Naked Conversation

Non il libro di Robert Scoble ma quello che succede se ti capita di fare delle lezioni all’Università ed usare Technorati… guardate cosa abbiamo trovato oggi mentre progettavamo un progetto di ricerca sull’immagine sul web del territorio di Pesaro e Urbino 🙂
Proprio oggi abbiamo spiegato i meccanismi della publicy a newmedia… peccato perchè questo esempio era perfetto…

Blog per i parlamentari cinesi

BetaNews riporta la notizia che, nel tentativo di migliorare il rapporto fra il parlamento ed i cittadini, la Cina abbia messo a disposizione di tutti i parlamentari un servizio per tenere un blog. Al momento non sono molti i parlamentari cinesi che hanno deciso di fare uso di questo servizio e quasi tutti i post sono (ovviamente) favorevoli alle politiche attuate dal governo e alle leggi varate dal parlamento.
La cosa divertente è che il sistema dei media non può trovare spunti tematici in un mare di contenuti tutti così uguali. E questi contenuti creano tuttavia uno sfondo rispetto al quale qualsiasi minima differenza si nota. Succede dunque che la prima voce che muove la minima critica pubblica, in questo caso il coraggioso parlamentare Pan Shiyi, finisce dritto dritto sulle agenzie internazionali e sui blog di mezzo mondo.

Are you listening?

Qualche giorno fa ho cercato di fare un esperimento per attirare l’attenzione di Robert Scoble e Shel Israel verso questo blog. L’esperimento è essenzialmente fallito ma l’esito non è definitivo. Una parte essenziale dell’esperimento consisteva nell’ipotesi che Technorati avrebbe mostrato il mio post usando la parola chiave “Naked Conversations”. Di fatto (come tutti possono constatare) così non è. Stesso risultato si ottiene filtrando i soli risultati in lingua italiana.
Strano… poi stamattina leggo sul blog di Casual.info.in.a.bottle che anche lui ha notato lo stesso problema…
Cosa succede a technorati?

Apple lancia un origami?



In serata sapremo cosa sia questo “fun new product” annunciato da Steve Jobs qualche giorno fa. Nel frattempo il sito di engadget ha chiesto ai suoi lettori di immaginare cosa potrebbe essere questo nuovo device. I risultati sono disponibili in questa fantastica galleria. Fra le ipotesi più probabili si parla di un video-ipod, un tablet pc o uno stereo-di-quelli-portatili-tipo-rapper-anni-80 nel quale sarà possibile inserire il proprio iPod godendo della musica amplificata. Mi piacerebbe molto che fosse la seconda ma credo che sarà la terza. 🙂

Cos'è origami?


Da qualche giorno si parla molto di questo progetto segreto di Microsoft chiamato Origami. Il sito ufficiale non dice molto e rimanda gli utenti alla data del 2 Marzo 2006. Una strategia per creare l’attesa ormai piuttosto consolidata sul web. Peccato che l’agenzia di comunicazione DigitalKitchen (bisogna cliccare su Enter the main site, poi ancora enter e scegliere WORK/Brandtheatre) incaricata di realizzare il clip abbia pensato di aggiornare il proprio sito web con troppa solerizia…
Comunque nel video si vede un device delle dimesioni a metà fra un palmare ed un tablet pc che viene utilizzato nell’ordine come player musicale, per disegnare (l’applicazione che si vede in uso è già disponibile da tempo per tablet pc), come GPS, come schermo per guardare ed inviare fotografie (in collegamento con un cellulare), come cornice per le foto digitali, come telecomando per un media center, come consolle portatile, per collegarsi a Internet…
Uhm si appunto per collegarsi ad Internet ad uno strano sito il cui link è in bella evidenza nel commercial… http://www.taikoux.com/. Si tratta di un blog apparentemente appena aperto con un solo post ed un commento (il secondo è il mio). Il post dice qualcosa del tipo… beh questo device non è niente di eccezionale ed anche gli usi che si vedono nel video sono forse impossibili per un oggetto con quel fattore di forma. Il dominio è registato da qualcuno che ha usato un servizio di proxy per rimanere anonimo. Il mistero si infittisce…
Piccolo aggiornamento: al momento il blog che ho linkato è scomparso 😮 e al suo posto c’è un sito che parla di poker…

main vs non-main stream


Dal blog di una collega di gilda riporto questo interessante grafico che sovrappone la timeline degli eventi più importanti dello scorso anno negli Stati Uniti al numero di post pubblicati nei blog. Sicuramente esiste una correlazione ma come interpretarla? L’agenda dei blogger si forma su quella dei mezzi di comunicazione di massa? Purtroppo il grafico non può dire molto sulla natura di questa correlazione ma descrive bene una delle molteplici prospettive di ricerca che potrebbe essere interessante portare avanti sull’argomento.

Naked conversations italian translation

Ho iniziato a leggere Naked Conversations di Robert Scoble e Shel Israel da alcuni giorni. Un libro interessante che meriterebbe una traduzione in italiano sopratutto per arrivare a quel vasto pubblico di manager che da noi non conosce nè l’inglese nè cosa siano i blog nè, tanto meno, ha letto le 95 tesi del Cluetrain Manifesto. Mi sono chiesto come contattare Scoble ed ho velocemente sondato mentalmente tutti i metodi tradizionali (email, provare a contattare qualche conoscenza in Microsoft, scrivere una lettera ufficiale). Poi mi è venuta un’idea. Provare a mettere in pratica quello che Scoble e Israel raccontano nel loro libro. Di fatto questo post è stato costruito, oltre che con lo scopo di suggerire a tutti (sopratutto quelli che credono che i blog siano inutili) la lettura di questo libro, anche per far arrivare questa richiesta agli autori e al tempo stesso a verificare se Scoble e Israel mangiano effettivamente il cibo che confezionano per i loro cani/lettori. L’idea delle Naked Conversations è che, attraverso i blog, i consumatori possono entrare in contatto con le aziende produttrici attraverso un mezzo di comunicazione che non riproduce l’asimmetria produttore/consumatore. Gli autori raccontano in modo piuttosto convicente come sia folle per le aziende che producono beni e servizi ignorare i pareri ed i giudizi che i consumatori si scambiano su Internet attraverso i blog. Di più: monitorare non basta. Bisogna entrare in queste conversazioni e provare a difendere la bontà dei propri prodotti o il buon nome della propria azienda direttamente all’interno di queste conversazioni senza rete. Non attraverso le voci degli uffici stampa ufficiali ma attraverso quelle delle persone che contribuiscono a progettare e creare i prodotti di quell’azienda.
Dunque suppongo che Scoble e Isreal useranno un servizio come technorati per monitorare cosa i lettori dicono del loro libro. Se così fosse, un buon modo per attirare la loro attenzione e chiedere il permesso per la traduzione potrebbe essere un post come questo…
Robert, Shel… if you can read this then you are really eating the food of your dog. We’d like to ask you the rights to translate Naked Conversations in italiano. If u are interested just leave a comment here.