Consigli per non distrarsi

  1. Stabilire un momento preciso nella giornata per controllare e gestire i messaggi invece di essere costantemente distratti;
  2. Mantenere la propria inbox principale quanto più possibile vuota. Questo evita di consumare inutilmente energie mentali sui messaggi già letti, secondo quanto affermato da Deve Hazarika della ClearContext Corp.;
  3. Cercare di “toccare” ogni messaggio una sola volta prima di fare qualcosa con esso come rispondere, compilare un modulo, prendere una nota o inserire un task da completare;
  4. Cercare un modo per ricevere tutti i differenti tipi di messaggi in un unico programma per un accesso più rapido. Per esempio alcune aziende offrono la possibilità di ricevere file audio dei messaggi lascati in segreteria nella inbox della posta elettronica;
  5. Evitare di mandare messaggi non necessari e usare i punti elenco per rendere il messaggio più semplice da leggere.

Li ho tratti dal resoconto di questo incontro:

A recent, two-day workshop on the Microsoft campus brought together people from a wide variety of companies and institutions, including Microsoft Research, to discuss the issue of “infomania” — the loss of concentration caused by the constant electronic interruptions that plague many office workers.

Source: It’s Time to Fight Back Against ‘Infomania’
Originally published on Wed, 24 Jan 2007 20:15:57 GMT

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School of the Future

Un titolo roboante per presentare l’omonima iniziativa frutto dell’accordo fra Microsoft ed il distretto scolastico di Philadelphia.

Il 7 settembre, a tre anni dall’inizio del progetto, ha infatti aperto i battenti questa nuova scuola progettata per essere innovativa tanto dal punto di vista dell’architettura e delle tecnologie utilizzate quanto da quello dei processi di apprendimento.

Cercando di andare oltre l’ovvia patina auto-promozionale dell’iniziativa ho trovato alcuni materiali veramente interessanti come questa presentazione (ppt 1714 kb) dell’iniziativa che illustra nel dettaglio il processo decisionale, le fasi del progetto, l’analisi costi benefici e molto altro.

In generale tutta l’iniziativa andrebbe osservata, al di là della sua specificità, come un buon esempio pratico di come implementare tecnologie in una realtà scolastica.

Ovviamente, dal punto di vista della ricerca, si tratta inoltre di una straordinaria opportunità per indagare l’impatto di un ambiente ad alta disponibilità tecnologica sui processi di apprendimento.

Obiettivi formativi

Mi hanno chiesto di scrivere una breve descrizione di un nuovo corso di laurea del mio ateneo. Ho scritto queste righe e mi piacerebbe sentire il vostro parere.

Il Corso di laurea in (…) di Urbino è diverso da tutti gli altri. L’idea che fonda il progetto e le attività formative è semplice: la comunicazione è un processo composto dall’atto del comunicare e dall’ascolto; durante questo secolo, con i mezzi di comunicazione di massa, abbiamo sviluppato molto le nostre capacità di ascolto dei media. Con la diffusione delle reti tecnologiche è giunto il momento di sviluppare la nostra capacità di usare i media non solo dal lato del consumo. Per fare questo è necessario usare e conoscere i nuovi strumenti di produzione e diffusione (blog, podcasting, web services, tv digitale mobile e ad alta definzione) della comunicazione non solo dal lato tecnico. È questo è il primo obiettivo di questo corso.
Le barriere di accesso alla pubblicazione di un libro, un film o un disco non sono mai state così basse. Si tratta di una grande opportunità non priva di rischi. Se, da una parte, la moltiplicazione delle fonti è segno di democrazia, dall’altra appare sempre più rilevante potenziare le nostre capacità di ascolto sviluppando una forma di immunità verso il rischio di overload informativo.
Come faremo a distinguere la spazzatura dalla corretta informazione? Come faremo a trovare quello che ci interessa? Che rapporto si instaurerà fra i mezzi di comunicazione tradizionali e quelli basati sul contenuto generato dagli utenti? Come cambieranno le tecniche di marketing dei prodotti informativi e le pubbliche relazioni? Che rapporto c’è, in questo senso, fra fiducia, scelta e rischio? L’ascolto permanente rischia di renderci più sordi? Fornire gli strumenti per poter rispondere a queste e altre domande sul futuro della comunicazione e della nostra società è il secondo obiettivo di questo corso.
I nuovi scenari della comunicazione implicano di ripensare tanto l’atto del comunicare quanto quello dell’ascolto. Anzi ripensare uno implica ripensare l’altro.
È l’attenzione verso questa specifica combinazione di fattori in evoluzione che rende il corso di (…) di Urbino unico… questo, la città campus, le colline del Montefeltro e la rete wi-fi cittadina disponibile dal prossimo anno 🙂

A voi piacerebbe un corso così? Credete che sia una presentazione efficace? Chi vedreste bene come docente?