Apparentemente una cosa tecnica ma in realtà estremamente interessante in prospettiva futura.
I Flickr machine tag altro non sono che dei tag composti da tre parti:
namespace : predicate = value
Usando questo tipo di etichette si può contestualizzare il tag aprendo a molte interessanti applicazioni. Quella più evidente è l’uso del namespace geo e dei predicati lat e lon.
Ad esempio per georeferenziare questa fotografia scattata nel mio ufficio ad Urbino.
potrei usare i seguenti machine tag:
- geo:lat=43.72
- geo:lon=12.63
rendendo possibile la comparsa dell’immagine nella mappa delle immagini georeferenziata di Flickr nella zona di Urbino.
Ovviamente immagino che emergerà uno standard anche per il tempo anche se molto spesso l’informazione relativa al momento in cui la fotografia è stata scattata è già inscritta nella foto dalla maggior parte della macchine fotografiche e telefoni cellulari
Ma questo è solo l’inizio perchè i machine tag, non diversamente dai tag, sono completamente liberi. Ovvero chiunque può costruire namespace e predicati come meglio crede.
La stessa foto potrebbe dunque anche essere etichettata come:
- notebook:tablet=acer
- place:office=larica
- flickr:user=fg
- body:hand=fg (ebbene si, è possibile usare i machine tag come valori di machine tag)
Ovviamente la stragrande maggioranza degli utenti non inserirà manualmente i machine tags ma lo farà attraverso delle applicazioni ad hoc come ad esempio lo strumento di Flickr per georeferenziare attraverso una semplice interfaccia le foto caricate.
Scommetto che la logica dei machine tag verrà presto importata in molte altre applicazioni che utilizzano i tag.
(via O’Reilly Radar)