Internet in Italia secondo il 9° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione

Internet in Italia secondo il 9° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione

Dal rapporto di sintesi disponibile sul sito Internet del Censis e presentato oggi emerge che:
– crescita dell’utenza di Internet, che nel 2011 supera la soglia del 50% della popolazione italiana, attestandosi per l’esattezza al 53,1% (+6,1% rispetto al 2009). Il dato complessivo si spacca tra l’87,4% dei giovani (14-29 anni) e il 15,1% degli anziani (65-80 anni), tra il 72,2% dei soggetti più istruiti e il 37,7% di quelli meno scolarizzati;
– I siti web di informazione sono usati dal 36,6% degli italiani;
– Il 17,6% degli italiani ha usato uno smartphone almeno una volta a settimana;
– Alla metà del decennio si era verificato un primo importante fenomeno di svuotamento dell’area di quanti si servono di soli strumenti audiovisivi, cioè tv e radio (il 46,6% nel 2002, il 28,2% nel 2006), che aveva portato a uno spostamento sia verso l’area dei fruitori dei mezzi a stampa (che salivano al 42,8%), sia verso quella degli utenti di Internet (al 29%). Da allora si è verificata la crescita dei “digitali” (fino al 48% del 2011), ma solo a discapito dei “lettori” (scesi nel 2011 al 23,3%), non degli “audiovisivi”, che sono rimasti praticamente stabili (il 28,7% nel 2011);
– Una metà del Paese ha dunque compiuto stabilmente il salto oltre la soglia del digital divide. Non si tratta però di una metà omogenea. Si può osservare che il 48% del totale è costituito molto più da uomini (52,5%) che da donne (43,7%), con una netta preponderanza di persone istruite (66,7%) rispetto a quelle con bassi livelli di istruzione (32,8%), per non parlare dei giovani (84,6%) in confronto agli adulti (46,5%) e agli anziani (11,4%);
– I giovani (14-29 anni) vivono abitualmente in rete (l’84,6%), ma sono proprio loro, con una quota del 53,3%, ad abbandonare maggiormente la lettura di testi a stampa. Nel 2009 quest’ultima quota si fermava al 35,8% della popolazione giovanile;
– Persone con diete aperte a Internet, ma prive dei mezzi a stampa 5,7 (2006) | 12,9 (2009) | 17,0 (2011);
– Indipendentemente dall’uso del televisore, il 12,3% della popolazione (24,7 dei giovani 14-29) attinge ai siti Internet delle emittenti tv per seguire i programmi prescelti, il 22,7% (47,6 14-29) utilizza YouTube, il 17,5% (36,2% 14-29) segue programmi scaricati tramite il web da altre persone;
– Preferenze del pubblico che scarica programmi televisivi da Internet. Musica (18,3%), sport (11,7%) e film (9,9%) sono ai vertici dell’interesse complessivo. Scorrendo invece la colonna relativa alle preferenze dei giovani, si può osservare che viene scaricato di tutto e anche con una notevole continuità. La musica rimane sempre al vertice, con il 46,2% di preferenze, seguita dai film (27,1%), dallo sport (25,6%), dalle fiction (21,2%) e poi i cartoni animati (14,3%), la cronaca (13,4%), i reality (11,6%), ma anche gli approfondimenti giornalistici (10%) e i telegiornali (8,7%);
–  Nel mondo dell’informazione, la centralità dei telegiornali è ancora fuori discussione, visto che l’80,9% degli italiani vi fa ricorso come fonte. Tra i giovani, però, il dato scende al 69,2%, avvicinandosi molto al 65,7% raggiunto dai motori di ricerca su Internet e al 61,5% di Facebook;
– Fra le fonti indicate dal pubblico emergono anche i motori di ricerca come Google (41,4%), i siti web di informazione (29,5%), Facebook (26,8%), i quotidiani on line (21,8%). Le “app” per gli smartphone sono al 7,3% di utenza e Twitter al 2,5%;
– Internet è il mezzo di comunicazione considerato più credibile;
– Il 67,8% degli italiani (91,8% 14-29) conosce almeno un social network tra quelli più noti (Facebook, Twitter, Messenger, YouTube, fino a Skype). Si tratta di 33,5 milioni di persone, in crescita rispetto ai 32,9 milioni del 2009. Facebook (65,3%) risulta essere il più conosciuto insieme a YouTube (53%); seguono Messenger (41%), Skype (37,4%) e Twitter (21,3%);
– Facebook è, oltre che il social network più conosciuto, anche tra quelli più utilizzati (dal 49% degli italiani che accedono a Internet, l’88,1% tra i giovani), insieme a YouTube (54,5%, l’86,5% tra i giovani);
– Funzione di Internet maggiormente utilizzata nella vita quotidiana direttamente o per interposta persona: [1] Mappe: 37,9% lo ha fatto almeno una volta nell’ultimo mese (60,5% nei centri con più di 500mila abitanti). [2] Ascoltare musica (26,5%). [3] Home banking (22,5%);
– Effettua telefonate attraverso Internet (tramite Skype o altri servizi voip) il 10,1% degli italiani che si connettono, soprattutto i giovani (14,8%) e le persone più istruite (14,5%);
– L’83,8% del campione (94,1% dei giovani e 87,1% dei soggetti più istruiti) riconosce a Internet il merito di permettere a chiunque di esprimersi liberamente. Al tempo stesso, l’83,3% lamenta il fatto che nel web circola troppa “spazzatura”;
– Per il 76,9% degli italiani (82,9% dei giovani e 81,2% dei soggetti più istruiti) la rete è un potente mezzo al servizio della democrazia.
In estrema sintesi emerge, rispetto a Internet, un paese spaccato in due. Il divario si ritrova costantemente sia a livello generazionale che a livello di titoli di studio. Uno scenario non dissimile da quello che avevamo descritto qualche mese fa con la ricerca LaRiCA sulle news e gli italiani.
Il report di sintesi che contiene dati più completi e riguardanti tutti i mezzi di comunicazione è disponibile gratuitamente sul sito del Censis (previa registrazione).
UPDATE: Sullo stesso tema consiglio la lettura del post con infografica di Vincenzo Cosenza e del commento di Juan Carlos De Martin su La Stampa.