Copyright Licence Infingement

In uno straordinario e paradossale capovolgimento delle parti di quelli che solo le nuove tecnologie fanno affiorare, i creatori della licenza creative common accusano Microsoft di violare con il nuovo lettore multimediale Zune (un concorrente del noto IPod di Apple) la loro licenza.

Zune a differenza di IPod è dotato di connessione wireless ed una delle caratteristiche più interessanti di questo dispositivo è la possibilità di condividere i brani della propria collezione con altri dispositivi Zune nei paraggi.

Peccato che per la condivisione di questi brani viene utilizzato il così detto Digital Right Management (in pratica la canzone condivisa può essere riascoltata tre volte o per tre giorni dalla ricezione) che viene applicato tanto ai brani musicali coperti dalle tradizionali licenze sul copyright quanto ai brani esplicitamente contrassegnati da una licenza di tipo creative commons.

Dunque un autore di un brano distribuito sotto licenza creative commons potrebbe citare in giudizio Microsoft per violazione del copyright 😮

Presentazione UWIC

Stamattina sono stato alla presentazione del progetto Urbino Wireless Campus. Dopo le introduzioni di rito ho assistito alla demo dei servizi offerti.

In pratica la rete UWIC è disponibile gratuitamente e senza bisogno di autenticazione per tutti i dispositivi dotati di una scheda di rete wireless.

Una volta all’interno di UWIC gli utenti possono senza nessun costo aggiuntivo:

  • Visitare i mirror dei siti replicati dentro UWIC (per ora solo il sito dell’Università);
  • Fruire di un servizio di VOICE over IP interno e gratuito su protocollo SIP (ad ogni utente viene assegnato un numero di telefono dopo una procedura di registrazione molto semplice; per la cronaca il mio numero uwic è 00016);
  • Usare una chat riservata agli utenti interni a UWIC;
  • Accedere via VPN alle reti delle organizzazioni partner (as esempio l’Università di Urbino) e da lì ad Internet. Da quanto è stato detto l’accesso a Internet via VPN sarà gratuito tanto per gli per i docenti quanto per i dipendenti e gli studenti.

La demo è consitita in collegamenti voip e video-over-ip con studenti a Pesaro e nella piazza centrale di Urbino. La qualità mi è sembrata molto buona e tutto ha funzionato senza problemi (compreso la registrazione di un nuovo utente in tempo reale e l’uso dei servizi).

E’ stata inoltre dimostata la possibilità di accedere a Internet via VPN tramite la rete dell’Università che ha funzionato senza nessun problema.

A parte i dettagli tecnici la sensazione che mi ha lasciato la presentazione è quella di un progetto in fieri che ha tuttavia dietro un solido gruppo di giovani (studenti di informatica applicata, economia, ex-studenti) che collaborano a contratto o gratuitamente allo sviluppo della cosa con grande entusiasmo. Tutti avevano la maglietta nera con il logo UWIC (non bellissimo a mio avviso ma realizzato da uno studente dell’ISIA – Raffaele Flauto – e dotato di un preciso significato simbolico), compreso il responsabile del progetto Alessandro Bogliolo.

Durante la presentazione ho usato UWIC con il palmare per registrarmi al sito e leggere le informazioni di base .Nei prossimi giorni conto di fare una prova su strada dei servizi interni per verificare funzionalità e copertura.

School of the Future

Un titolo roboante per presentare l’omonima iniziativa frutto dell’accordo fra Microsoft ed il distretto scolastico di Philadelphia.

Il 7 settembre, a tre anni dall’inizio del progetto, ha infatti aperto i battenti questa nuova scuola progettata per essere innovativa tanto dal punto di vista dell’architettura e delle tecnologie utilizzate quanto da quello dei processi di apprendimento.

Cercando di andare oltre l’ovvia patina auto-promozionale dell’iniziativa ho trovato alcuni materiali veramente interessanti come questa presentazione (ppt 1714 kb) dell’iniziativa che illustra nel dettaglio il processo decisionale, le fasi del progetto, l’analisi costi benefici e molto altro.

In generale tutta l’iniziativa andrebbe osservata, al di là della sua specificità, come un buon esempio pratico di come implementare tecnologie in una realtà scolastica.

Ovviamente, dal punto di vista della ricerca, si tratta inoltre di una straordinaria opportunità per indagare l’impatto di un ambiente ad alta disponibilità tecnologica sui processi di apprendimento.

A volte sono pigro

Forse potrei inventarmi una scusa ma la verità è che, alla fine, di sentire la conferenza del ministro e fargli la domanda che avevo promesso non ne ho avuto voglia. Non so bene perchè ma è così e me ne scuso con quanti hanno suggerito sul blog ed in privato domande interessanti e pertinenti. Però su Wi-Max posso dire qualcosa. Ad Urbino, proprio per evitare questi problemi sulle frequenze utilizzate da questa tecnologia wireless, utilizzeranno uno standard alternativo europeo chiamato HyperLan.

Palmare o smartphone?

Viste le non fortunatissime esperienze pregresse dell’utente in questione la scelta è cruciale… Qtek S200 o Qtek 8310?
Le esigenza di base sono: no tastiera, wi-fi, bluetooth, funzionalità telefono, dimensioni contenute, sincronizzazione automatica periodica con qualsiasi rete disponibile.