Time based TagClouds

Le tagclouds sono uno strumento interessante ed hanno insieme il pregio ed il difetto di fotografare e rendere leggibile a colpo d’occhio l’utilizzo dei temi di un sistema di comunicazione determinato nel tempo t.

Se si affianca a questro strumento la possibilità di muoversi nel tempo si può rendere osservabile la dinamica evolutiva di uno di questi sistemi.

Per questo mi sembra particolarmente interessante questo script in php rilasciato sotto licenza creative commons da Chirag Mehta che consente all’utente di consultare in modo interattivo l’evoluzione di una tag cloud nel tempo.

Per chiarire la cosa potete dare uno sguardo a questo esempio di analisi dei discrosi ufficiali dei presidenti degli Stati Uniti.

(via O’Reilly Radar)

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Assegni di ricerca

Mi accorgo con un pò di ritardo che la Facoltà di Sociologia di uniurb ha bandito due assegni di ricerca di cui uno particolarmente interessante intitolato: “Digitographie. Fotoibridazioni tra analogico e digitale” che ben si presterebbe, a mio modo di vedere, per una ricerca su Flickr.
La scadenza per la presentazione delle domande è il 3 gennaio ma sappiate che la conformità del progetto di ricerca deve essere certificato dal responsabile della struttura che bandisce l’assegno (credo sia il preside della Facoltà in questo caso). Dunque i tempi sono un pò risicati.
In ogni caso il bando può essere scaricato dal sito Internet dell’Università.

Quando i videogiochi fanno male

No, non sto parlando della dipendenza da World of Warcraft (a prop la mia collega Roberta mi segnala che se parla su D di Repubblica), ma della nuova conosole della Nintendo.

Secondo questo articolo del Wall Street Journal la nuova modalità di gioco prevista dal Wii sta iniziando a causare non pochi problemi ai videogiocatori tradizionalmente più sedentari che dopo ore di sport virtuale si ritrovano ad avere dolori muscolari reali.

Un’altro caso di esperienza reale di una realtà virtuale?

Non so… ma intanto il Wii è entrato di diritto nella mia wish list di Amazon.

L'elettricità senza fili

Sembra che un gruppo di fisici dell’MIT abbia scoperto un nuovo modo per inviare energia elettrica senza fili a device mobili come portatili e cellulari.

Quello che mi ha colpito di questo articolo è la storia di Nikola Tesla.

I’ve been interested in wireless power ever since I first read the biography of Nikola Tesla in the early 1990’s. Tesla was perhaps the most important inventor of the 20th century — he singlehandedly invented much of what enables the modern electrical power grid today. He also pioneered radio, and many other technologies. But his greatest dream was wireless power. He believed he had discovered a way to beam electricity to any point on earth and embarked on several ambitious projects to test and commercialize his appraoch. But sadly his projects were never completed due to funding problems and interference by competitors and investors who had conflicting business interests. By the end of his life Tesla was a lonely and forgotten man, feeding pidgeons in the park.  At his death, many of his lab notebooks were confiscated and classified as Top Secret by the US military — never to be seen again — (and at least some this confiscated information was later used as the foundation for the Star Wars particle beam weaponry program). The greatest electrical genius in history was just too far ahead of his own time.

Tesla’s work has still not been fully understood or replicated today. But what remains unclassified is a treasure trove of invetnion of great relevance to the world we live in today.

Source: New Wireless Power Technology — No More Wires!
Originally published on Thu, 16 Nov 2006 00:32:12 GMT by noemail@noemail.org (Nova)

 

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