Cos’è EPIC? Guardatelo in questo video di 8 minuti realizzato dal museo di storia dei media.
Ci mette un pò a caricare me ne vale veramente la pena.
P.S. Per Luca: ma allora avevi proprio ragione su Google! 🙂
Categoria: Next Media
Avete presente le auto volanti di Futurama o quelle de I Jatson?
La futurologia, specie se non confinata nei romanzi, è sempre rischiosa. La rivista australiana MIS, sprezzante del pericolo, descrive in questo articolo di Helene Zampetakis alcune delle tecnologie che saranno in voga fra 10, 15 anni.
Tutto lo scenario ruota intorno alla convergenza fra nanotecnologie, sensori e tecnologie senza fili. Niente di particolarmente nuovo tranne la prevista disponibilità di auto volanti a costi paragonabili a quelli di un moderno SUV ben accessoriato.
NASA’s area of focus is a skycar (or personal air vehicle – PAV) designed not for getting about the city, but for travelling at high speeds for distances of between 160kms to 800kms. That would allow people to live in regional areas and commute into urban airfields for work.
Over the next decade Moore expects to see flying cars priced at less than US$100,000 using automated functionality based on NASA’s EquiPT (Easy-to-use, quiet Personal Transportation) technology set.
Per chi proprio non potesse aspettare, per la modifica cifra di 995.000 dollari è possibile prenotare già oggi dalla californiana Moller International il modello a 4 posti della M400 Skycar.
Digitale Terrestre e User Generated Content
Tutto questo parlare di contenuto generato dagli utenti, il fatto che stavo da un pò di tempo pensando ad un progetto di ricerca sull’idea di usare la TV per permettere agli utenti di generare del contenuto e l’ultimo post sul blog di ZetaVu mi ha portato a buttare giù una bozza di progetto.
Allo stato attuale la ricerca è pensata come un pilota. Il servizio UGC dovrebbe avere un interesse locale (dove locale è una provincia). Inoltre l’idea è quella di verificare quanto e se il DVB-T possa essere un canale adatto allo scopo. Personalmente non credo ma le ricerche servono proprio a confermare o meno le ipotesi. Inoltre gli eventuali risultati potrebbero essere ancora utili nel momento in cui le TV saranno dotate di servizi interattivi veicolati over IP.
Fra gli obiettivi:
· Definire le esigenze dei cittadini in relazione a questi servizi (temi specifici e modalità);
· Realizzare in collaborazione con un provider di contenuti istituzionale o privato il servizio;
· Valutare l’efficacia dell’azione con specifico riferimento al gradimento sul servizio e all’eventuale incremento di attività volte all collaborazione fra i cittadini.
Un’idea di progetto collaborativo portebbe essere un osservatorio sul monitoraggio dei prezzi dei prodotti nelle principali rivendite della provincia. Credo sia una cosa di cui spesso si parla (ehi sai che ho trovato questa cosa che costa solo x in quel posto) fra amici e parenti. Forse si potrebbe costruire una applicazione intereattiva via DVB-t che consenta agli utenti di inviare questa informazione in un un punto di raccolta in modo che altri possano beneficiare della loro esperienza.
Consigli? Suggerimenti per servizi analoghi? Sapete che qualcuno lo ha già fatto (questo o una cosa simile)? Esiste qualcosa del genere (sull’esempio dei prezzi) su qualche sito Internet?
Disponibile in beta il Desktop Search di Microsoft
Lo sto provando ma nel frattempo ecco una serie di link alle reazioni disponibili sulla blogosfera.
MSN this morning announced the MSN Toolbar Suite which includes Desktop Search. Let’s travel the Internet and suck up the best and worst links. First, it’s at http://beta.toolbar.msn.com. A video demo and interviews with the team is up on Channel 9.
Darren Barefoot: Forgive me for being underwhelmed, but maybe this should have been in the frickin’ operating system years ago, eh?
Jan Tielens took my reviewers guide and filled it in.
Joe Wilcox, over on Microsoft Monitor, says he’s still having performance problems. He calls it MSNFS.
Jonathan Hardwick: Leave it alone (among other tips)
J. Gregg Thomason: This whole stupid search craze is just a symptom of what’s wrong with the industry.
Zmarties: “I’m pleased to see implements “search as you type.”
Patrick Tisseghem: it looks excellent.
Joel Ross: It doesn’t install on Windows 2003. So I can’t tell you anything about it.
Peter Laudati: While Google search still rocks on the Internet, MSN has clearly got a better product when it comes to the desktop!
Paul Thurrott: reviews MSN Toolbar Suite.
Bradley Johnson: Two months late to Google Desktop party.
sendung.de: Yes, trust is an issue in desktop search.
Buzz Bruggeman: It is working great.
Shannon: Looks like MS has a real product here.
I’ll watch for more reactions. Feedster is down right now, which is slowing me down a bit. Plus I’m really tired and off to bed.
Broken Metaphors: Blogging as Liminal Practice
Segnalo questo articolo in bozza dal blog apophenia.
Broken Metaphors: Blogging as Liminal PracticeBe warned that this is definitely an academic paper meant for an academic audience and may contain scary academic words. There’s a lot that i’m missing here, but i still think that this paper has some value and i would love feedback from anyone who wishes to spend the time reading it.
Le metafore che si utilizzano per definire l’attività di gestire un blog (pubblicazioni personali, diari pubblici, etc.) sono spesso giudicate dai blogger fallaci. Il motivo di questo giudizio risiede, secondo l’autore, nella parzialità di queste definizioni metaforiche che inevitabilmente non colgono lo spirito del blogging visto dal suo interno.
Il fenomeno del blogging è quindi definito come una pratica liminale in bilico fra oralità e testualità, corporalità e spazialità, pratica ed artefatto.
L’articolo è interessante ma mi interessa ancora di più il continuo trend della ricerca sull’impatto sociale delle nuove tecnologie a scoprire costantemente nuovi fenomeni di confine. Da una parte si criticano le metafore in quanto inadatte a descrivere un fenomeno (possono infatti essere facilmente rotte, cioè disconfermate), dall’altra si sostiene che un fenomeno è di confine fra esperienze comuni che si è in grado di descrivere.
Interessante. Almeno per me.
In relazione al dibattito sull’UGC ringrazio intanto Mario Tedeschini Lalli e Loredana Lipperini che hanno accolto la mia proposta di aprire il dibattito sul tema al di fuori dei blog di Kataweb. Entrambi hanno scritto cose estremamente interessanti e per lo più condivisibili. Nel dibattito si è aggiunto oggi anche Giancarlo Mola dal blog Codice a Barre di Repubblica.
Kataweb ed il contenuto generato dagli utenti
In un interessante dibattito in corso fra i blogger di kataweb si discute del ruolo ed il futuro dei servizi basati sul contenuto generato dagli utenti (User Generated Content) per il mondo giornalismo professionale. Lo spunto è stato il recente lancio del servizio wikinews.
Aggiungo i miei due cent da una prospettiva esterna al sistema dei mass media.
1) Credo che la distinzione fra vari tipi di UGC proposta da Zambradino possa essere definita in modo più preciso come IP-UGC vs UGC. Ovvero i contenuti generati dall’utente sono veicolati o meno dall’infrastruttura di Internet;
2) La distinzione fra tecnologie applicate e UGC non regge. I blog crescono esponenzialmente grazie all’applicazione di RSS. Anche Google, citata come esempio di tecnologia applicata allo stato puro, fonda il suo algoritmo di indicizzazione e ricerca sulle preferenze espresse dagli utenti in forma di click e link. Anche quello è contenuto generato dagli utenti;
3) Il problema della scala. Un problema che non si è toccato è la grandezza di scala che un servizio UGC deve avere per superare la fase di bootstap che lo rende interessante per altri utenti. Nei servizi basati sull’IP-UGC quantità e qualità di intrecciano come ha messo in luce Mario Tedeschini Lalli parlando delle debolezze del meccanismo di peer review in wikinews. Queste necessità di scala rende difficile la comparsa di un serivizio del genere in Italia. Gli utenti Italiani che parlano l’inglese sono attratti da servizi già attivi (pensata all’idea di uno Slashdot in lingua italiana), quelli che non parlano Inglese sono troppo pochi per raggiungere la scala necessaria a fare il bootstrap. Bisogna allargare la base di utenza;
4) Internet è più che mai centrale come luogo dell’ibridazione dei media. Voice over IP ed IPTV ne sono la dimostrazione lampante. Quando la casalinga di Voghera voterà per eliminare un concorrente del GF7 con il telecomando o con il telefono userà Internet forse senza neanche saperlo. Forse non aprirà un blog e non parteciperà ai forum di discussione sulle ricette di cucina ma quello che conta è che se volesse potrebbe farlo. In altre parole i media over IP sono per definizione bidirezionali e questo li distingue in modo inequivocabile rispetto ai media di massa. Se non altro il voto per il GF sarà gratuito;
5) Il sistema dei media di massa, in questo concordo con Zambardino, opera con delle logiche operative chiuse. Si scelgono le notizie se non sono state già trattate (se non sono cioè nella memoria del sistema). L’ IP-UGC è fondato su una logica operativa analoga che operat tuttavia su memorie individuali. Ho sviluppato questa riflessione in un mio precedente post.
Concludendo lancio un esperimento. Il dibattito su Kataweb è così interessante che solleciterà sicuramente gli utenti a dire la loro. Il punto è i blogger di Kataweb che partecipano al dibattito faranno uso delle riflessione esterne al sistema Kataweb/Repubblica per approfondire la discussione o si chiuderanno nella loro autoreferenzialità in quanto parte del sistema dei media? Inizio l’esperimento entrando in contatto con gli autori del blog sfruttando il feedback dei commenti e vediamo che succede. Per il momento si sono guadagnati il diritto ad entrare a far parte del mio blogroll.
Google e l'autocompletamento delle chiavi di ricerca
L’utima di Google? Una funzione di suggerimento in tempo reale nel classico box di ricerca. Come spiegato nelle faq il servizio funziona in modo analogo a quello denominato “Did you mean?” che suggerisce possibili alternative agli errori di spelling più comuni. Usando la sua tipica strategia fondata sull’auto-osservazione, Google utilizza le statistiche relative alle keywords più utilizate (vedi Google Zeitgeist) per suggerire all’utente le possibili chiavi di ricerca.
Digitando ad esempio le lettere ‘Berlus’ vengono suggeriti, ad oggi, i seguenti risultati (con il relativo numero di pagine ritornato dalla query):
Berlusconi
Berlusconi euro
Berlusconi biography
Berlusconi Bush
Berlusconi corruption
Berlusconi Italy
Berlusconi media
Berlusconi quotes
Berlusconi Silvio
(…)
Molto interessante la discussione in corso su SlashDot.
Provate ad esempio a scrivere nel box g e poi o e poi o e poi o e poi o…. e vedete cosa succede.
Da non perdere anche il possibile completamento della frase I hate…
Credo che, prima o poi, sarà necessario avere degli algoritmi open socurce per le ricerche sul web.
[via Dan Gillmor’s eJournal]
Coem usare RSS + BitTorrent per scaricare automaticamente le puntate delle vostre series preferite
Mi sono sempre chiesto come mai nessuno avesse ancora pensato a come collegare la tecnologia per il download collaborativo di BitTorrent con i flussi RSS. A mio avviso, visto la logica di flusso propria degli RSS e di radio e TV, ho sempre ritenuto che prima o poi i contenuti delle EPG (Electroinc Program Guide) sarebbero state descritte attraverso questa tecnologia. Ma RSS descrive la struttura di un contenuto; il contenuto stesso (il programma) può essere accessibile a richiesta dell’utente (o anche automaticamente scaricato subito dopo la ‘messa in onda’ sul modello del podcating). A questo punto entra in gioco BitTorrent che consente di fare download collaborativi sfruttando una specie di condivisione di banda con gli altri utenti della rete che stanno accedendo, nello stesso, momento a quella risorsa (o che la hanno già scaricata in precedenza).
Tutto questo configura il seguente scenario. Un appassionato di una delle serie TV o di un serial (o di qualsiasi altra cosa) può sfruttare la combinazione di BitTorent + RSS per costruire una specie di registratore digitale che scarichi (cioè registri), automaticamente le puntate subito dopo la messa in onda in modo da poterle guardare con calma indipendentemente dai tempi del palinsesto (lo so che anche il vostro beneamato registratore VHS lo fa ma bisogna cambiare le cassette, l’orario della programmazione non è mai preciso, la qualità audio/video è quella che è, etc.).
Per sapere come fare la rivista online Engadget ha creato un totorial che spiega, passo passo, come crearsi il proprio video-registratore virtuale con programmi disposibili gratuitamente.
P.S. Tenete conto che, a seconda delle leggi nazionali e dei programmi che registrate (cioè scaricate), potreste violare il copyright relativo a quel contenuto.
Ancora su desktop search tools
Due novità:
1) La nuova versione 5 di X1 in beta. Si integra con Outlook come Lookout e nella taskbar di Windows come Copernic Desktop Search. Come quest’ultimo effettua le ricerche in real time. Decisamente un ottimo prodotto dal non trascurabile costo di $74.95 (la nuova beta è scaricabile gratuitamente così come la versione di prova 15 giorni della versione 4);
2) Dall’anteprima sul sito neowin.net alcuni screen shot del nuovo desktop search tools di Microsoft denominato MSN Toolbar Suite che segue l’acquisito di LookOut ed il rilascio della seconda beta di MSN Search. Si integra, come ci si poteva immaginare con Outlook (di cui sostituisce le funzionlità di ricerca integrate) e con la taskbar di Windows. Da quanto si capisce dalle immagini e dalla breve recensione non sembra poter cercare in tutte le tipologie di archivi (email, files, etc.) allo stesso tempo. Sarebbe un peccato perchè si tratta certo di una funzionalità fondamentale che altri concorrenti hanno già.
Screenshot: Installazione Parte #1 | Parte #2
Screenshot: Informazioni su Desktop Search | Impostazioni Desktop Search
Screenshot: MSN Deskbar | Risultati del Deskbar Search
Screenshot: MSN Toolbar | Outlook Toolbar | Risultati di Outlook Search | Risultati di Desktop Search
Screenshot: Pop-up Notifier | Indexing Notifier
Screenshot: Informazioni su MSN Toolbar Suite
[via Slashdot]
Benoit Mandelbrot e l'autoreferenza
Questa intervista all’ottantenne Benoit Mandelbrot, scopritore dei frattali, mi ha fatto tornare in mente che anche questa affascinante formula matematica è di tipo iterativo. In pratica l’output della formula viene re-introdotto nella stessa come input (feedback loop). Sarà un caso ma ogni volta che questo principio autoreferenziale entra in gioco succedono cose meravigliose ed inspiegabili.
[via Slashdot]