Durante la due giorni di Udine ho avuto la conferma che lo stato della rete in Italia è una scommessa sulla quale dovremmo puntare il nostro futuro.
Qui non si tratta solo di computer, di cavi (o wireless) e neanche di social software o Web 2.0.
Si tratta piuttosto di fiducia.
Scommettere, ovvero assumersi il rischio di una qualsiasi impresa, è il primo passo per il successo e tutti gli amici arrivati dagli Stati Uniti lo hanno spiegato come meglio non si poteva. Quello che manca in Italia oggi è la fiducia nelle possibilità di riuscire. E senza fiducia, come dice un autore che mi è caro, non ci si potrebbe neppure "alzare dal letto ogni mattina". Saremmo assaliti da "una paura indeterminata e da un panico paralizzante".
Fiducia significa credere all’altro "di default" come qualcuno ha detto rispetto a quanto avviene ogni giorno fra gli imprenditori di Silicon Valley e verificare questa apertura di credito in corso d’opera. Significa creare legami di trust facili da creare e, se necessario, da cancellare.
Penso che riunire persone disposte ad accettare le scommesse in Italia sia oggi importante.
Per questo voglio ringraziare di cuore Paolo e Sergio per aver organizzato con cura, competenza ed impegno State of The Net.