L’ultima applicazione che usa brillantemente il servizio di Google Maps incrociandolo con altri dati è Kayak Buzz. Basta inserire il nome di una città ed una interfaccia in perfetto stile ajax tira fuori l’areoporto da cui di desidera partire in men che non si dica (questo diventarà standard in breve in tutti i siti per la ricerca e prenotazione di voli). Dopo pochi secondi appaiono sulla mappa delle linee che connettono la città di partenza con le 25 destinazioni più gettonate. Ovviamente da qui si può procedere all’aquisto del volo.
Veramente comodo ed interessante.
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Il ritorno del turco meccanico
Per chi non lo sapesse il Turco Meccanico era una macchina per giocare a scacchi ideata nel 1769 dall’ungherese Wolfgang von Kempelen. Le capacità scacchistiche del congegno stupirono mezza Europa fino a quando non si scoprì che dentro la macchina albergava un maestro di scacchi umano nano.
Ora Amazon ha lanciato il suo ultimo intrigante servizio web usando proprio il nome di Mechanical Turk. Si tratta in pratica di un sito all’interno del quale gli utenti possono richiedere ad altri utenti di svolgere delle piccole attività che l’uomo fa meglio di una macchina. L’esempio sul sito cita il caso di una attività volta a cercare la presenza di una pizzeria in una foto. Le attività sono organizzare per piccoli compiti chiamati HIT ovvero Human Intelligence Task. Una volta scelto il proprio compito è possibile salvare i risultati ed attendere che l’utente che ha postato il compito vi ricompensi. Il compenso passa nell’account di Amazon pronto per essere speso o trasferito sul proprio conto corrente personale.
Come tutti i servizi di Amazon non mancano le API che consentono agli sviluppatori di creare applicazioni che richiedono l’intervento umano per poter essere completate.
Very 2.0.
DNA ed informazione
Segnalo questo curioso post che specula sulla possibilità di inviare messaggi nel futuro attraverso l’ingegneria genetica ovvero inserendo questo messaggio nel codice genetico di una o più specie. La struttura del dna, passata indenne, di generazione in generazione, attraverso milioni di anni, appare infatti come uno dei più supporti per la comunicazione in relazione alla loro deteriorabilità nel tempo.
Poiché questo è tecnicamente possibile può inoltre darsi il caso che qualcuno ci abbia pensato prima di noi… Forse può dunque valere la pena andare a vedere nel codice genetico delle diverse specie se c’è posta per noi 🙂
Hard Disk sul web o aste online?
Sembra che Google stia per lanciare un nuovo servizio denominato Google Base. L’unica cosa disponibile, per il momento, sono alcuni screen shots (1, 2). Sulla base di questi alcuni commentatori hanno concluso che Google Base sia un sito per le aste online, un concorrente di eBay insomma.
Personalmente ho la sensazione che si tratti di qualcosa di diverso e molto più importante. Leggendo bene gli screen shots appare infatti chiaro che Google Base consentirà agli untenti di caricare sullo spazio personale dell’utente una svariata quantità di file. Alcuni di essi saranno ineffetti descrizioni di item che potranno essere scambiati e venduti. Altri saranno semplicemente file personali che, anche questi, potranno essere scambiati o venduti. La logica non è quella di eBay, in fondo basata sullo scambio di oggetti fatti di atomi, ma quella di Google dove gli oggetti sono fatti essenzialmente di bit. Questo significa scambi in tempo reale, nessun costo o tempo di trasporto, etc.
Nella pratica l’obiettivo di Google è quello, come al solito, di arricchire la sua base di dati ampliando la ricerca ai file personali. Per fare questo ha ideato Google Base invogliando gli utenti a caricare i propri documenti online ed offrendo la possibilità di vendere direttamente i propri prodotti (ad esempio un paper scientifico o una fotografia). Ovviamente le transazioni saranno in qualche modo tassate o, forse, (e qui si spiegano i rumors sul lancio di un servzio tipo PayPal) verrà consentito agli utenti di caricare dei soldi in una specie di conto corrente gestito da Google.
Ovviamente tutto questo genererà delle informazioni sull’utilizzo che Google conserverà ed utilizzerà per affinare gli algoritmi di ranking ed il servizio di advertising online AdSense.
Come al solito si dimostrano smart… Non c’è che dire.
Yahoo! Trip planner
Immaginavo che gli sforzi di Yahoo! sul web 2.0 avrebbero ben presto prodotto qualcosa di interessante. Non era molto difficile ineffetti pensare al tema. Le ricerche come quelle di Pew Internet hanno dimostrato che buona parte delle attività svolte online sono collegate al tema del viaggio. Basta dare un’occhiata alla tag cloud di Flickr! per avere una conferme.
Non sorprende molto dunque vedere che Yahoo! ha aperto un servizio in beta per la creazione di Trips che possono ovviamente, nella logica del web 2, essere condivisi con altri. Un Trip consiste essenzialmente in una serie ordinata di eventi (luoghi da visitare, hotels, cose da fare, intrattenimento e shopping), da una data di inzio ed una di fine. Interessante il sistema per creare questi items che possono essere semplicemente riutilizzati, importandoli dalla Travel Guide di Yahoo o creandone di nuovi. Di particolare interesse il modo in cui si possono creare nuovi item. Dunque si tratta di un modo brillante per creare delle liste collaborative di items etichettate dagli utenti. Pensate alla possibilità di etichettare oggetti del mondo reale tramite un cellulare…
il browser per il web 2.0
Rilasciata ieri la developer preview release di Flock (versione 0.5 che gli stessi sviluppatori ammettono essere piena di bug) aspira ad integrare nel browser l’accesso ai servizi del Web 2.0 e a rendere obsoleto Firefox. Postare nel proprio blog, leggere i feed RSS, gestire i propri bookmarks su de.licio.us, condividere le foto con Flickr! sono tutte attività che gil sviluppatori di Flock hanno cercato di integrare direttamente nell’interfaccia del browser. I bookmarks locali, ad esempio, sono stati completamente sostituiti da quelli di de.licio.us. Il motore di rendering delle pagine, infine, è lo stesso di Firefox. Da provare.
Sistematizzazione della letteratura
Molto interessante questo lavoro di literature review sull’etichettamento collaborativo dei contenuti (da notare anche i commenti che arricchiscono l’elenco iniziale di risorse segnalate dall’autore del post).
Google Print in Italiano
Leggo adesso su Codice a barre della disponibilità di Google Print in Italiano (oltre all’interfaccia ci sono anche i libri in italiano). Ci sono un buon numero di libri di Feltrinelli e quasi tutti quelli di Apogeo. Fra i classici della letteratura sui new media ho trovato ad esempio:
Out of control. La nuova biologia delle macchine, dei sistemi sociali e del mondo dell’economia
di Kevin Kelly – 1996 – 520 pagine
Pagina iii – … pensanti 31 4 Assemblare la complessità 61 5 Coevoluzione 73 6 II flusso
naturale 95 7 L’emergere del controllo 117 8 I sistemi chiusi 135 9 Pop! …
[ Altri risultati da questo libro ]
La vita sullo schermo. Nuove identità e relazioni sociali nell’epoca di Internet
di Sherry Turkle – 1997 – 386 pagine
Pagina 374 – Lindenmayer realizzò un sistema di algoritmi, chiamati sistemi-L, … Quando si
utilizzarono i sistemi-L per simulare lo sviluppo degli embrioni della felce …
[ Altri risultati da questo libro ]
Critica della ragione informatica
di Tomás Maldonado – 1999 – 222 pagine
Pagina 54 – … sarebbe invece una “teoria funzionale-strutturale” (funktional- strukturelle
Theorie) dei sistemi sociali. La prima pone l’accento sulla “struttura”, …
[ Altri risultati da questo libro ]
L’etica hacker e lo spirito dell’età dell’informazione
di Pekka Himanen – 2003 – 172 pagine
Page 88 – In questo caso qualche hacker potrebbe ritenere che il concetto di etica hacher
venga esteso a temi diversi da quelli abituali. Questo è assolutamente vero: …
[ Altri risultati da questo libro ]
Le primarie raccontate dalla gente
Grazie a technorati è possibile leggere i post dei bloggers che parlano delle primarie in tempo quasi reale. Interessante… nel frattempo il sito ufficiale, al momento, è stato parzialmente disabilitato per mantenere in piedi i due servizi essenziali: iscrizione alla newsletter per conoscere i risultati e servizio di ricerca per trovare il seggio in cui votare.
Da notare la chicca a fondo pagina:
NB: Il sistema non prende gli apici o i caratteri accentati quindi si prega digitare il nome del comune senza accenti. (Esempio: Forlì o Forli’ diventa Forli)
112945251367584481
Questo mi ricorda molto la distinzione fra comunicazione ed informazione. La prima in questo schema viene chiamata arricchimento e denota la partecipazione dell’utente alla creazione dei contenuti del sito. Interessante per le tipologie di consumatore che descrive. L’articolo completo, intitolato How Web 2.0 Works, dal quale ho tratto l’immagine vale una lettura.
