Word 2007 beta 2 fra bug e funzionalità interessanti

Dopo diversi tentativi falliti di installare Office 2007 beta 2 su diversi computer e sistemi operativi mi sono deciso ad andare a leggere il file di log che viene creato durante il setup. Ho così scoperto il bug più stupido del mondo. Ovvero se uno mette nel campo società durante il setup (in realtà questi dati vengono prelevati direttamente dal sistema operativo) qualcosa con le doppie virgolette “” (tipo “Carlo Bo” per intenderci) la procedura di installazione genera un errore. Questo vale per tutte le applicazioni di Office 2007 beta 2 rese disponibili online. Provare per credere.
Comunque superate queste difficoltà ho installato la suite senza ulteriori problemi ed ho iniziato a dare uno sguardo a Word 2007. L’interfaccia è completamente rinnovata e tutto sommato, superato un breve momento di smarrimento iniziale, piuttosto funzionale. I nuovi font e stili sono molto leggibili. Ci sono almeno due nuove funzionalità di grande interesse per me:
1) La prima è costituita da un tool per postare nel blog direttamente da Word. La procedura di setup è abbastanza semplice e funziona anche con WordPress (ma bisogna consultare l’help in linea). Peccato che la data di pubblicazione sia leggermente sbagliata e che non sono riuscito a configurare correttamente il tool per uploadare le immagini. Suppongo che con servizi pubblici tipo Blogger o MSN Space la cosa funzioni meglio;
2) La seconda funzionalità potenzialmente molto interessante riguarda la gestione delle biliografie. Attualmente uso EndNote che negli anni è diventato molto completo e flessibile. La feature presente in Word 2007 appare piuttosto completa anche se non sono riuscito nè a cercare nelle biblioteche dei riferimenti da inserire in bibliografia (in teoria dovrebbe essere possibile) nè a importare la mia bibliografia costruita con EndNote. Non mi sembra inoltre disponibile un editor per gli stili simile a quello disponibile con EndNote (immagino che qualcosa di simile sarà disponibile come applicazione standalone in futuro). Molto carina, infine, la possibilità di inserire un segnaposto come riferimento momentaneo ad un libro o articolo che magari non si ha sottomano o si ricorda mentre si sta scrivendo evitando così di interrompere il flusso creativo della scrittura.
Nel complesso Word è andato in crash 4 volte durante la mia prova senza che facessi attività particolarmente strane ed anche il bug delle virgolette (veramente da principianti) nel setup mi fa pensare che ancora ci sia del lavoro da fare sul lato della stabilità.

Obiettivi formativi

Mi hanno chiesto di scrivere una breve descrizione di un nuovo corso di laurea del mio ateneo. Ho scritto queste righe e mi piacerebbe sentire il vostro parere.

Il Corso di laurea in (…) di Urbino è diverso da tutti gli altri. L’idea che fonda il progetto e le attività formative è semplice: la comunicazione è un processo composto dall’atto del comunicare e dall’ascolto; durante questo secolo, con i mezzi di comunicazione di massa, abbiamo sviluppato molto le nostre capacità di ascolto dei media. Con la diffusione delle reti tecnologiche è giunto il momento di sviluppare la nostra capacità di usare i media non solo dal lato del consumo. Per fare questo è necessario usare e conoscere i nuovi strumenti di produzione e diffusione (blog, podcasting, web services, tv digitale mobile e ad alta definzione) della comunicazione non solo dal lato tecnico. È questo è il primo obiettivo di questo corso.
Le barriere di accesso alla pubblicazione di un libro, un film o un disco non sono mai state così basse. Si tratta di una grande opportunità non priva di rischi. Se, da una parte, la moltiplicazione delle fonti è segno di democrazia, dall’altra appare sempre più rilevante potenziare le nostre capacità di ascolto sviluppando una forma di immunità verso il rischio di overload informativo.
Come faremo a distinguere la spazzatura dalla corretta informazione? Come faremo a trovare quello che ci interessa? Che rapporto si instaurerà fra i mezzi di comunicazione tradizionali e quelli basati sul contenuto generato dagli utenti? Come cambieranno le tecniche di marketing dei prodotti informativi e le pubbliche relazioni? Che rapporto c’è, in questo senso, fra fiducia, scelta e rischio? L’ascolto permanente rischia di renderci più sordi? Fornire gli strumenti per poter rispondere a queste e altre domande sul futuro della comunicazione e della nostra società è il secondo obiettivo di questo corso.
I nuovi scenari della comunicazione implicano di ripensare tanto l’atto del comunicare quanto quello dell’ascolto. Anzi ripensare uno implica ripensare l’altro.
È l’attenzione verso questa specifica combinazione di fattori in evoluzione che rende il corso di (…) di Urbino unico… questo, la città campus, le colline del Montefeltro e la rete wi-fi cittadina disponibile dal prossimo anno 🙂

A voi piacerebbe un corso così? Credete che sia una presentazione efficace? Chi vedreste bene come docente?

Backchannels

Uno degli aspetti che sto cercando di trattare – seppur brevemente – nell’articolo che sto scrivendo per gli atti del seminario di studi Videomondi, riguarda la strategia evolutiva dei sistemi sociali che passa per la progressiva colonizzazione del tempo. Un’ambiente in grado di rendere possibile l’attivazione di più conversazioni contemporanee offre orizzonti di crescita ulteriori per i sistemi sociali intesi come network di comunicazioni. Per questo mi ha molto interessato questo progetto presentato di recente in occasione della consegna dei diplomi alla UC Berkeley School of Information (la segnalazione viene Tim O’Reilly nel suo blog).
Si tratta di una ricerca condotta con metodologie qualitative e quantitative di diverso genere (analisi dei log, osservazione partecipante, questionari ed interviste) per comprendere l’uso che gli studenti fanno delle chat room durante le lezioni.
La pratica di attivare un backchannel basato su conversazioni testuali è piuttosto diffusa nei seminari e convegni che hanno come tema le tecnologie. In pratica durante gli speech è possibile confrontarsi con gli altri partecipanti riflettendo in tempo reale e discutendo i temi trattati dal relatore. Secondo la definizione data in questa ricerca i backchannel sono:

A secondary means of communication in a physical space, often not visible or apparent in the physical space itself. Within the scope of this paper, we will always discuss backchannels as technologically-mediated communication, typically via textual group chat conducted on laptops.

Le attività principali notate dai ricercatori in relazione all’uso in classe sono state:
1. Richieste di chiarimenti

Asking clarifying questions about lecture content is one of the most common behaviors, with 78% of survey respondents reporting this usage.

2. Dibattiti e discussioni

Often this use takes the form of topical discussion, where, as one interviewee suggested, students “fill in the blanks” not only in the areas that other students may not fully understand, but also in circumstances where the professor only has time to briefly cover a topic.

3. Condivisione di risorse

The types of information shared, according to one interviewee, includes “clarifications, expansions, Wikipedia entries, [links] to classes people have taken at other institutions, web links—lots of web things, expanding definitions, things like that”.
Another interviewee mentioned an occasion where the professor was lecturing on a topic that another student had taken a class on at a different institution. The professor only reviewed the topic briefly, and the student posted a link to his previous class, commenting “too bad we’re not talking about some of these issues”.
Log analysis showed that during the school week, resource sharing of hyperlinks was 13.8% higher than during weekend periods. It is plausible that this could be due to the higher incidence of shared topical discussion, based on students being physically co-present in lectures together.

 4. Esprimere critiche

Participants in the SIMS Backchannel used it as a venue to offer criticism about lecture material or the instructor’s teaching methodology.
Most interviewees and survey respondents characterized the primary function of criticism in the backchannel as “venting.” However, students did note some occasions in which the backchannel served as a planning area where they collaborated on carefully determining the most effective way to raise a shared criticism with a professor, exchanging opinions on how they thought they professor would react to different approaches.

5. Alleviare la noia

Several interviewees mentioned the desire for entertainment: “In some situations if the lecture isn’t something I’m particularly interested in, or if it’s a slow lecture, or I’m just not in the mood to pay attention to it, it’s something else I can do.”

6. Condividere la presenza con gli assenti

One story related to us by multiple interviewees involved a discussion between students in a class who were remarking upon the comeliness of a guest lecturer. Another student who was not enrolled in the class was logged in to the SIMS Backchannel while working in the student lounge in the same building, and asked for more details about the supposed attractiveness of the guest lecturer. This resulted in additional description from some of the students in the class, and even inspired one ambitious user to surreptitiously take a cameraphone picture of the individual, which was then uploaded and shared via the backchannel. Upon viewing the image, the non-present student was enticed to come visit the class to judge the merits of the group’s observations in person.

7. Socializzazione e humor

As one respondent noted, we “socialize based on the lecture—it’s a blurry line between on and off topic.”
Many interviewees noted that humor in the backchannel provided another commonality by which users forged bonds with one another.
While survey respondents generally agreed that the backchannel was an appropriate place to make jokes, a few mentioned that due to some instances during a class where the joking in the backchannel had become distracting, they had stopped participating in the backchannel during that class.
The SIMS Backchannel is also occasionally used for social activity coordination, primarily in the context of students deciding upon where to go to lunch between classes, or coordinating after-school plans.

Questi ed altri aspetti sono trattati per esteso nei paragrafi finali dedicati all’interazione fra backchannel e frontchannel, alla partecipazione e alla creazione di comunità.
Infine, per chi fosse interessato, ci sono anche i dati quantitativi raccolti disponibili pubblicamente sul sito web del progetto.

"fine confine"

Da alcune settimane l’ABC sta sperimentando lo streaming gratuito di puntate intere di alcune serie fra cui Lost, Alias e Desperate Housewifes. Peccato che il servizio sia attivo solo per gli utenti americani. In attesa che queste logiche commerciali pre-Internet si esitinguano, direttamente dai preferiti di Jill Walker, una piccola guida su come aggirare l’ostacolo.

Glocale

Scripta volant – Blog generation è un interessante esperimento di aggregazione dei blogger della regione Marche (ma non solo) organizzato da Luca Conti di Pandemia. Organizzato su tre serate tematiche (informazione locale, blog generation, podcast e radio), si svolge a Senigallia il 12, 19 e 26 Maggio 2006 a partire dalle 21,15 presso il Centro Sociale Saline.