Facciamo uno scherzo al "myspace per adulti"™?

La dialettica fra conversazioni dal basso e “myspace per adulti” è stata più che mai viva di recente.
Giornali, settimanali e TV non hanno mancato occasione per fare bella mostra della loro ignoranza rispetto al rapporto fra giovani ed Internet cercando e trovando continui collegamenti fra fatti di cronaca nera e contenuti generati dagli utenti (di solito le persone coinvolte).
L’idea neanche tanto velata che viene fuori è che vi sia un rapporto fra l’uso di Internet e questi episodi di violenza.
Ora il fatto che il “myspace per adulti”cclogocircle.png non abbia mai visto di buon occhio le nuove tecnologie non è certo una novità (si pensi agli articoli sui videogames degli anni ’80) né una specificità italiana (si pensi al caso degli adescatori di ragazzini via MySpace negli Stati Uniti).
Ho però come la sensazione che in questa incapacità di comprendere il cambiamento si incrocino in Italia due dimensioni. La prima è quella della paura del nuovo, la seconda è quella generazionale.
In una società dove tutti i posti di potere sono solo “per adulti” le due dinamiche tendono ad incrociarsi e l’incomunicabilità generazionale si acuisce. MySpace (ma direi i social networks e a volte lo spazio di rete tout court) viene vissuto dai giovani come uno spazio generazionale che andrebbe protetto e preservato dall’invasione degli adulti. Sul versante opposto, il “myspace per adulti” raggiunge lo stesso obiettivo di auto-isolamento rendendosi sempre più progressivamente irrilevante per il pubblico giovane che passa sempre meno ore davanti alla TV e sempre più tempo con i propri amici nello spazio mediato di rete.
Forse entrambe la parti dovrebbero imparare ad ascoltarsi a vicenda ma non va dimenticato che esiste una forte asimmetria nell’accesso alle posizioni di potere. In altri termini le iniziative per favorire il dialogo devono arrivare dal “myspace per adulti” perché l’altro lato non ha né la forza né la voglia di farlo.
Tutto il progetto “Conversazioni dal Basso” nasce con lo scopo di favorire questa forma di conversazione.
Abbiamo iniziato leggendo e poi iniziando a scrivere blog.
Frequentando oltre alle conferenze anche le non-conferenze.
Ad aprile a Pesaro abbiamo aperto le porte del “myspace per adulti”cclogocircle.png accademico facendo salire in cattedra chi poteva raccontarci (con le parole ma anche con lo stile) il cambiamento che stava avvenendo là fuori meglio di molti eminenti studiosi.
Ad ottobre a Urbino abbiamo provato a mettere insieme i due mondi con un Festival bifronte che sapesse parlare il linguaggio delle Hit, delle classifiche e dei premi propri del “myspace per adulti” (dove non solo metaforicamente conta solo arrivare uno) e quello dell’ibridazione fra spazio geografico e di rete proprio dei ragazzi che frequentano e frequenteranno le nostre aule universitarie.

Dallo scorso anno il corso di laurea in Scienze della Comunicazione ha inserito nel proprio piano di studi (fra lo stupore e gli sguardi interrogativi di molti colleghi) un insegnamento di “Laboratorio di Web 2.0”.
Per festeggiare al meglio l’edizione 2007/2008 di questo insegnamento e dare il benvenuto al nuovo docente, abbiamo deciso di organizzare un piccolo evento in stile “pillole di Conversazioni dal Basso”.
Il primo giorno di lezione, venerdì 30 novembre alle ore 9, chiederemo a Luca Conti di riuscire, nel corso di due sole ore, nella difficilissima impresa di rispondere nel modo più esauriente e chiaro possibile alle seguenti due domande:

  1. Cos’è il Web 2.0?
  2. Come cambieranno (o sono cambiate) Internet, la società e le persone in seguito all’utilizzo dei social software?

Ad aiutarlo, organizzando la chiacchierata e facendo domande, ci saranno (oltre agli studenti di Scienze della Comunicazione e di Informatica Applicata) Giovanni Boccia Artieri, Alessandro Bogliolo (responsabile del progetto Urbino Wireless Campus) ed io.
Ma un evento “pillole di conversazioni dal basso” che si rispetti non poteva fermarsi qui.
Per questo abbiamo pensato ad un invito molto speciale indirizzato al “myspace per adulti”cclogocircle.png.
Eccovi il testo che diffonderemo (e che vi invitiamo a diffondere ai vostri contatti nel “myspace per adulti”) a partire da lunedì nella tradizionale forma del comunicato stampa.

Alcuni recenti episodi di cronaca hanno attirato l’attenzione di televisioni, quotidiani e settimanali sul mondo della rete e sui comportamenti devianti della generazione che usa quotidianamente Internet.

Per la prima volta, anche in Italia, i mezzi di comunicazione di massa aprono agli adulti una finestra di visibilità sullo sconosciuto e a volte inquietante ambiente in cui i loro figli spendono molte ore al giorno compiendo azioni che per molti genitori rimangono misteriose ed inaccessibili.

Dall’assassinio di Meredith a Perugia fino alla strage compiuta da uno studente finlandese in un istituto scolastico, dal blog del tifoso laziale ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia fino alle macabre riprese dei compagni della studentessa travolta ed uccisa da un autobus, tutto lascia supporre un legame fra l’uso di Internet ed i comportamenti devianti delle giovani generazioni.

Ma esiste davvero una relazione fra l’anonimato consentito dall’uso dei personal computer come mezzo di comunicazione e la devianza giovanile? Come cambia l’idea di privato quando la logica del reality diventata propria di un’intera generazione? Cosa ci riserva il futuro in un mondo in cui tutti dispongono di un megafono e sono pronti ad usarlo per dire qualunque cosa gli passi per la testa? Cosa ne sarà della nostra cultura quando gli esperti vengono sostituiti da una massa di non professionisti come nel caso di Wikipedia o delle diverse forme di giornalismo dal basso?

Di questo e di altri temi discuteranno Venerdì 30 Novembre dalle 9 alle 11 presso l’aula B1 della Facoltà di Sociologia Luca Conti (conversational media consultant e autore del blog Pandemia), Giovanni Boccia Artieri (presidente del corso di Laurea in Scienze della Comunicazione e docente di Sociologia dei New Media), Alessandro Bogliolo (coordinatore del progetto Urbino Wireless Campus e docente di Sistemi di elaborazione delle informazioni) e Fabio Giglietto (docente di Teoria dell’Informazione).

L’incontro è promosso e organizzato dal corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” in occasione della prima lezione dell’edizione 2007/2008 dell’insegnamento, primo e unico in Italia, di “Laboratorio di Web 2.0”.

QUANDO: 30 NOVEMBRE 2007 ORE 9-11
DOVE: AULA B1 / VIA SAFFI, 15 – 61029 URBINO (PU)

 

Scarica la versione in PDF da inviare come allegato, stampare o inviare via fax.

 

Ci aiutate a fare questo scherzo al “myspace per adulti”cclogocircle.png?