L’idea che c’è dietro People Aggregator non è affatto male. Si tratta essenzialmente di una specie di portale al tempo del web 2.0 dove ad essere aggregati non sono più i soli contenuti ma veri e propri servizi. Per intenderci people aggregator è essenzialmente un servizio di social networks. Dal proprio profilo è tuttavia possibile accedere ad un vasto range di servizi web (Blogs, Flickr, del.icio.us, etc.) di cui People Aggregator diventa una sorta di interfaccia. Dunque un unico sito dal quale gestire i diversi aspetti della propria identità in rete senza dover tenere a mente decine di nomi utente e password diversi. L’idea dunque è buona e se ne sente effettivamente l’esigenza. La realizzazione, invece, lascia a mio avviso un pò a desiderare. Non che non funzioni ma sopratutto le funzionalità avanzate mi sembrano tutt’altro che alla portata dell’utente comune. Quello che manca, a mio avviso, è una interfaccia utente meglio studiata che punti ad offrire all’utilizzatore una esperienza unitaria nascondendo, per quanto possibile, il passaggio da un servizio all’altro.
Flock (un browser basato sul motore di firefox), riesce in questo molto bene e l’ultima release appare sufficentemente stabile da poter essere utilizzata come browser predefinito.