, nonstante la sua veneranda età, la TV stia vivendo un momento di rinnovato splendore che avviene a cavallo di un passaggio che ne modificherà radicalmente la forma.

Nel frattempo:

  1. Non ci sono mai state tante TV (o schermi da quello del cellulare all’LCD da 42 pollici in salotto) diversi come oggi;
  2. L’utente medio in USA oggi ha accesso a 104 canali TV tradizionali;
  3. Il 12% usa un digital video recorder tipo TiVo ma solo il 2% dei programmi del prime-time sono visti “in differita”.

Come dice il titolo dell’articolo di Wired: TV è morta. Viva la TV!

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Mi chiedevo quanto ci avrebbero messo…

…gli studenti di newmedia a trovare il video di Luca.

Tre giorni non male. Ed è divertente che il tutto sia coinciso proprio con una lezione sulla costruzione dell’identità in rete e sul rapporto fra pubblico e privato (durante la quale è stato anche mostrato come caso di studi il blog di Chiara) nelle conversazioni dal basso.

Tutto questo mi ha spinto a fare una ricerca sul mio blog per vedere cosa ho scritto in passato sulla distinzione pubblico/privato.

Ecco i post più interessanti (a mio personale ed insindacabile giudizio):

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