What's Next?

Da settembre a dicembre un nuovo appuntamento settimanale su nextmedia & society. Ogni venerdì si parlerà di social networks, digital natives, privacy e tecnologie mobili.
Primo appuntamento il 5 settembre 2008.Da settembre a dicembre un nuovo appuntamento settimanale su nextmedia & society. Ogni venerdì si parlerà di social networks, digital natives, privacy e tecnologie mobili.
Primo appuntamento il 5 settembre 2008.Da settembre a dicembre un nuovo appuntamento settimanale su nextmedia & society. Ogni venerdì si parlerà di social networks, digital natives, privacy e tecnologie mobili.
Primo appuntamento il 5 settembre 2008.

Per chi se lo stesse chiedendo questo blog non ha chiuso.
Come ho già spiegato da tempo trovo la forma blog ormai eccessivamente lenta per fare quello che faccio più spesso: condividere e commentare gli articoli interessanti che trovo in rete.
La rapidità di queste segnalazioni e la brevità dei commenti non mi aiuta tuttavia ad allenare le capacità di scrittura e di costruzione di un testo. Ho infatti notato una maggiore difficoltà a scrivere da quando ho smesso di aggiornare con costanza questo spazio.
Per questo motivo ho deciso di pubblicare con cadenza settimanale (dal 5 settembre al 4 gennaio) un post lungo ed il più possibile curato nei contenuti e nella forma.
Una specie di rubrica settimanale che ho pensato di chiamare “What’s next”.
“What’s next” tratterà fra l’altro di social networks, digital natives, condivisione e community building for collective actions, privacy/publicy e geolocalizzazione/mobile media.
L’appuntamento è dunque per il 5 settembre con gli ultimi aggiornamenti sulla ricerca comparativa fra l’uso di Facebook e Badoo in Italia.

Geek And Poke: The Next Big Thing
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Per chi se lo stesse chiedendo questo blog non ha chiuso.

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La rapidità di queste segnalazioni e la brevità dei commenti non mi aiuta tuttavia ad allenare le capacità di scrittura e di costruzione di un testo. Ho infatti notato una maggiore difficoltà a scrivere da quando ho smesso di aggiornare con costanza questo spazio.

Per questo motivo ho deciso di pubblicare con cadenza settimanale (dal 5 settembre al 4 gennaio) un post lungo ed il più possibile curato nei contenuti e nella forma.

Una specie di rubrica settimanale che ho pensato di chiamare “What’s next”.

“What’s next” tratterà fra l’altro di social networks, digital natives, condivisione e community building for collective actions, privacy/publicy e geolocalizzazione/mobile media.

L’appuntamento è dunque per il 5 settembre con gli ultimi aggiornamenti sulla ricerca comparativa fra l’uso di Facebook e Badoo in Italia.

Geek And Poke: The Next Big Thing
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Per chi se lo stesse chiedendo questo blog non ha chiuso.

Come ho già spiegato da tempo trovo la forma blog ormai eccessivamente lenta per fare quello che faccio più spesso: condividere e commentare gli articoli interessanti che trovo in rete.

La rapidità di queste segnalazioni e la brevità dei commenti non mi aiuta tuttavia ad allenare le capacità di scrittura e di costruzione di un testo. Ho infatti notato una maggiore difficoltà a scrivere da quando ho smesso di aggiornare con costanza questo spazio.

Per questo motivo ho deciso di pubblicare con cadenza settimanale (dal 5 settembre al 4 gennaio) un post lungo ed il più possibile curato nei contenuti e nella forma.

Una specie di rubrica settimanale che ho pensato di chiamare “What’s next”.

“What’s next” tratterà fra l’altro di social networks, digital natives, condivisione e community building for collective actions, privacy/publicy e geolocalizzazione/mobile media.

L’appuntamento è dunque per il 5 settembre con gli ultimi aggiornamenti sulla ricerca comparativa fra l’uso di Facebook e Badoo in Italia.

Geek And Poke: The Next Big Thing
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La via italiana ai siti di social network

Presentazione dello stato di avanzamento di una ricerca sull’uso dei siti di social network in Italia.

Venerdì ho presentato nel corso di un workshop pomeridiano del convegno “La vita online. Trasformazioni nello/dello spazio pubblico” lo stato di avanzamento dell’analisi comparativa fra Facebook e Badoo.
In particolare ho affinato il background teorico, formulato due ipotesi di ricerca e definito la metodologia.
Le due ipotesi ruotano intorno all’idea che stiamo assistendo ad una fase di passaggio nell’uso dei social media in Italia. I social media, come in tutto il mondo, sono utilizzati moltissimo da giovani e giovanissimi.
In una prima fase Internet rappresenta per una certa generazione di giovani e giovanissimi uno spazio dove socializzare con i propri coetanei e sperimentare la loro identità a riparo dagli occhi indiscreti dei genitori e degli adulti (leggi docenti, marketing e malintenzionati) in genere.
Questa prima fase si esaurisce presto. Sono segnali inequivocabili della fine di questo primo periodo di socializzazione ai nuovi media gli articoli di giornali e l’attenzione che i mezzi di comunicazione di massa dedicano ai giovani ed il loro uso della rete.
A questo punto i teens trovano riparo dentro i social network. I social network corrispondono perfettamente alle esigenze di comunicazione “con gli amici che si vede più spesso” che emerge dall’analisi di quello che i teenagers fanno con questi siti e al tempo stesso garantiscono una certa protezione.
In questo senso MySpace è un nome che più azzeccato non poteva essere.
Penso che in Italia siamo alle soglie di questo passaggio. L’uso massiccio di SNSs come Badoo (dove il profilo è del tutto pubblico) e delle piattaforme di blog rappresenta la prima fase del “tutto pubblico tanto non mi troveranno mai”. Una fase nella quale l’utente non ha chiaro quanto pubblico possa essere ciò che è in rete (grazie alla ricercabilità). Una fase nella quale si apprende, spesso sulla propria pelle, come usare la distinzione pubblico/privato in rete.
Da qui la mia prima ipotesi.
La seconda riguarda invece la tendenza ad usare Internet per aumentare la quantità dei propri contatti (aggiungendo gente sconosciuta ed accettando ogni invito) vs rafforzare i legami sociali esistenti creando intorno alla propria rete sociale un confine che ne definisca i criteri di appartenenza. Tecnicamente nei termini di Putnam si parla rispettivamente di bridging e di bonding del capitale sociale. Anche in questo caso ho la sensazione che la fase del bridging selvaggio (vedi siti tipo Neurona) sia destinata a breve durata. Anche in questo caso ho la sensazione che studiando le differenze fra Facebook e Badoo in Italia si possa imparare molto.
Tutto questo ragionamento è riassunto nel set di slide che condivido volentieri qui sotto.

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Per il proseguio della ricerca l’idea è quella di intervistare i responsabili di Badoo con i quali sono già in contatto ed iniziare subito dopo una serie di focus group su utenti italiani di FB e di Badoo.
Cosa ne pensate? Suggerimenti? Domande? Esperienze dirette che vale la pena raccontare?

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