Sono comparse sul web le prime immagini di Windows Vista build 5219 che sarà presentato oggi agli sviluppatori nel corso della Professional Developer Conference di Microsoft. Tutto il set degli screenshot disponibili è linkato in questo post di NeoWin. Si nota il ritorno della sidebar laterale.
Da non perdere inoltre questa schermata nella quale fa bella mostra di sè il solitario di Windows nella sua nuova e scintillante veste grafica!
Mese: Settembre 2005
glocal ed il web 2.0
Un aspetto interessante della globalizzazione è la glocalizzazione o creolizzazione dei prodotti commerciali e culturali. Per farla breve i prodotti ed i servizi venduti da una stessa azienda multinazionale sono spesso adattati alla cultura locale più di quanto il senso comune ritenga. La ricetta della Coca Cola, ad esempio, varia leggermente a seconda dei gusti della popolazione locale.
In questo interessante articolo una analoga idea di glocale è applicata alle reti sociali supportate da Internet.
On an economic level, globalization has both positive and negative implications. But on a personal level, no one actually wants to live in a global village. You can’t actually be emotionally connected to everyone in the world.
Di solito il locale è connesso ad una posizione geografica ma in uno spazio fatto di bit è necessario ricollocare il locale nel punto di vista dell’osservatore. In questo senso i sistemi di navigazione dei contenuti basati su social software rappresentano uno strumento chiave perchè evidenziano le affinità fra questi interessi locali ma non necessariamente spaziali. Poichè quello che mi interessa del globale è strettamente connesso ai miei interessi personali (locali) ha senso considerare fra tutte le risorse disponibili sul web solo quelle prodotte o segnalate da quelle persone che mostrano interessi simili ai miei. In questo senso la vicinanza spaziale diventa di interesse personale per informazioni e persone.
Glocalized structures and networks are the backbone of Web2.0. Rather than conceptualizing the world in geographical terms, it is now necessary to use a networked model, to understand the interrelations between people and culture, to think about localizing in terms of social structures not in terms of location. This is bloody tricky because the networks do not have clear boundaries or clusters; the complexity of society just went up an order of magnitude.
Scoble intervista Gates
Da non perdere.
Mappe e Wiki
Se qualcuno ha ancora dei dubbi sull’utilità di Google Maps deve guardare questo sito. Usando la possibilità di aggiungere delle informazioni sulle mappe di Google, gli abitanti della zona colpita dall’uragano Katrina, raccontano con brevi frasi l’impatto dell’evento dal loro punto di vista. Il risultato è un quadro di insieme della situazione che vale forse più dello stesso confronto fra le immagini satellitari. La descrizione completa del sito, corredata da un intervista all’autore, è su Wired.
HTC Universal | i-mate JASJAR
Solo per segnalare che ho ordinato da Expansys questo palmare di nuova generazione che conterei di usare come cellulare a tutti gli effetti. Si tratta di un oggetto un pò ingombrante se comparato con la media dei telefoni cellulari ma con funzioni ovviamente molto superiori. Quando lo ricevo magari inserisco un post con le mie impressioni personali in modo che gli interessati possano farsi un’idea (per chi legge in inglese consiglio questo link). Se ho ben capito male, questo oggetto, fra non più di un paio di mesi, dovrebbe essere distribuito in Italia collegato al marchio Vodafone e probabilmente lokkato all’uso su quella rete ad un prezzo molto inferiore rispetto a quello offerto oggi da Expansys per la versione unlocked.
Win FS: again
Dopo aver annunciato che le funzionalità di WinFS (una sorta di strato di database relazionale che consentirà di gestire i metadati relativi ai documenti presenti nel file system) non sarebbero state inserite nella nuova versione di Windows (Vista) ecco invece comparire la versione Beta 1 di WinFS postata sul sito degli sviluppatori Microsoft poco dopo la versione Beta 1 di Windows Vista. La novità interessante è che questa cosa funzionerà anche con Windows XP.
Dopo la corsa al desktop search (i programmi come Google Desktop che consentono di cercare i file sul proprio computer) degli ultimi mesi è interessante la risposta che uno dei responsabili dello sviluppo di WinFS ha fornito in una intervista. La domanda suonava più o meno così: “Cosa ha da offrire WinFS più degli attuali desktop search disponibili?”. La risposta fulminante è stata “I desktop search possono fare cose del tipo mostrami tutti i documenti che contengono Scoble (Robert Scoble è l’autore dell’intervista) da qualche parte nel mondo; WinFS può rispondere a domande tipo mostrami tutti i messaggi di posta elettronica ricevuti da Scoble negli ultimi sei mesi ai quali non ho risposto ma che avevo segnato come da completare per il mese successivo.”
Nell’ambito della stessa intervista vengono anche mostrate due prototipi di applicazioni fondate su questa tecnologie che sono indubbiamente interessanti.
Come è facile capire si tratta di una cosa del tutto diversa rispetto ai desktop search. Win FS ha dentro la logica del Semantic Web. Ogni tipo di documento sarà contraddistinto da un set di metadati proprio e da un altro set di metadati ereditato dalla categoria cui il documento appartiene. Ovviamente lo schema dei metadati è estendibile con eventuali ulteriori metadati specificate da altre applicazioni o specifici magari di una certa azienda.
Anche se per ora è una cosa che può seriamente interessare solo uno sviluppatore credo che in futuro potranno essere sviluppate applicazioni di knoledge management del tutto nuove.
Da tenere sott’occhio il blog degli sviluppatori e la pagina di WinFs su MSDN.
intro 4/4: le radici del futuro
Continua dal post precendente.
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Queste nuove descrizioni del mondo appariranno da prima astruse ed incomprensibili ai più. Provocheranno forme di rifiuto.
Ma le difficoltà richieste a chi ha le proprie radici culturali ben salde nella modernità saranno ripagate da una visione delle cose del mondo più limpida. Una visione del mondo che, sfidando il paradosso degli insiemi auto-ingerenti, pretende di spiegare anche se stessa essendo al tempo stesso consapevole di essere solo una visione fra tante. Ma vedere le cose chiaramente non è necessariamente (affatto?) rassicurante.
In questo mondo di prospettive ed aspettative autonome ma interdipendenti non ci sono margini per il controllo. Anzi la mancanza di controllo è un fondamento. Ed è curioso pensare che tutto questo abbia avuto inizio da una scienza che proprio del controllo intendeva occuparsi.
Oggi si parla molto di sicurezza. Per aumentare la sicurezza ci vogliono più controlli. Questi controlli passano sempre più spesso attraverso la tecnologia. Basti pensare alle intercettazioni telefoniche o all’obbligo di conservazione del traffico di posta-elettronica. Ma l’uso di queste tecnologie, a ben guardare, è proprio promosso dall’esigenza di controllo. Si chiama business intelligence. Prima conosco i dati (sulle vendite, sugli acquisti, sul magazzino), prima li posso elaborare per decidere in quale direzione indirizzare i miei sforzi di controllo. E se la forma di comunicazione è digitale i dati viaggiano più veloci e si possono elaborare più facilmente. Dunque le reti digitali, telefoniche e telematiche, nel tentativo di risolvere un problema di controllo ne introducono uno nuovo.
Il controllo del controllo non è la soluzione al problema. È solo uno dei problemi da risolvere.
Benvenuti nel mondo visto dagli occhi di un sistema che osserva.
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