Testi per Laboratorio di Web 2.0

Sembra che anche per il 2007/2008 insegnerò Laboratorio di Web 2.0 al corso di laurea in Scienze della Comunicazione. Quest’anno, a differenza dello scorso anno, ci sono state altre domande (alcune anche di presitigio) per questo insegnamento e la cosa non può che farmi piacere.

Il Consiglio di Facoltà, di cui io non faccio parte essendo un docente a contratto, ha deciso per continuità didattica (così mi è stato riferito) di mantenere a me l’insegnamento.

Sono dunque alle prese con la definizione del programma di insegnamento.

L’obiettivo del corso sarà quello di capire il lato sociale del Web 2.0 e sperimentare insieme metodi e tecniche per analizzare il contenuto generato dagli utenti a scopo di ricerca sociale.

Lo scorso anno avevo adottato un solo libro: Blog Generation di Giuseppe Granieri. Al momento degli esami mi sono tuttavia reso conto che il carico di lavoro era troppo poco (anche se alcuni studenti sono riusciti nell’impresa di farsi bocciare lo stesso) in relazione ai crediti formativi (4), sopratutto per gli studenti non frequentanti che studiano solo il libro.

Dal prossimo anno ci saranno dunque due libri in programma. Uno obbligatorio e l’altro a scelta fra una serie di opzioni:

Granieri G., La società digitale, Laterza, Roma 2006.

Ed in più un testo a scelta fra i seguenti:

  1. Benkler Yochai, La ricchezza della rete. La produzione sociale trasforma il mercato e aumenta le libertà, Università Bocconi, Milano 2007;
  2. Anderson Chris, La coda lunga. Da un mercato di massa a una massa di mercati, Codice, Torino 2007;
  3. Israel Shel, Scoble Robert, Business blog. Come i blog stanno cambiando il modo di comunicare dell’azienda con il cliente, Il Sole 24 Ore, Milano 2007;
  4. boyd danah, (in corso di stampa) “Why Youth (Heart) Social Network Sites: The Role of Networked Publics in Teenage Social Life.” MacArthur Foundation Series on Digital Learning, Identity Volume (a cura di David Buckingham) [disponibile a http://tinyurl.com/3xqpkx].

Cosa ne pensate? Volete suggerire altri libri che vi sembrano utili o articoli (scientifici) in inglese particolarmente interessanti?