Genitori 2.0

Segnalo questo articolo del New York Times eloquentemente intitolato omg my mom joined facebook!! (consiglio anche la lettura dei commenti dei lettori).

Cosa succede quando gli spazi generazionali vengono invasi dagli “altri”?

P.S. Provate questo gioco tipo settimana enigmistica. Pensate all’ultimo articolo della stampa locale o nazionale che parlava di social networks, etc (Nova24 escluso). Confrontatelo con questo articolo. Trovate le differenze.

Technorati tags: , ,

Dal tempo delle mele al Web 2.0

Marco ha lanciato in Italia un nuovo stile di presentare dal palco che andrebbe mostrato alle troppe persone che pensano che il video proiettato sullo schermo serva per far leggere i propri appunti alla platea.

Questa presentazione, in particolare, sta diventando un suo personale classico perchè, avendone viste diverse, mi sembra di capire che la struttura di base rimanga la stessa mentre cambiano i contenuti (le immagini, i video, i riferimenti nel discorso) che sono sempre aggiornati rispetto alle ultime cose che avvengono nel mondo di Internet.

(via Roberdan)

In questa modalità di presentare in pubblico le immagini, l’audio, il discorso e Internet (che fornisce i contenuti) diventano un’unica cosa dimostrando empiricamente all’ascoltatore le potenzialità della rete (per chi deve presentare in pubblico) forse anche meglio di quanto non facciano i contenuti della relazione stessa.

Ordinary students discover extraordinary abilities

La storia di un gruppo di studenti del corso di laurea di Scienze della Comunicazione di Urbino che, seguendo un corso chiamato Laboratorio di Web 2.0, scoprono di poter andare oltre la fruizione di contenuti creando, remixando, pubblicando, condividendo.


Abbiamo deciso di comune accordo di fare un esperimento.
Proveremo a sbarcare al FemCamp il 26 Maggio a Bologna dove le ragazze del gruppo presenterano il risultato del progetto a cui stanno lavorando da un paio di settimane.
Il tema è top secret: tutto quello che si sa è che riguarda il web 2.0, la serie televisiva Heroes e la tematica di genere.
Il risultato sarà riassunto in un breve clip di 4 minuti circa.
Rimanete in ascolto per saperne di più e, se volete, date uno sguardo alle foto scattate durante il corso delle lezioni che contengono alcuni indizi per i più curiosi.

Technorati tags: , , ,

Pubblicità e network sociali

Segnalo con piacere questo bel report relativo ad una ricerca quanti-qualitativa su scala globale sulle scelte di consumo degli utenti dei siti di social networking (myspace, friendster, flickr, youtube, etc.) commissionata da Microsoft Digital Advertising Solutions.

Roberto D’Angelo riporta in questo suo post alcuni dati estratti dal report e le linee guida finali per gli inserzionisti.

Io, Zak e il Dr. Fred Edison

Ci sono delle esperienze nella nostra vita quotidiana che rimangono particolarmente impresse nella nostra memoria. La maggior parte di queste esperienze riguardano cose (belle o brutte) o persone con cui abbiamo avuto a che fare. In alcuni altri casi queste esperienze avvengono grazie a lettura di un libro o un fumetto, guardando un film, una serie tv, un programma alla TV, ascoltando una canzone, oppure un videogioco.
Nel mio caso particolare i videogames, ed in particolare gli adventure game, hanno svolto in questo senso un ruolo importante. All’inizio, con lo ZX Spectrum di Clive Sinclair (io avevo il 48k+), erano solo testuali. Poi con il Commodore Amiga sono arrivati i pomeriggi passati a giocare a Maniac Mansion, Zak McKracken and the Alien Mindbenders ed i vari episodi di Indiana Jones (Indiana Jones and the Fate of Atlantis, Indiana Jones and the Infernal Machine). Anche se si tratta più che altro di esperienze di gioco solitario (al contratio degli interminabili tornei a Kick Off, Summer Games e Winter Games), nella soluzione di questi enigmi ho spesso chiesto aiuto ad amici che avevano finito il gioco prima di me (allora Internet non c’era…).
Quanto agli altri “prodotti mediali” citerei Goldrake (ahh la prima volta che ho sentito la parola cibernetica…), Jeeg, Dolce Remì (ammetto di aver pianto quando è morta la scimmietta), Lupin, Lady Oscar, l’Uomo tigre e Drive In per la TV (ma ricordo anche molti pomeriggi subito dopo pranzo a seguire Quando si Ama :-o).
Per la musica direi il rap dei RUN DMC e, forse di più, dei Public Enemy ed i cantautori italiani (tipo Francesco De Gregori per intenderci).
Fumetti: Topolino.
Ah dimenticavo ho 33 anni e sono nato a Bari.
Magari non tutte queste esperienze sono sullo stesso piano e magari alcune non hanno avuto particolare effetto sulla mia formazione (è semplice difficile giudicarlo). Certo sono quelle che, in qualche modo, mi sono tornate alla mente direttamente quando ho provato a rispondere alla domanda “Se tu pensi alla tua storia personale quali prodotti mediali (film, libri, fumetti, musica, videogiochi, programmi televisivi o radiofonici) ti hanno segnato di più?”
Con questo spero anche di aver contribuito a chiarire il senso della domanda che useremo come innesco per i focus group di sfondo del progetto “Media e Generazioni nella società italiana” e che ho proposto in un post di ieri che ha ricevuto già diversi commenti ed un paio di reazioni nei blog di Lara, Carlo e Pally.

Technorati tags: , , , , ,

Generazioni e consumo dei media

Il primo step della nostra unità di ricerca sul progetto media e generazioni parte da una domanda semplice a cui vorremmo rispondessero più persone possibili. Per questo motivo, in aggiunta ai più tradizionali focus group, vorremmo sperimentare un canale più informale come quello dei blog.  
Il target è Italia da 14 a 40 anni.
La domanda è
“Se tu pensi alla tua storia personale quali prodotti mediali (film, libri, fumetti, musica, videogiochi, programmi televisivi o radiofonici) ti hanno segnato di più?”
Rispondete nei commenti o scrivendo un post nei vostri blog (specificando la vostra età ed il luogo di provenienza e se scrivete nel vostro blog il link del post).
UPDATE Se rilanciate il mame meme sui vostri blog usate e fate usare, please, i tag generazioni media e mame meme sui post.
UPDATE 2 Da più parti mi fanno notare con gentilezza ma con fermezza che non si scrive mame ma meme. Il MAME è invece un fantastico emulatore di arcade game (quelli delle sale giochi) che nel contesto del post non è del tutto fuori posto 😀

Technorati tags: , ,

Mit5 copertura evento in italiano

Come ho già scritto dal 27 al 29 aprile GBA, RL e io siamo al Massachusetts Institute of Technology per partecipare a Media in Transition 5 conferenza organizzata da Henry Jenkins e dedicata quest’anno a “creatività, proprietà e collaborazione nell’era del digitale”.
L’agenda della conferenza è estremamente ricca e quasi tutta interessante. Visto che siamo in 3 cercheremo di darne conto il più possibile seguendo tutti i panel che ci è possibile seguire e raccontando nei nostri blog le nostre impressioni e considerazioni principali.
Scorrendo la lista dei nomi ho anche notato che ci sono altri italiani (ovvero persone che lavorano in Italia, sospetto ci sono anche altri italiani ma non ho modo di verificare la cosa): Maurizio Borghi, Paolo Ferri, Maria Lilla Montagnani, Adriano Solidoro.
Vi invito dunque a dare uno sguardo all’agenda e segnalarci cosa vorreste che noi seguissimo per voi nei commenti. Nel limite del possibile cercheremo di esaudire le richieste scegliendo anche sulla base delle segnalazioni ricevute i panel da seguire/raccontare.
UPDATE Ho appena avuto conferma via email che il nostro intrepido gruppo di auto-eletti reporter del Mit5 per l’Italia si è accresciuto di un’unità. Ho infatti il piacere di annunciare che sarà dei nostri anche Bernardo Parrella che ci raggiugnerà dal New Mexico nella serata di giovedì.

Technorati tags: , , , , , , ,

aridatece er Turbo Tape

Oggi tutto quello che leggo mi sembra dedicato alla memoria…
Dal reportage dell’inviato di CNET al NASA’s Yuri’s Night World Space Party (in onore del cosmonauta russo Yuri Gagarin e del suo primo lancio spaziale del 1961), agli articoli tipo almanacco del giorno dopo di Wired fino al post memorabilia tecnologica di Roberta ed il relativo commento di RL.
Proprio leggendo queste cose, ad un certo punto mi è tornato alla mente uno scambio che ho letto ieri nella Skype Chat dell’OpenCamp di Roma che mi pare una straordinario esempio di questo desiderio di condividere esperienze generazionali e di come le tecnologie supportino questo tipo di memoria sulle tecnologie.
Poichè non sono sicuro di avere il diritto di copiare ed incollare il tutto ho pensato di linkare i nomi dei partecipanti con il rispettivo blog (o profili o pagine web personali).
[14/04/2007 18.02.22] Maxime scrive: anche io freqeuntavo le bbs (…)
[14/04/2007 18.02.34] Dario Salvelli scrive: io ero abbastanza piccino
[14/04/2007 18.02.47] Maxime scrive: avevo il c64 con un modem preistorico
[14/04/2007 18.02.57] Maxime scrive: bullettin board system
[14/04/2007 18.03.04] blaxwan scrive: bbs=bullettin board system
[14/04/2007 18.03.08] Paolo scrive: io con amiga mai provato purtroppo
(…)
[14/04/2007 18.03.11] Dario Salvelli scrive: Bullettin board systenm
[14/04/2007 18.03.24] Dario Salvelli scrive: se volete: http://it.wikipedia.org/wiki/Bulletin_board_system
(…)
[14/04/2007 18.03.27] Paolo scrive: anche perchè in zona di Lecco non è che ci fossero bbs acccessibilli in urbana 🙂
[14/04/2007 18.03.29] Stefano Epifani scrive: sogno o son desto?
[14/04/2007 18.03.30] blaxwan scrive: in sostanza erano i sistemi ai quali ti collegavi in dialup
[14/04/2007 18.03.39] blaxwan scrive: con zone dove chattare, scaricare files ed altro
[14/04/2007 18.03.44] Filippo Ronco scrive: ci si accedeva con c64 !
[14/04/2007 18.03.45] Maxime scrive: Una BBS (o Bulletin Board System) è un computer che utilizza un software per permettere a utenti esterni di connettersi ad esso attraverso la linea telefonica, dando la possibilità di utilizzare funzioni di messaggistica e file sharing centralizzato. Il sistema è stato sviluppato negli anni ’70 e ha costituito il fulcro delle prime comunicazioni telematiche amatoriali, dando vita alla telematica di base.
Dal lato della BBS è anche stato utilizzato negli anni ’90, in alternativa ai modem, il protocollo a commutazione di pacchetto X.25 e relativo dispositivo di connessione in grado di multiplexare più connessioni logiche su un unica connessione fisica.ù
(…)
[14/04/2007 18.04.04] Dario Salvelli scrive: in pratica quello che stiamo facendo ora
[14/04/2007 18.04.08] blaxwan scrive: e sapere che sono già storia e che c’è chi ci fa le ricerche mi fa sentire vecchio….
(…)
[14/04/2007 18.04.39] Dario Salvelli scrive: io ricordo solo l’MSX..
[14/04/2007 18.04.50] Vittorio Pasteris scrive: http://www.spaghettihacker.it
[14/04/2007 18.04.50] Maxime scrive: ai tempi frequentavo un po’ la scema C64 e Amiga
(…)
[14/04/2007 18.04.57] Maxime scrive: la sceNa
(…)
[14/04/2007 18.05.07] Maxime scrive: (ho copiato da wikipedia, non sono parole mie)
[14/04/2007 18.05.11] Dario Salvelli scrive: eheh cristian
(…)
[14/04/2007 18.05.45] Filippo Ronco scrive: eh eh maxime, io ho vissuto con c64 e amiga
[14/04/2007 18.06.28] Maxime scrive: anche io
[14/04/2007 18.06.38] kikko.a scrive: io rivoglio un computer che quando accendi l’interruttore è immediatamente pronto..ma oggi nenache i cellulari sono più così
[14/04/2007 18.06.44] blaxwan scrive: press play on tape:O)
[14/04/2007 18.06.47] Maxime scrive: ho partecipato anche a diversi “party”
[14/04/2007 18.07.02] Maxime scrive: ero nei Ram Jam
[14/04/2007 18.07.04] Dario Salvelli scrive: magari il prossimo camp lo si fa sul vintage
[14/04/2007 18.07.09] Filippo Ronco scrive: ma ti ricordi cosa facevano girare su 64K ?
[14/04/2007 18.07.11] blaxwan scrive: aridatece er Turbo Tape! :O)
Ed in realtà sono sicuro che un camp sul vintage tecnologico (o sulla memoria non solo RAM o ROM delle cose tecnologiche) sarebbe un grande successo e sarebbe anche interessante per comprendere l’emergere della generazione del computer casalingo.
P.S. Mi piacerebbe molto fare una diretta con ustream e una skype chat per conversazionidalbasso. Per la seconda non c’è problema, per la prima abbiamo le tecnologie necessarie ma si cercano volontari per la conduzione, riprese, etc.
Tipo ci vorrebbe Robin Good 🙂
UPDATE: Ho aggiunto qualche altro omissis alla trascrizione seguendo un suggerimento che ho ricevuto via email da uno dei protagonisti della conversazione. Chi scopre a cosa corrispondono i nuovi omissis non vince nulla dunque non lasciate commenti a riguardo 😉

Technorati tags: , , , , ,